A Melbourne dovrà difendere la semifinale dell'anno scorso, ma Eugenie Bouchard deve pensare anche al nome del nuovo coach. Lo scorso autunno ha messo fine alla collaborazione con Nick Saviano e adesso lavora, in via temporanea, con Diego Ayala. "Forse per la gente è stata una sorpresa, ma dopo otto anni ho sentito che era giunto il momento di cambiare – ha detto la canadese – tutti dicono che nel 2014 ho avuto un grande anno, ma in realtà ho perso tutte le settimane tranne quando ho vinto a Norimberga. Non sono così soddisfatta e odio perdere. So di aver avuto una buona stagione: sono orgogliosa di quello che ho fatto, ma posso fare di meglio. Migliorare ancora sarà dura. Voglio un coach che abbia già vissuto a certi livelli e mi possa aiutare a vincere uno Slam". L'impressione è che possa essere un nome di grido. "Vorrei che ci fosse già passato, da giocatore o da allenatore". A Melbourne dovrà difendere la semifinale dell'anno scorso, ma Eugenie Bouchard deve pensare anche al nome del nuovo coach. Lo scorso autunno ha messo fine alla collaborazione con Nick Saviano e adesso lavora, in via temporanea, con Diego Ayala. "Forse per la gente è stata una sorpresa, ma dopo otto anni ho sentito che era giunto il momento di cambiare – ha detto la canadese – tutti dicono che nel 2014 ho avuto un grande anno, ma in realtà ho perso tutte le settimane tranne quando ho vinto a Norimberga. Non sono così soddisfatta e odio perdere. So di aver avuto una buona stagione: sono orgogliosa di quello che ho fatto, ma posso fare di meglio. Migliorare ancora sarà dura. Voglio un coach che abbia già vissuto a certi livelli e mi possa aiutare a vincere uno Slam". L'impressione è che possa essere un nome di grido. "Vorrei che ci fosse già passato, da giocatore o da allenatore"