La giocatrice tarantina si impone, meritatamente, al termine di una sfida che non ha lasciato molto spazio allo spettacolo. Una sfida caratterizzata dai tanti, troppi errori da parte di entrambe. E che ha visto regalare punti, anche di pregevole fattura, solo nel terzo set. L’incontro, il terzo tra le due protagoniste (con una vittoria a testa), inizia con Roberta e Camila che proprio non ne vogliono sapere di tenere il turno di battuta. Quattro break nei primi quattro giochi, con la marchigiana che fa il bello e il cattivo tempo. Risposte sublimi sul servizio della Vinci e poi disastrosa quando si tratta di confermare il break, con doppi falli come se piovessero. La svolta arriva al quinto game, quando Camila riesce a tenere il servizio. Dopo aver cancellato, ça va sans dire, l’ennesima palla break. Robertina Vinci, dal canto suo, non è ancora scesa in campo. Continua a servire non male, peggio. Le percentuali, alla fine del primo set, raccontano di 3 appena punti vinti con la prima palla. E di un misero 13 % sulla seconda. Gli ultimi tre giochi, ad appannaggio di Camila, scivolano via tra un’occasione sprecata e un’altra. Il secondo set si apre esattamente come il primo. Con Robertina che strappa il servizio a Camila. E dopo la bellezza di 48 minuti tiene finalmente il servizio. Tanta manna dal cielo galvanizza la numero 8 al mondo, che finalmente si mette a giocare da tale. Sale 4 a 0, quindi chiude sul 6 a 3. Dopo aver, per troppa distrazione, mancato di chiudere il set al momento di servire sul 5 a 2.
12 DOPPI FALLI SONO TROPPI
Si decide tutto al terzo, e cambia nuovamente la musica. Le due italiane limano gli errori e cominciano a scambiarsi vincenti e colpi d’alta fattura. Una sola palla break, nel quarto gioco, concessa dalla Giorgi. Ed equilibrio che regna sovrano. Fino al filo di rete, appunto. Si discute da sempre, da quando muoveva i primi passi sul circuito, delle potenzialità di Camila. Del talento e dei colpi che non hanno nulla a che invidiare alle prime al mondo. Sulla possibilità che tutta questa grazia possa tramutarsi in un successo importante. Ma tra i tanti punti interrogativi che mettono in dubbio la realizzazione dei sogni c’è da sempre quel colpo che funziona a intermittenza: il servizio. Al momento di servire sul 4 a 5, Camila a già commesso 11 doppi falli. E nemmeno un ace. Ed è proprio il dodicesimo doppio errore che offre in dono due matchpoint a Roberta Vinci. Con l’amarissima ciliegina sulla torta di un dritto giocato male, tanto lungo quanto largo, che offre alla tarantina il biglietto per gli ottavi. E fa concludere, anzitempo, la sua avventura in questo torneo. Forse un po’ troppo tesa, forse disturbata dal vento, forse deconcentrata (molte, moltissime volte ha ripetuto il lancio della pallina al momento di servire). L’estate sul cemento non è ancora conclusa e ci sarà tempo per rifarsi, per Camila. Per Robertina, c’è ora l’attesa dell’avversaria, la giovane e talentuosa Daria Kasatkina, brava a estromettere la Stosur. La Vinci resta l’unica italiana in gara, poiché Sara Errani non è neanche scesa in campo contro la Pliskova per un problema al collo. Meglio non rischiare, a pochi giorni dalle Olimpiadi.
Roberta Vinci (ITA) b. Camila Giorgi (ITA) 2-6 6-4 6-4