Mentre il processo sportivo vivrà il prossimo atto il 23 luglio, sempre a Verona, la vicenda tennis-scommesse prende forma anche sul piano della giustizia ordinaria. Il PM Roberto Di Martino ha infatti chiuso le indagini relative alle presunte combine in cui sarebbero coinvolti Daniele Bracciali e Potito Starace, e in settembre dovrebbe inoltrare la richiesta di rinvio a giudizio per i due tennisti. Secondo i lanci d'agenzia emersi in queste ore, Bracciali e Starace sarebbero indagati per l'alterazione volontaria di alcuni match in un periodo compreso tra il 2007 e il 2011. Il processo FIT riguarda solo il match di Barcellona 2011, perso da Starace (per ritiro) contro Gimeno Traver, mentre non sono stati diffusi dettagli sull'esatto oggetto delle contestazioni in sede ordinaria, anche se tornerebbe d'attualità la finale dell'ATP di Casablanca 2011. Dopo la richiesta di rinvio a giudicio, la palla passerà al GUP, che fisserà l'udienza preliminare: da lì si deciderà se concedere il rinvio (cioè iniziare il processo vero e proprio) oppure decretare il non luogo a procedere. Mentre il processo sportivo vivrà il prossimo atto il 23 luglio, sempre a Verona, la vicenda tennis-scommesse prende forma anche sul piano della giustizia ordinaria. Il PM Roberto Di Martino ha infatti chiuso le indagini relative alle presunte combine in cui sarebbero coinvolti Daniele Bracciali e Potito Starace, e in settembre dovrebbe inoltrare la richiesta di rinvio a giudizio per i due tennisti. Secondo i lanci d'agenzia emersi in queste ore, Bracciali e Starace sarebbero indagati per l'alterazione volontaria di alcuni match in un periodo compreso tra il 2007 e il 2011. Il processo FIT riguarda solo il match di Barcellona 2011, perso da Starace (per ritiro) contro Gimeno Traver, mentre non sono stati diffusi dettagli sull'esatto oggetto delle contestazioni in sede ordinaria, anche se tornerebbe d'attualità la finale dell'ATP di Casablanca 2011. Dopo la richiesta di rinvio a giudicio, la palla passerà al GUP, che fisserà l'udienza preliminare: da lì si deciderà se concedere il rinvio (cioè iniziare il processo vero e proprio) oppure decretare il non luogo a procedere.