58. Il numero potrebbe portare fortuna ai tennisti italiani impegnati al torneo ATP di Budapest. È l'attuale classifica di Aljaz Bedene, il meglio piazzato tra gli otto rimasti in gara. La concorrenza di Barcellona aveva già dato un duro colpo all'entry list del neonato torneo ungherese (che l'anno scorso aveva rilevato la licenza di Bucarest), poi una serie di eliminazioni eccellenti lo hanno reso ancora più abbordabile. L'ultimo ad arrendersi è stato Lucas Pouille, campione in carica, autore di una partita inquietante contro John Millman. Si è limitato a palleggiare e nulla più contro l'australiano, che non ha avuto grossi problemi nel gestire lo scambio. Sotto 2-0 nel secondo set, ha raccolto quattro game di fila che hanno fatto la differenza: è finita 6-3 6-4 e per lui è la migliore vittoria in carriera, almeno guardando il ranking dell'avversario. “Sono felice di come ho gestito la situazione, soprattutto mentalmente – ha detto Millman, che ha rimesso piede sulla terra battuta dopo sette mesi – sono stato spesso a un passo da un exploit simile, quindi aver vinto una partita del genere è davvero un buon risultato, soprattutto considerando che era il mio primo torneo sulla terra dopo tanto tempo”. Alle sconfitte di Dzumhur e Gasquet (entrambe per merito di tennisti italiani), si è aggiunta anche quella di Denis Shapovalov, che sta un po' soffrendo la transizione sulla terra battuta europea.
PUNTI D'ORO IN PALIO
Il baby canadese si è arreso in due set a Nikoloz Basilashvili, prossimo avversario di Seppi. Non c'è niente di male e nemmeno di disonorevole nel sottolinearlo: a livello di quarti di finale, il torneo di Budapest è tra i più deboli del tour. E allora gli azzurri hanno la grande chance di raccogliere punti e fiducia. Oltre a Seppi, che sta vivendo un 2018 al di sopra delle aspettative, giocheranno anche Marco Cecchinato (che avrà un match molto complicato contro Jan Lennard Struff, forse il favorito del torneo) e Lorenzo Sonego: dopo l'impresa contro Gasquet, è chiamato alla classica prova del nove contro Aljaz Bedene. Non è impossibile, anche perché lo sloveno è stato abbastanza fortunato al secondo turno contro Berrettini: il romano si è disunito a pochi punti dal traguardo. Resta il fatto che i punti ATP non tengono conto degli avversari battuti, e Budapest ne mette in palio tanti. Per dare una svolta a una stagione, a volte, serve la bravura nella programmazione e un pizzico di fortuna nel farsi trovare al momento giusto. Fino ad ora, Sonego e Cecchinato hanno fatto qualcosa di più: la strada se la sono aperta da soli, battendo le teste di serie numero 2 e numero 3. Non capita tutti i giorni di arrivare ai quarti di un torneo ATP senza neanche un top-50 in gara: l'occasione è ghiotta. Lo ha percepito anche SuperTennis, che ha acquisito in extremis i diritti del torneo: dalle 11 di venerdì, si collegherà per seguire in diretta i match degli azzurri.