Il siciliano cancella due matchpoint al quotato Elias Ymer e riprende l'onda positiva inaugurata in estate. “Sto lavorando duro al servizio e i risultati si vedono. Il mio gioco è più adatto al cemento che alla terra battuta". Youzhny si ritira, ne approfitta Andrea Arnaboldi. 

BRESCIA – Il protagonista che non ti aspetti. Dodici mesi fa, Salvatore Caruso aveva ottenuto al Trofeo Città di Brescia (42.500€, Play-It) quella che fino ad allora era stata la sua migliore vittoria in carriera (battè Jimmy Wang). Stavolta la sorte non gli aveva dato una mano: inizialmente opposto a Edoardo Eremin, si è trovato di fronte un lucky loser…ma di classifica nettamente migliore. Elias Ymer si era fatto male un mese fa e ha scelto Brescia per ripartire, giocando le qualificazioni nonostante un ranking (n.136 ATP) che gli avrebbe comodamente consentito l'ingresso in tabellone. Aveva perso domenica contro Chiudinelli ma il forfait di Eremin lo ha ugualmente spinto nel main draw. Già al mattino, il simpatico siciliano ammetteva di averci rimesso nel cambio. In effetti è stata una partita durissima, ma “Salvo” ne è uscito benissimo, con 2-6 7-6 6-3 che rappresenta un successo di prestigio contro un ragazzo che a breve vedremo nel tennis che conta. Quando spingeva con il dritto, Ymer faceva male. Lo ha mostrato nel primo set, poi Caruso è entrato in partita, registrando il servizio e alzando il baricentro del gioco. Prendeva un break di vantaggio nel secondo set, ma lo perdeva e si trovava a un passo dall'eliminazione sul 4-5, quando il “colored” svedese si procurava due matchpoint. Caruso li annullava con due punti-fotocopia: servizio aggressivo al centro e risposta larga. Nel tie-break era aiutato da un brutto errore di Ymer sul 5-5, ma legittimava il successo con un break immediato in avvio di terzo set. Per il siciliano è un successo importante perché arriva su un campo molto veloce: i progressi sul rapido, si sa, saranno cruciali negli anni a venire. “Con il mio coach Paolo Cannova stiamo lavorando duro per migliorare il servizio, e i risultati stanno arrivando. Mi sembra che la crescita stia andando nel verso giusto. Vincere un match con un matchpoint, contro un avversario così forte, è un ottimo segnale”.

 

YOUZHNY KO, ARNABOLDI NE APPROFITTA

Il 2015 è stata una stagione molto importante per Caruso. Tra luglio e agosto ha trovato la forma ottimale e si è portato a ridosso dei top-200. Negli ultimi due mesi, tuttavia, la striscia positiva sembrava essersi interrotta. “Ho vissuto un'estate a tutta birra, giocando tante partite e spesso in condizioni estreme. Dopo Genova ho perso qualche brutta partita, sia pure contro giocatori validissimi – dice Caruso – credo sia stato soprattutto un problema di stanchezza mentale. Prendi la scorsa settimana a Ortisei: ho raccolto appena tre giochi contro Mirza Basic, onestamente una sconfitta troppo netta. Vincendo il match precedente mi ero assicurato le qualificazioni dell'Australian Open e mi sono rilassato un po' troppo”. Salvo sorprese, la stagione di Caruso terminerà proprio con il Trofeo Città di Brescia. “Dove mi diverto sempre molto”, ha concluso. E' in arrivo una settimana di vacanza, poi via con la preparazione in vista di una stagione decisiva. Il 2016 sarà fondamentale anche per Andrea Arnaboldi, sempre più vicino ai top-100. Il canturino ha avuto un esordio fortunato: opposto a Mikhail Youzhny, il giocatore dal passato più importante presente al Centro Sportivo San Filippo, è rimasto in campo appena 20 minuti. Sul 4-2 per “Arna”, il russo ha alzato bandiera bianca per un problema alla schiena. Al secondo turno potrebbe esserci una sfida molto affascinante contro Illya Marchenko, campione uscente e molto carico in vista dell'appuntamento bresciano: lunedì mattina, alle 9, era già sul campo ad allenarsi. Il resto della giornata non è stato troppo fortunato, con l'arrivo di due forfait: prima è arrivato quello di Ricardas Berankis (n.2 del tabellone), infortunato dopo il recente successo a Ortisei, poi si è cancellato anche il francese Edouard Roger Vasselin, ancora scosso per i terribili attentati che qualche giorno fa hanno colpito la sua Francia. Il loro posto in tabellone è stato preso dal bulgaro Dimitar Kuzmanov e da Francesco Borgo. E' curiosa, la vicenda del tennista emiliano, che a 30 anni compiuti giocherà per la prima volta in carriera nel main draw di un torneo challenger. In tutta la carriera, aveva tentato per dodici volte la via delle qualificazioni, senza mai passarle. Brescia ha portato fortuna anche a lui.