ROLAND GARROS. Venus perde male con la Radwanska. E’ finita l’epopea delle sorellone? Eliminata anche la Bartoli, mentre in Casa Italia gioisce Flavia Pennetta.
Petra Martic ha battuto Marion Bartoli, causando la più grossa sorpresa di giornata
Di Riccardo Bisti – 31 maggio 2012
A un certo punto è arrivata la pioggia, ma la giornata si è praticamente conclusa. E’ rimasto in bilico il solo match di Fabio Fognini, sospeso dopo due set equamente divisi con Viktor Troicki. Giovedì si giocherà un classico match da due set su tre. Dopo i successi di Errani e Seppi, è approdata al terzo turno anche Flavia Pennetta. Non c’era alcun dubbio. Se il fisico è a posto, la Pennetta è nettamente più forte di Alexa Glatch e lo ha dimostrato, imponendosi 6-3 6-1 in meno di un’ora. Al terzo turno se la vedrà con la vincente di Govortsova-Kerber, match sospeso dopo appena tre giochi (2-1 per la bielorussa). Flavia spera in un passo falso della tedesca, la stessa da cui ha perso nei quarti allo Us Open. Le notizie di giornata sono due, anzi, una e mezza. Perché non si può considerare una sorpresa la netta sconfitta di Venus Williams contro Agnieszka Radwanka. In fondo la numero 3 del mondo (nonche più vincente del 2012) ha battuto una giocatrice che cerca di tornare tra le top 50. Però Venus ha notorietà e carisma e si pensava potesse fare match pari. Anche noi pensavamo che perdesse, ma non in questo modo. E’ finita 6-2 6-3 ma il risultato avrebbe potuto essere ancora più severo. La Radwanska si è aggiudicata 10 dei primi 12 giochi, poi si è deconcentrata e ha consentito una mini-rimonta all’americana. Ma 33 errore gratuiti sono troppi. E così è finita l’avventura di Venus, che non faceva meglio della sorella in uno Slam da Wimbledon 2008. Ma allora fu una finale in famiglia, stavolta Serena è uscita all’esordio e Venus ha vinto la miseria di una partita. Gli anni passano, l’epopea dell sorellone sembra definitivamente tramontata. L’erba potrebbe essere l’ultima chiamata. O il canto del cigno. Dal canto suo, la Radwanska prosegue nella sua corsa silenziosa e ha una piccola speranza: vincere il torneo e diventare numero 1 del mondo nella classifica dell’11 giugno. Sarebbe una specie di miracolo.
E’ invece una notizia a tutto tondo la sconfitta di Marion Bartoli, sconfitta in tre set dalla croata Petra Martic. La croata, dotata di un gran bel servizio, si è imposta con il punteggio di 6-2 3-6 6-3. Per la Bartoli è una grossa delusione: non giocherà le Olimpiadi a causa delle divergenze con la federtennis francese (a breve pubblicheremo un articolo sull’argomento) e teneva da morire a ottenere un buon risultato a Parigi. Le ha provate tutte, Marion, ma non c’è stato niente da fare. Alta 181 centimetri, la Martic gioca un bel tennis e potrebbe colmare – almeno in parte – il divario tra il tennis croato maschile e quello femminile. Quest’anno ha giocato la sua prima finale WTA a Kuala Lumpur e attualmente è numero 50 WTA. Petra ama da morire Parigi e beve litri di Orangina. Un mix che ha messo KO una Bartoli incredula, delusa e deludente. Nata a Spalato e cresciuta nel mito di Justine Henin, ha un terzo turno possibile contro Anabel Medina Garrigues e può farcela perché non le manca nulla. Tra gli altri match di giornata si segnala la netta vittoria di Sloane Stephens nel derby americano contro Bethanie Mattek e il successo di Svetlana Kuznetsova, campionessa nel 2009, che ha avuto bisogno di un tie-break per superare la giocatrice di Taipei Yung-Jan Chan. La russa ha scelto di farsi allenare dall’ex pro argentino Hernan Gumy (già coach di Canas, Gulbis e Safina) e al terzo turno se la vedrà proprio con la Radwanska.
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