Quella di aprile sarà l'ultima edizione del torneo rumeno, nato addirittura nel 1993. Il centrale non è a norma e Ion Tiriac non ha avuto l'ok per costruirne uno nuovo. Si giocherà su due campi ausiliari, poi la licenza sarà messa in vendita. Occasione per l'Italia? 

“Non posso permettere che il mio nome venga preso in giro”. Con questa frase, Ion Tiriac ha comunicato l'intenzione di mollare il torneo ATP di Bucarest, unica tappa rumena del circuito maggiore. Nella conferenza stampa in cui presentava l'ultima edizione, il magnate rumeno ha raccontato le difficoltà incontrate con i politici locali. Da qui, la prospettiva di un'edizione in tono minore, quasi vergognosa. Motivo? Non si potrà giocare sul campo centrale, che peraltro qualche anno fa era stato intitolato proprio a lui e a Ilie Nastase, perché non è a norma. In particolare, mancano le più elementari norme di sicurezza antincendio. Per questo motivo, si giocherà su due campi secondari. “Dove attualmente sorgono i campi 2 e 3 costruiremo un'arena provvisoria con circa 2.000 posti a sedere. Ci sarà poi un secondo campo con 800 posti, più un terzo con spazio per qualche centinaio di persone”. Tutto qui. Con ogni probabilità, sarà l'ultima edizione di un torneo nato nel 1993 e capace di costruirsi una discreta tradizione. Nell'albo d'oro compaiono nomi importanti come Thomas Muster, Alberto Berasategui, David Ferrer e Gilles Simon (quest'ultimo è il plurivincitore con tre titoli: 2007, 2008 e 2012). Salvo miracoli, dunque, resterà senza vincitori rumeni. Ci è andato vicino Victor Hanescu nel 2007, battuto in tre set da Simon, poi nel 2005 andarono in semifinale lui e Andrei Pavel. Fino al 2011 si è giocato in settembre, a chiusura della stagione sulla terra battuta. Dopo 19 edizioni autunnali l'hanno spostato in aprile, nel bel mezzo della stagione primaverile. Fu l'ultima mossa ATP per cancellare l'appendice autunnale su terra battuta, che fino al 2006 si chiudeva con il torneo di Palermo (la cui licenza è stata acquisita dall'ATP e mai più rivenduta).


TUTTE LE ENERGIE SU MADRID

“Ho fatto tutto il possibile per far sopravvivere il torneo – ha detto Tiriac – ho acquistato la licenza dai vecchi proprietari, ho pagato tutti i debiti e credo di aver portato un buon torneo a Bucarest. Però…basta così. Venderò la licenza, non posso permettere che sia preso in giro il mio nome, la mia posizione e il mio passato. Io ho venduto Dubai, che era mio, per 12 anni in leasing”. E' possibile che Tiriac abbia acquistato un torneo senza grandi prospettive solo per mantenere il circuito nel suo paese, laddove è nato e cresciuto. Ma il suo business è ormai indirizzato altrove, a quel torneo di Madrid prossimo a una sfida molto importante: quella con Roma per diventare un Mini Slam (o Super Masters, o Masters 2000, o come preferite). Tiriac ha sempre ostentato sicurezza ed è convinto di non avere problemi contro Roma. Da una parte c'è una struttura migliore (magari bruttina, ma migliore) e capacità economica impressionante, dall'altra c'è la passione del pubblico e la solidità di un ente semi-pubblico come una federazione sportiva. L'impressione è che la battaglia sarà aspra e dall'esito per nulla scontato. Anche per questo, forse, Tiriac vorrà concentrarsi sulla Caja Magica e abbandonare progetti che rappresentano un fastidio, o comunque non lo fanno guadagnare. Vien da pensare che l'investimento su Bucarest sia filantropia o qualcosa del genere…sarà interessante, semmai, vedere chi ne prenderà il posto. Si parla da anni del possibile arrivo di un secondo torneo ATP in Italia e la licenza del torneo rumeno può essere una bella occasione, anche se non sappiamo quanto la FIT veda di buon occhio un evento a meno di un mese dagli Internazionali BNL d'Italia. Un torneo costa impegno e fatica, e rischia di togliere un po' di interesse a Roma. Un evento in piena estate, magari in una località turistica, sarebbe un'altra cosa. Nel frattempo Bucarest vivrà il suo canto del cigno con un'edizione senza top-30 ATP, schiacciato dalla concorrenza di Barcellona: ci saranno Karlovic, Garcia Lopez, Baghatis, Pella, Rosol e Verdasco…oltre alla coppia Mergea-Tecau, che nel torneo di casa farà le prove olimpiche. Non esattamente il massimo.