di Fabio Bagatella – foto Getty Images
Impresa solo sfiorata. Al settimo tentativo, il secondo in quel di Doha dove nel 2009 incassò un doppio 6-3, Andreas Seppi (ATP 38 e 8 del seeding) strappa finalmente un set a Roger Federer (ATP 3 e 2 del seeding). Il numero uno azzurro, che conferma a pieno titolo la leadership nazionale, fallisce tuttavia il “colpo grosso” contro un avversario non ancora al top.
Primo set che offre pochissimo spettacolo e si conclude in soli 26 minuti. Classica partenza al rallentatore di Andy che dopo 6' è già sotto 3-0 (un break). Un game inguardabile dello svizzero (il quinto) permette all'azzurro di rientrare in partita, ma Seppi ricambia subito il favore. L'alto-atesino cede a zero il gioco seguente e poco dopo si ritrova sotto di un set.
Nella seconda frazione la “musica” cambia. Gli errori di Federer si moltiplicano, mentre il servizio di Andy inizia a funzionare. Andy sale in fretta 5-1, quando però un sonnacchioso Roger esce dal letargo. Agganciato sul 5-5 dal suo avversario dopo aver servito due volte per il set, la reazione di Seppi è quella del grande campione. Con un parziale di 8 punti a 1 conquista con pieno merito la frazione e si lascia andare ad un esultanza che la dice lunga su quanto significhi il parziale sottratto allo svizzero.
Il tennis di Roger sale spaventosamente di livello nel terzo set e per Andreas si fa tutto ancora una volta più difficile. Lo svizzero piazza il break già nel terzo gioco al termine di un lunghissimo scambio concluso con un passante lungo dell'italiano, ma l'azzurro resta aggrappato all'incontro dispensando rovesci lungolinea che strappano gli applausi di un ammirato coach Sartori.
Le speranze di Seppi si infrangono nell'ottavo gioco. Una meravigliosa demi-volée dell'elvetico gli nega il doppio break-balls, poi è l'azzurro a mangiarsi le mani per le due occasioni del 4-4 non concretizzate. Un rovescio in rete e una risposta steccata ad una seconda di servizio piena d'effetto decretano la fine del sogno di Andy. L'azzurro tiene la successiva battuta, ma Roger non concede più nulla. 6-3 5-7 6-4 in 1h 38' lo score conclusivo.
Il set vinto, il primo in sette confronti con re Roger, e la consapevolezza di aver retto bene anche quando Federer ha iniziato a “martellare” rappresentano un ottimo viatico per il 2012 di Andreas Seppi. Il best ranking del 2008 (27) non è poi così lontano…
Per Federer semifinale, come nel 2011, con JW Tsonga (ATP 6 e 3 del seeding), Match che si prospetta più che impegnativo: lo svizzero campione in carica non è ancora al meglio, mentre il francese sembra stia trovando la miglior condizione. Ne sa qualcosa lo spagnolo Albert Ramos (ATP 66), spazzato via in un'oretta con un doppio 6-2. 11 i precedenti tra Federer e Tsonga: Roger avanti 8-3 (7-2 sul cemento).
Anche nella parte alta del tabellone si giocheranno l'ingresso in finale le prime due teste di serie, Rafael Nadal (ATP 2 e leader del seeding) e Gael Monfils (ATP 16 e 4 del seeding).
Rafa estromette il russo Mikhail Youzhny (ATP 35) con un periodico 6-4 (1h e 49') al termine di una partita a tratti veramente spettacolare. Primo set deciso da un break nel quinto gioco dopo che il russo si era salvato in extremis nei due precedenti turni di battuta. Seconda frazione in cui Misha fallisce il possibile 2-0, per poi ritrovarsi sotto 1-4 (pesante). Prima di arrendersi Youzhny mette ugualmente paura a Rafa, dimezzando lo svantaggio e non sfruttando un doppio break-balls nell'ultimo gioco dell'incontro.
Più agevole la vittoria di LaMonf che rifila un netto 6-2 6-3 in 1h e 12' al serbo Viktor Troicki (ATP 22). Nei 9 confronti Nadal ha superato Monfils in ben 8 occasioni. Curiosamente l'unico successo del francese si è registrato proprio in Qatar nel 2009.
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