Parte male l’italian friday nei quarti di finale dei tornei ATP e WTA. A Bucarest eliminati sia Paolo Lorenzi sia Marco Cecchinato. Ma se il secondo ha poco da recriminare, il toscano può mangiarsi le mani per aver mancato una semifinale alla portata.

Attendersi due vittorie era un po’ eccessivo, ma almeno una su due poteva rappresentare un buon bottino. Invece, le prime notizie del super venerdì italiano, con quattro azzurri sparsi in tre diversi tornei ATP e WTA, non sono affatto positive. A Bucarest hanno perso sia Paolo Lorenzi sia Marco Cecchinato, mancando una semifinale da sogno che li avrebbe messi uno contro l’altro. Al loro posto, a giocarsi la finale in quella che dovrebbe essere l’ultima edizione del BRD Nastase Tiriac Trophy, ci saranno l’argentino Federico Delbonis e il francese Lucas Pouille, passati sugli azzurri al termine di due match completamente diversi. Quello del transalpino una battaglia di quasi due ore e mezza, scandita da tre set tirati che gli hanno dato ragione per 6-4 4-6 7-5, quello del sudamericano un doppio 6-2 senza storia, in appena 62 minuti, con Cecchinato mai in grado di tenergli testa. Il siciliano il suo torneo l’ha vinto nei due turni precedenti, regalandosi le prime vittorie in carriera nel circuito maggiore e soprattutto dando dei segnali positivi in un periodo tutt’altro che felice. Ora deve cercare di trovare continuità e continuare a vincere anche a livello ATP, magari sfruttando quei tornei (come il prossimo, a Monaco di Baviera) dove l’entry list concede dei primi turni abbordabili, e nei quali è anche più facile tentare di far qualcosa di importante contro i giocatori di alto livello. Magari l’azzurro non avrà il rendimento per arrivare fra i primi 50 del mondo, ma è sacrosanto che, almeno sulla terra battuta, a livello ATP ci può stare. Batoste come quella contro Delbonis, uno che nel circuito maggiore vanta due titoli, ci possono stare. L’importante è affrontarle nel modo giusto e continuare a crederci, anche quando le prime palle break del match arrivano sul 6-2 4-1 in favore dell’avversario. L’impressione, purtroppo, è che oggi non sia stato così.

LORENZI-POUILLE A TRE FACCE
Se il siciliano ha comunque ben poco di cui rammaricarsi, Lorenzi può invece recriminare per una sconfitta che forse si poteva evitare. Quello contro Pouille è stato un match particolare, diviso in tre parti. La prima perfetta di Lorenzi, salito 6-4 2-1 e servizio senza concedere l’ombra di una palla-break, con la solita ricetta fatta di solidità, consistenza e scelte tattiche impeccabili. La seconda, invece, totalmente opposta, con un’evidente perdita di lucidità che ha reso difficili tutti i suoi turni di battuta. Ha subito restituito il break, ha iniziato a sbagliare parecchio e abusare della palla corta, e gli è rimasta solo la grinta, insufficiente per tenere a bada un rivale che sta attraversando il miglior momento della sua carriera, impreziosito dalle vittorie su Ferrer e Gasquet fra Miami e Montecarlo. Pouille ha alzato il livello, e senza troppe difficoltà si è prima preso il secondo set e poi è scappato sul 5-2 al terzo, quando è iniziata la terza e ultima fase dell’incontro. ‘Paolino’ non ha mollato di un centimetro, ha cancellato tre match-point e si è dato un’ultima chance, puntualmente sfruttata. Pouille si è distratto, ha perso il servizio a zero e in un attimo il 5-2 è diventato 5-5, con l’inerzia tornata di colpo dalla parte dell’azzurro. Ed è lì che Pouille ha mostrato di meritare il successo. I geni finlandesi di mamma Lena l’hanno aiutato a tenere con freddezza il servizio sul 5-5, e un paio di pasticci di Lorenzi nell’ultimo game gli hanno agevolato il compito. Ma anche negli ultimi due punti Lorenzi ha mostrato perché a 35 anni sta vivendo la sua miglior stagione, e merita ancora traguardi importanti.  Ha attaccato su entrambi i match-point, prendendosi dei rischi pazzeschi. Sul primo gli è andata bene, con un rovescio lungolinea che ha pizzicato la riga, sul secondo invece la sua (difficile) volèe di rovescio è terminata lunga. Ma quando l’atteggiamento è questo vien difficile anche parlare di occasione gettata al vento.  Persa sì, sprecata no. C’è una bella differenza.

ATP 250 BUCAREST – Quarti di finale
Lucas Pouille (FRA) b. Paolo Lorenzi (ITA) 4-6 6-4 7-5
Federico Delbonis (ARG) b. Marco Cecchinato (ITA) 6-2 6-2