Lo Us Open resta la tappa più importante, quella che potrebbe lavare via qualsiasi sconfitta. Fino ad oggi, tuttavia, la trasferta americana di Camila Giorgi non è stata troppo positiva. Dopo aver saltato Toronto e aver perso al secondo turno a Cincinnati, si è arresa all'esordio al Premier di New Haven, ultima tappa di avvicinamento a Flushing Meadows. L'italoargentina si è arresa alla ceca Barbora Strycova con il punteggio di 6-2 7-5, confermando il suo problema principale: la discontinuità. Dopo aver vinto i primi due game, ne ha persi sei di fila e nove dei successivi dieci. In svantaggio 6-2 3-1, aveva una reazione quasi rabbiosa e saliva 5-3 nel terzo. Senza avere setpoint, perdeva gli ultimi quattro game e lasciava prematuramente il torneo del Connecticut. Lo scorso anno giunse in semifinale, i cui punti sono già scaduti: per questo è scesa al numero 35 WTA e non sarà testa di serie allo Us Open, tornando ad essere una mina vagante. Lo Us Open resta la tappa più importante, quella che potrebbe lavare via qualsiasi sconfitta. Fino ad oggi, tuttavia, la trasferta americana di Camila Giorgi non è stata troppo positiva. Dopo aver saltato Toronto e aver perso al secondo turno a Cincinnati, si è arresa all'esordio al Premier di New Haven, ultima tappa di avvicinamento a Flushing Meadows. L'italoargentina si è arresa alla ceca Barbora Strycova con il punteggio di 6-2 7-5, confermando il suo problema principale: la discontinuità. Dopo aver vinto i primi due game, ne ha persi sei di fila e nove dei successivi dieci. In svantaggio 6-2 3-1, aveva una reazione quasi rabbiosa e saliva 5-3 nel terzo. Senza avere setpoint, perdeva gli ultimi quattro game e lasciava prematuramente il torneo del Connecticut. Lo scorso anno giunse in semifinale, i cui punti sono già scaduti: per questo è scesa al numero 35 WTA e non sarà testa di serie allo Us Open, tornando ad essere una mina vagante.