Come era prevedibile, il Caso-Bouchard è finito in tribunale. Nella giornata di mercoledì, la canadese ha presentato un'azione legale contro la United States Tennis Association per l'incidente dello scorso 4 settembre, quando è scivolata nello spogliatoio dello Us Open e si è procurata una commozione cerebrale che da allora le ha impedito di proseguire l'attività, ad eccezione di un set giocato a Pechino contro Andrea Petkovic. La Bouchard ha presentato due citazioni: una contro la USTA e una contro il National Tennis Center di New York: nella causa non c'è una richiesta danni monetaria, ma si dice che i danni avuti dalla Bouchard superano i 150.000 dollari, ad esclusione di interessi e spese. Negli Stati Uniti, in un processo del genere, la giuria stabilisce i risarcimenti e non c'è dubbio che gli avvocati della Bouchard cercheranno di ottenere il più possibile. La causa è stata presentata dall'avvocato Benedict Morelli, facente parte dello studio legale Morelli-Ratner di New York, con sede a Manhattan. Ecco uno stralcio dell'azione legale:
GENIE HA PERSO LA GIOIA DI VIVERE
“La signorina Bouchard è scivolata a causa di una situazione pericolosa generata dai difendenti (USTA e NTC, ndr) nella sala di fisioterapia dello spogliatoio femminile, dopo che lei aveva vinto il suo match di doppio misto allo Us Open Tennis Championships del 2015. La negligenza degli imputati è stato un fattore importante negli infortuni subiti dalla signorina Bouchard”. La citazione racconta anche la dinamica dell'incidente: “La Bouchard è scivolata ed è caduta per terra a causa di una sostanza scivolosa, estranea e pericolosa presente sul pavimento, 'creata o causata' dagli imputati, i quali 'sapevano o avrebbero dovuto sapere che tale sostanza si trovava sul pavimento'”. In una dichiarazione rilasciata al New York Times, Morelli ha detto che si trattava di un detersivo che avrebbe dovuto restare sul pavimento durante la notte, con la stanza inutilizzata. Per questa ragione, avrebbero dovuto chiudere a chiave la stanza per ragioni di sicurezza.
La causa racconta altri dettagli utili a farsi un'idea.
Gli imputati non hanno hanno fornito alcun avviso sulla presenza della sostanza.
La Bouchard è stata vittima di gravi lesioni alla testa che hanno compreso, ma non si sono limitate, alla commozione cerebrale.
A seguito dell'incidente, Genie si è dovuta ritirare dallo Us Open e dai tornei successivi. La sua classifica è scesa di 13 posizioni e probabilmente cadrà ancora.
In due parole, USTA e Flushing Meadows hanno ricevuto due accuse di negligenza. La prima sostiene che l'incidente e gli infortuni della Bouchard sono stati causati “esclusivamente” da trascuratezza e negligente, senza che la Bouchard abbia avuto a sua volta alcuna negligenza”. Inoltre sostiene che la USTA aveva un reale e/o implicito preavviso sulla pericolosità delle condizioni del pavimento. A causa di questo, la Bouchard è stata fortemente danneggiata “e continua a sopportare dolore fisico, una significativa perdita economica, le spese mediche e la 'perdita della gioia di vivere'".
TANTI ASPETTI DA CHIARIRE
Leggendo la causa, si individuano un altro paio di colpi di scena. In primo luogo, la prima ricostruzione sosteneva che la Bouchard fosse da sola al momento dell'incidente. Almeno, era dato per certo che non ci fosse più nessuno del personale, vista l'ora tarda. Nei documenti non c'è alcuna menzione di questo aspetto, e nemmeno del fatto che la stanza fosse buia (in effetti, si pensava che Genie fosse scivolata nel tentativo di trovare l'interruttore). Tra l'altro, la causa sostiene che la Bouchard sia tornata negli spogliatoi dopo la vittoria nel doppio misto insieme a Nick Kyrgios. In realtà c'è andata intorno alle 23, dopo che aveva effettuato la conferenza stampa. Durante l'incontro con i media sembrava aver già fatto una doccia, quindi quello delle 23 sarebbe stato il suo secondo ingresso nello spogliatoio. Insomma, i giudici dovranno chiedere più di un chiarimento, anche perché non è dato sapere quali siano effettivamente i danni fisici “oltre alla commozione cerebrale” patiti dalla Bouchard. Dall'episodio sono passate sei settimane e non sappiamo se le parti abbiano effettuato qualche tentativo di mediazione o comunque vie meno conflittuali prima di lanciare una causa legale. Non c'è dubbio che la Bouchard si sia rivolta a uno studio molto importante: in passato sono riusciti a strappare un risarcimento di 95 milioni di dollari per un reato di molestie sessuali, 41 milioni per un'errata diagnosi di gravidanza e di 30 milioni per un uomo che è stato vittima di una doppia amputazione perché era caduto sui binari della metropolitana dopo essersi sporto per vedere se arrivava il treno. Da parte sua, la USTA ha deciso di non effettuare commenti. “E' la nostra politica per ogni contenzioso in corso” ha detto il portavoce Chris Widmaier.