Da Wimbledon, Alessandro Terziani – foto Getty Images
Decima giornata a Wimbledon, in programma le semifinali femminili. Nessuna delle semifinaliste, evento mai accaduto qui nell'era open, ha già all'attivo uno Slam. Solo Radwanska (2012) e Bartoli (2007) hanno già disputato una finale Slam, proprio sui campi di Church Road.
Le prime a scendere in campo sul Centre Court sono la francese Marion Bartoli, n.15, e la belga Kirsten Flipkens, n.20. E' una sfida inedita. Fin dalle prime battute la francese prende il comando delle operazioni. Ben dentro al campo, pressa la belga costringendola all'errore. La Flipkens, soprattutto con il debole rovescio, fatica a tenere la profondità della palla. Come la belga accorcia, la Bartoli esplode il vincente o si porta a rete a chiudere una facile voleè. Il servizio non aiuta oggi la belga che non riesce a guadagnare campo per esplodere il letale diritto. La differenza in campo è quasi imbarazzante. Il match termina in un amen, solo 62 minuti. La Bartoli è di nuovo in finale, dopo sei anni, e questa volta non si troverà di fronte Venus Williams.
Bartoli b. Flipkens 6-1 6-2
La seconda semifinale vede impegnate la polacca Agnieszka Radwanska, n.4 WTA, e la tedesca Sabine Lisicki, n.24. Due soli i precedenti con una vittoria a testa. Il primo set è di buona fattura. La tedesca all'assalto, la polacca a difendere il fortino. La Lisicki serve come un uomo, con velocità costantemente tra i 180 ed i 200 km/h. La Radwanska copre il campo molto bene Quando riesce ad evitare l'uno-due della tedesca e ad allungare lo scambio, la polacca porta a casa il punto molto spesso. Sul 3-3 la Lisicki, alla quarta occasione, effettua il break decisivo per le sorti del primo set. Nel secondo set cala il ritmo, e soprattutto il servizio della Lisicki, e ne approfitta la Radwanska. La tedesca non capisce che non si vive di soli winner. Ci sono momenti della partita nei quali bisogna tenere in attesa di tempi migliori. La tedesca continua a colpire come una furia ceca e perde ben sei giochi consecutivi. La Radwanska dal 3-2 nel secondo set passa a condurre 3-0 nel terzo. La valchiria tedesca ha un sussulto di orgoglio e trova la forza di rientrare nel match pareggiando i conti e, con un secondo break, portandosi addirittura a servire per il match sul 5-4. Le palle diventano di piombo, la mano tremula, e la tedesca subisce il break, 5-5. L'incontro, più emozionante che bello, si allunga fino al 7-7. La Lisicki concretizza la seconda palla break conquistata. Serve nuovamente per il match sull'8-7. Questa volta il servizio compie il proprio dovere. Al secondo match point, prima di servizio e diritto vincente, spalancano le porte della finale alla tedesca dopo 2 ore e 18 minuti. Contro la Bartoli, se gira il servizio, è lei la favorita.
Lisicki b. Radwanska 6-4 2-6 9-7