Vittoria di carattere dell’azzurra, che si prende la semifinale sull’erba di ‘s-Hertogenbosch. Contro la Shvedova commette 19 doppi falli nei primi due set, poi li limita e sale di livello, spuntandola al tie-break decisivo aver salvato tre match-point.Ora è ufficiale: ci voleva l’erba per restituire all’Italia una Camila Giorgi competitiva. Il raggio di sole arriva dal cielo olandese di ‘s-Hertogenbosch, dove la maceratese si è presa la seconda semifinale della stagione, ma soprattutto ha finalmente mostrato quel carattere che troppo spesso dimentica negli spogliatoi. Sull’erba del Topshelf Open, invece, l’ha esibito prima a Irina Falconi, poi a Michaella Krajicek e quindi alla kazaka Yaroslava Shvedova, una che i due quarti Slam raggiunti in carriera li ha giocati sulla terra di Parigi e l’unico titolo se l’è preso sul cemento, ma è proprio sui prati che riesce a esprimere il suo miglior tennis. Dopo i primi due turni pareva lei la favorita per il successo finale, invece saluta Rosmalen ai quarti, con ancora negli occhi le tante chance mancate, ma anche la consapevolezza di non avere chissà quali colpe. Semplicemente, la Giorgi ha giocato bene tutti i punti importanti, aiutata da una superficie che ne esalta il tennis istintivo. Spesso criticata per l’incapacità di cambiare gioco a seconda delle situazioni, oggi è quantomeno rimasta sempre lucida e attenta, riuscendo a tenere più volte in piedi un terzo set durissimo sino a spuntarla al fotofinish, 4-6 6-3 7-6, col tie-break decisivo chiuso 11-9 in barba ai tre match-point per la rivale. Ma quella è stata solo l’ultima chance della Shvedova, che nei primi due set ha raccolto un aiuto via l’altro celato nei 19 (!) doppi falli dell’azzurra, 14 fra primo set e game d’apertura del secondo. Sotto un set e un break, la maceratese pareva aver smarrito la bussola, ma invece che scattare la kazaka le ha dato una mano, restituendo subito il servizio e rimettendola in partita. Lì è iniziato un nuovo match: Camila si è scossa, ha iniziato a servire e giocare meglio, sino a punire l’avversaria nell’ottavo gioco, col break che le è valso il parziale.
SEMIFINALE CON LA BERTENS, MA C’È DI PIÙ
Ma la vera reazione dell’azzurra è arrivata nel set decisivo, letteralmente strappato dalle mani dell’avversaria. Dopo un po’ di incertezza iniziale, la maceratese ha limitato i doppi falli (saranno solo 4 nel terzo), ha rimontato da 1-3 e negato alla Shvedova quattro palle-break del 5-3, giocando sempre alla perfezione sin dal servizio. Ristabilita la parità, le ha fatto capire che non avrebbe regalato più nulla e si è posizionata a ruota, pronta a beffarla. Non ci è riuscita sul 5-5, giocando così così il punto che le avrebbe dato il 15-40, ma ce l’ha fatta nel tie-break. Ha annusato il sapore del successo sul 6-5, mettendo per la prima volta il naso avanti dopo quasi due ore e mezza di gioco, ma per prenderselo ha dovuto pazientare altri nove punti. In mezzo, tre match-point cancellati all’avversaria, che sul secondo ha commesso un brutto errore col rovescio, ma il primo se è visto cancellare da un perfetto rovescio in cross, e sul terzo non ha saputo rispondere. E dopo che un altro servizio vincente ha dato all’azzurra il secondo match-point, la Shvedova ha messo fuori un diritto, per la gioia di papà Sergio, che si è messo a saltellare in tribuna, e quella più composta di Camila, che non ha saputo trattenere un sorriso molto significativo. Magari sarà soltanto un caso, ma finalmente è riuscita a vincere un match gestendo bene proprio quelle situazioni sulle quali deve lavorare ancora molto, e si è presa così una semifinale molto preziosa. Sia per la sfida di sabato contro Kiki Bertens, che gioca in casa e vale più della sua attuale classifica (132 WTA) ma è comunque un’avversaria di lusso, sia perché le offre un po’ di quelle certezze sin qui mancate nel 2015. Se è vero, come sostengono in molti, che i problemi dell’azzurra sono principalmente mentali e non tattici, sono le vittorie come queste a poter migliorare la situazione.
WTA ‘S-HERTOGENBOSCH – Quarti di finale
Camila Giorgi (ITA) b. Yaroslava Shvedova (KAZ) 4-6 6-3 7-6(9)
Circa l'autore
Post correlati
Effetto Sinner
Tra tifosi, esperti e detrattori: tutti parlano di Jannik Sinner. Il numero uno al mondo riuscirà a conquistare la...