Se cercate il talento puro dovete rivolgervi altrove, però Borna Coric ha qualità importanti. Le ha mostrate nella finale del torneo ATP di Marrakech, dove si è aggiudicato il suo primo titolo per la gioia della stessa ATP, ben felice di promuovere il successo di un ragazzo della Next Gen. Meglio lui di Philipp Kohlschreiber, tanto bello da vedere quanto un po' avanti con l'età. In un match durissimo, il croato si è imposto 5-7 7-6 7-5 dopo aver cancellato la bellezza di cinque matchpoint. Tanto basta a rendere l'idea della durezza di un match che ha reso Coric il terzo “Next Gen” a fregiarsi di un titolo ATP dopo Alexander Zverev (San Pietroburgo 2016 e Montpellier 2017) e Karen Khachanov (Chengdu 2016). “E' stata la mia più grande rimonta – ha detto Coric, finalista a Marrakech già l'anno scorso – non avevo mai vinto salvando cinque matchpoint, soprattutto in un match così importante. Ho servito bene nei momenti importanti, è una splendida sensazione. Non sapevo cosa aspettarmi quando sono arrivato qui, non ero in gran forma. Ma negli ultimi 3-4 mesi ho lavorato duramente, e tanta fatica sta dando i suoi frutti”. Si è giocato in un pomeriggio assolato, con il pubblico che si è riversato quasi interamente alle spalle del giudice di sedia, dove si poteva stare all'ombra. Kohlschreiber è partito bene, mettendo pressione a Coric con il suo tennis geometrico. Dal 5-5 del primo set, ha raccolto cinque game consecutivi. Dal 7-5 3-0 per il tedesco, tuttavia, Coric ha iniziato la sua rimonta.
KOHLI, LA MALEDIZIONE DEI MATCHPOINT
Coric ha cancellato cinque matchpoint nel dodicesimo game del secondo set, alcuni in modo spettacolare (il secondo con una bella volèe, il quarto con un coraggioso serve and volley), acciuffando il tie-break e vincendolo. Kohlschreiber non ne voleva sapere di arrendersi: saliva 3-1 anche nel terzo, ma Coric mostrava una volontà d'acciaio, lo riagganciava di nuovo e poi trovava il break decisivo al dodicesimo game. E' un successo importante perché denota la crescita di Coric, sconfitto dal tedesco nei due precedenti. Come se non bastasse, Marrakech lo fa volare al secondo posto nella “Race to Milan”, la classifica che condurrà alla prima edizione delle Next Gen ATP Finals. E' la sesta volta in stagione che un giocatore si aggiudica un titolo ATP dopo aver annullato almeno un matchpoint, ma Coric ha fatto di più: non accadeva da due anni e mezzo che ne venissero annullati così tanti in una finale (Valencia 2014, Murray b. Robredo). Kohlschreiber resta a quota sette titoli ATP. “E' stato uno di quei giorni in cui hai un mucchio di belle opportunità – ha detto – alla fine è stata una lotta molto emozionante. Perdere un match in questo modo è sempre molto difficile, ma per me è stata una bella settimana. Ho giocato bene e non vedo l'ora di giocare altri match sulla terra battuta”. Certo, nel 2017 ha qualche problema con i matchpoint: come dimenticare la folle semifinale di Dubai, dove ne ha sciupati addirittura sette contro Andy Murray….
ATP 250 MARRAKECH – Finale
Borna Coric (CRO) b. Philipp Kohlschreiber (GER) 5-7 7-6 7-5