L’ex tennista marchigiana si è raccontata per la prima volta dopo il ritiro nella trasmissione di Canale 5
L’ ex numero 1 italiana Camila Giorgi si è raccontata per la prima volta dopo il ritiro dal tennis, avvenuto lo scorso maggio. La tennista marchigiana è stata ospite di Verissimo, trasmissione di Canale 5 durante la quale ha avuto modo di parlare della questione vaccini e anche dell’evasione fiscale.
“Io sparita all’improvviso? È la versione che hanno raccontato – le parole di Giorgi -. Non sono sparita, dovevo fare un annuncio a Parigi sul mio ritiro, poi è uscito sul sito dell’antidoping che mi ero ritirata e la cosa è diventata pubblica. Da anni volevo smettere, è una vita pesante quella della tennista. Ho rimandato a lungo poi, a maggio, una mattina ho deciso, l’ho detto a mio padre. Lui è stato felice, è sempre stato dalla mia parte. Non è vero che sia un padre padrone, è molto comprensivo e siamo sempre andati molto d’accordo“.
Sul trasferimento negli Stati Uniti: “Io vivevo un po’ in Italia e un po’ in America. Siamo stati 3 anni a Miami. Vorrei stare lì per sempre ma torno spesso qui in Italia, solo che non mi piace parlare di quello che faccio e allora sembra che mi nasconda. Ora sono felice, sono dove vorrei essere. Il tennis mi piace, gioco ancora per divertimento, ma non ne potevo più di fare le valigie ogni settimana, vedere sempre le stesse persone. Ogni volta che avevo un problema fisico mi curavo ma stavo molto bene a casa con la famiglia e le amiche, e ripartire era sempre più difficile. Questa porta è chiusa per me“.
L’ex numero 26 del mondo ha poi spiegato: “La mia famiglia non era consapevole della situazione del fisco, i problemi sono nati a causa delle persone che mi gestivano. Quando ho firmato per il ritiro si è scatenato il caos. Non ci siamo mai spaventati, abbiamo cambiato le persone che si occupavano di me e ora siamo in ordine. E mi dispiace che le colpe siano state addossate a mio padre. Non mi piace la parola vittima, ma stavolta è così. Per quanto riguarda i vaccini sono rimasta molto sorpresa dalla dottoressa perché pensavo avessimo un rapporto umano, invece appena è stata in difficoltà ha fatto il mio nome, mi è dispiaciuto. Si è voluta coprire, io non sapevo che non mi avesse fatto il vaccino. L’ho scoperto solo in un secondo tempo che non era vero. Ora c’è l’udienza a novembre, ma sono sicura che tutto si sistemerà col tempo“.