Novità nei circuiti ATP-WTA. Il giovane croato si affida a Ivica Ancic, fratello maggiore di Mario, al rientro nel tour dopo qualche anno di assenza (e un lavoro in un resort di Dubai), mentre la ceca approfitta della disponibilità di Wim Fissette e inizia una collaborazione di prova (che però non è partita troppo bene…).Di solito i cambiamenti arrivano a fine stagione, in vista della preparazione invernale. Ma il tennis, sotto certi aspetti, assomiglia al calcio. Parecchi allenatori vengono cacciati a stagione in corso, spesso con separazioni tutt’altro che indolori. E’ stato il caso di Benoit Paire e Lionel Zimbler, di cui vi abbiamo parlato ieri. Nel primo giorno di autunno emergono un paio di nuovi progetti. Il primo arriva dalla Croazia: tramite un annuncio su Facebook, il promettente Borna Coric ha annunciato l’inizio della collaborazione con Ivica Ancic. Il baby croato, possibile protagonista nella finale di Coppa Davis, ha interrotto qualche settimana fa la partnership con Miles Maclagan, ex coach di Andy Murray e Laura Robson. Reduce da un problema fisico, ripartirà dal fratello maggiore di Mario, classe 1979, pure lui con un passato da tennista. Il suo best ranking è al numero 378 ATP (colto nel 1997), poi si è rapidamente riciclato nelle vesti di coach ed ha dato una grossa mano al fratello, aiutandolo a raggiungere i top-10. Lo ha seguito fino al 2007, dopodiché si è concesso un triennio con la federtennis croata prima di tornare nel tour, prima a fianco di Thiemo De Bakker, poi di Bernard Tomic. Era un po’ uscito dal giro, tanto che per un paio d’anni si era riciclato come direttore tecnico presso un resort a Dubai. 37 anni a ottobre, laureato in economia, adesso si lancia in una sfida tutta nuova e decisamente ambiziosa. Anche Tomic, cinque anni fa, aveva grandi obiettivi: ma all’epoca c’era papà John a spadroneggiare, mentre il progetto con Coric è tutto croato e senza particolari influenze.
PETRA RINGRAZIA LA MATERNITA’ DELLA AZARENKA
Novità anche per Petra Kvitova. La ceca è disperatamente a caccia di se stessa dopo una stagione al di sotto delle aspettative. Terminata la collaborazione con David Kotyza, ha trascorso buona parte del 2016 con l’ex doppista Frantisek Cermak, ma i due hanno interrotto il rapporto qualche settimana fa. La ceca aveva ipotizzato di lavorare per conto suo, tenendo conto che sarebbe stata una situazione temporanea. Non ha perso tempo: a Tokyo si è fatta accompagnare da Wim Fissette, nome decisamente importante nel circuito WTA. Il belga vanta diverse collaborazioni di un certo livello: dopo una modesta carriera da giocatore, ha iniziato come palleggiatore di Kim Clijsters e poi l’ha accompagnata come coach nel suo rientro alle competizioni. Dopo il ritiro di Kim, non ha sbagliato un colpo: nel 2013 ha condotto Sabine Lisicki a una storica finale a Wimbledon. L’anno dopo si è seduto all’angolo di Simona Halep e insieme hanno ottenuto i suoi migliori risultati: su tutti, la finale al Roland Garros (persa in tre set contro la Sharapova). Nonostante i successi (e un ranking al numero 2), la Halep ha preferito chiudere il rapporto perché voleva lavorare con un coach rumeno (intenzione poi disattesa perché oggi si fa seguire da Darren Cahill). Lo scorso anno si è seduto all’angolo di Victoria Azarenka, prendendola a un disastroso numero 50 WTA. L’ha ripostata tra le top-10 prima che l’annuncio della gravidanza della bielorussa abbia inevitabilmente messo fine alla collaborazione. La disponibilità di Fissette sul mercato non è passata inosservata alla Kvitova, che se lo è portato a Tokyo. L’accordo è di lavorare insieme per qualche settimana e poi prendere una decisione definitiva. In Giappone non è andata troppo bene: dopo il successo contro Madison Brengle, Petra si è arresa in tre set a Monica Puig.
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