L’ATP 500 di Pechino è un torneo importante per Fabio Fognini. In primis perché difende i 180 punti della semifinale del 2015, e poi perché può avere qualche chance di ripetersi. All’esordio ha raccolto una buona vittoria in rimonta contro Viktor Troicki, e al secondo turno sfiderà la sua bestia nera David Ferrer. Ci ha perso 10 volte su 10, ma a New York c’è mancato poco.Per una volta lasciatecelo dire: menomale che c’è Fabio Fognini. Nell’ATP 500 di Pechino a riscattare le due sconfitte di Andreas Seppi e Paolo Lorenzi ci ha pensato il ligure, che dopo ore e ore di pioggia è riuscito a scendere in campo alle 19 cinesi, e ha raccolto una bella vittoria contro il serbo Viktor Troicki. Fabio l’ha spuntata per 2-6 6-2 7-5 mettendo a segno una doppia rimonta: per il primo set perso e per lo svantaggio di 4-2 nel terzo. Il break di Troicki sull’1-1 sembrava una sentenza, invece l’ex numero uno azzurro l’ha riacciuffato sul 4-4 e poi è stato bravissimo. Al servizio sul 5-5 ha salvato due delicatissime palle-break, e nel game seguente ha obbligato Troicki alla medesima situazione, riuscendo a piazzare il break che gli ha consegnato un successo prezioso contro un avversario tutt’altro che semplice. Va detto che, dopo averci perso le prime due volte (una a Pechino, nel 2009), Fabio aveva vinto gli ultimi tre precedenti, ma sul cemento era comunque un match da 50 e 50.
L’altra buona notizia, in casa Fognini, è la conferma che quello del China Open è uno dei cementi sui quali l’azzurro si trova meglio. Nel 2013 raggiunse i quarti di finale, giocando quel famoso match con Nadal condotto per 6-2 4-1 (diventato meno famoso dopo i tre successi del 2015 sul maiorchino), mentre lo scorso anno ha fatto ancora meglio, regalandosi la semifinale con tre vittorie di spessore contro Klizan, Goffin e Cuevas. Di contro, il bel risultato di dodici mesi fa vuol dire che ci sono ben 180 punti da difendere, per conservare il posto fra i primi 50 del mondo. 45 li ha difesi, e ce ne sono in palio altrettanti nel prossimo incontro, mercoledì contro la sua bestia nera David Ferrer. I precedenti sono terrificanti: Fabio ci ha perso 10 volte su 10, spesso raccogliendo poco, ma non ci è mai andato vicino come all’ultimo Us Open. Si arrese 6-4 al quinto set, dopo aver condotto per due set a uno, vantaggio che a Pechino basterebbe per vincere l’incontro. Che sia finalmente l’ora di un successo?
ATP 500 PECHINO – Primo turno
Fabio Fognini (ITA) b. Viktor Troicki (SRB) 2-6 6-2 7-5
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