Da quattro match diurni si riduce a tre per evitare di fare le ore piccole: tutti i casi negli ultimi anni che hanno fatto discutere

Dopo le tante polemiche si è deciso di passare ai fatti. In questo 2023 a Parigi-Bercy si era arrivati a un punto di non ritorno, con il match tra Sinner e McDonald terminato alle 2.40 del mattino che ha reso impossibile la discesa in campo dell’altoatesino nel match di ottavi di finale, oltre che l’incontro tra Wawrinka e Thiem concluso alle 2.22 che non ha permesso all’elvetico di disputare il torneo di doppio. Inoltre, il quarto tra De Minaur e Rublev terminato quasi all’una: sono i casi che si sono verificati quest’anno nel torneo parigino. Il problema della “nottata” è piuttosto frequente nel circuito, sia al maschile che al femminile. Così nel torneo parigino si è deciso di redistribuire gli incontri: anziché quattro sono tre i match nella sessione diurna e due in sessione serale.

Specie nelle ultime stagioni sono diverse le situazioni che sono andate a inficiare la regolarità di un torneo. Basti pensare al WTA 1000 di Toronto di quest’anno: Elena Rybakina ha giocato e vinto il quarto di finale contro Daria Kasatkina finendo intorno alle 3 del mattino dopo tre ore e mezza di gioco. La kazaka non è riuscita a recuperare al meglio per la semifinale contro Liudmila Samsonova e a sua volta la russa è stata costretta a tornare in campo in finale contro Pegula a sole due ore dopo la conclusione del penultimo atto, venendo sconfitta 6-1 6-0 in appena 49 minuti. In quella circostanza alzò la voce anche Iga Swiatek denunciando come la WTA non tutelasse la salute delle giocatrici.

Emblematico anche il caso verificatosi in Coppa Davis sempre a Madrid nel 2019, quando il doppio inutile ai fini della qualificazione tra Italia e Stati Uniti si concluse alle 4.03 del mattino. Il record di tutti i tempi appartiene ancora a Hewitt-Baghdatis agli Australian Open 2008, concluso alle 4.33 del mattino e sfiorato quest’anno da Murray-Kokkinakis sempre a Melbourne (si è finito alle 4.02). Proprio Murray in passato proponeva l’introduzione di un orario limite per l’inizio delle partite per salvaguardare la salute dei giocatori e la regolarità dei tornei. Il vento sembra però spirare in un’altra direzione, con le televisioni che vogliono sempre più prime-time e sessioni serali come avviene al Roland Garros, con Amazon che trasmette il match della sessione serale introdotta dal 2021. Da quest’anno i match cominciano alle 20.30: sarebbe auspicabile non iniziare oltre quest’orario negli Slam e non oltre le 21.30 negli altri tornei per evitare casi di “Late Night Tennis” che continuano ad avvenire troppo frequentemente e sviliscono la qualità tecnica e spettacolare del prodotto tennis.