Buon successo di Camila Giorgi al primo turno di Wimbledon: battuta Anastasija Sevastova, n.21 del draw, avversaria ostica perché dotata di un tennis che avrebbe potuto “addormentarla”. La Giorgi contiene il passaggio a vuoto del secondo set ed è brava a gestire gli ultimi due turni di servizio. Prospettive? Vandeweghe al terzo turno, Wozniacki negli ottavi.

In sei partecipazioni a Wimbledon, Anastasija Sevastova aveva vinto soltanto una partita. Strano, visto che il suo tennis può adattarsi bene all'erba. Le buone prestazioni al torneo di Maiorca lo avevano confermato. C'era grande curiosità per vederla contro Camila Giorgi, unica italiana in tabellone ai Championships. Con Sara Errani bloccata di forza ai box, Vinci e Pennetta ritirate, Schiavone avvistata all'Harbour Club di Milano nei giorni scorsi, e tutte le altre lontanissime dalla qualificazione, le speranze azzurre nel tabellone femminile si riversano sul tennis-dinamite di Camila, che trova nell'erba il suo habitat naturale. Quello contro la Sevastova è stato un bel contrasto di stili: da una parte le botte della Giorgi, dall'altra il tennis ragionato della lèttone, dotata di uno dei migliori slice di rovescio in circolazione. È andata proprio così, in un match a tre facce che ha premiato la Giorgi, vincitrice col punteggio di 6-1 2-6 6-4. Con questa vittoria, Camila si apre il tabellone perché ha estromesso la testa di serie numero 21 e può pensare di giocarsi un affascinante terzo turno contro Coco Vandeweghe, in vista di un possibile ottavo contro Caroline Wozniacki. Prima, ovviamente, dovrà superare la vincente di Krunic-Brengle. Wimbledon è lo Slam in cui Camila ha vinto più partite: vanta un piazzamento negli ottavi e altri tre al terzo turno. Il motivo è semplice: quando restano in campo, difficilmente le sue botte tornano indietro. Anche una buona giocatrice in fase difensiva come la Sevastova si è dovuta arrendere all'esuberanza tecnica della Giorgi.

SOLIDITÀ NERVOSA NEL FINALE
​Camila è partita fortissimo, intascando cinque giochi consecutivi che hanno messo in cassaforte il primo set. La Sevastova ha commesso un grave errore, peraltro reiterandolo per tutta la partita: insistere sul dritto della Giorgi. Se è vero che si tratta del colpo meno sicuro, stimolandolo continuamente si rischia di metterlo in palla. È quando accaduto sul Campo 8 di Wimbledon. Giocando in questo modo, la Sevastova aveva un'unica chance: affidarsi agli errori altrui. L'aiuto è arrivato nel secondo set, in cui i colpi vincenti della Giorgi si sono tramutati in tante, troppe palle fuori misura. 5-0, 5-2, 6-2. Come era prevedibile, il match è entrato in bagarre nel terzo set. La posta in palio era troppo alta per pensare di “sciogliere”. La Giorgi si portava 2-0 (brava a strappare il servizio nel game d'apertura, dopo quattro palle break annullate), veniva riacchiappata e si temeva un calo nervoso. Il break risolutore arrivava nel settimo game e la Giorgi era brava a tenere i nervi saldi negli ultimi due turni di servizio, tenuti con qualche patema. Ai vantaggi quello del 5-3 (dopo essere stata ripresa da 40-0 a 40-40), a 30 l'ultimo. Un gran dritto sulla riga la issava sul 40-15, poi un passante vincente le garantiva il successo al secondo matchpoint. Non si è visto granché di nuovo, nel tennis della Giorgi. Continua a fare il suo gioco, senza pensare a chi si trova dall'altra parte. Le gambe sono sempre esplosive, quando può colpire in buone condizioni di equilibrio è implacabile. Tuttavia, commette troppi errori. Oggi sono stati 52, non fatali soltanto perché la Sevastova ha tenuto un atteggiamento troppo remissivo. Ma ogni partita fa una storia a sé: per questo, Wimbledon continua a essere lo Slam in cui l'exploit è più probabile. Basta fare un passo alla volta.

WIMBLEDON DONNE – Primo Turno
Camila Giorgi (ITA) b. Anastasija Sevastova (LET) 61 2-6 6-4