Mahesh Bhupathi è l’anima di un progetto che dovrebbe coinvolgere alcuni campioni (Djokovic, Murray, Williams e Sharapova) in un campionato asiatico. Previsti soldi a palate.
Serena Williams e Maria Sharapova sarebbero tra le star della nuova lega asiatica
Di Riccardo Bisti – 4 aprile 2013
La notizia arriva dall’Asia, nuova frontiera del tennis mondiale, passando da Londra (il primo a darla è stato il Sunday Times). Non paghi di essersi aggiudicati uno “swing” dei circuiti ATP-WTA a cavallo tra settembre e ottobre, si stanno inventando un campionato a squadre denominato “Asian Tennis League”. La formula è piuttosto simile al World Team Tennis americano (ogni incontro è composto da cinque set, così suddivisi: un set di singolare maschile, uno femminile, uno di doppio maschile, uno di doppio femminile e uno di doppio misto). La forza trainante del progetto è il ritirando Mahesh Bhupathi. L’Asian Tennis League sarebbe composto da sei squadre in rappresentanza di sei città: quattro indiane più Bangkok e Doha. Bhupathi sta cercando di coinvolgere alcune superstar del circuito. I nomi? Novak Djokovic, Andy Murray, Serena Williams e Maria Sharapova. Non a caso, i numeri 1 e 2 delle rispettive classifiche mondiali. Ogni squadra sarebbe composta da sei giocatori, con un salario oscillante tra i 4 e i 10 milioni di dollari. Ovviamente, buona parte del denaro andrebbe in tasca ai top-players. Si vocifera che Djokovic e gli altri potrebbero incassare cinque milioni di dollari per un impegno di tre settimane. L’Asian Tennis League scatterebbe a fine novembre e andrebbe avanti fin quasi a Natale, con match di andata e ritorno.
Da tempo, Bhupathi si occupa di attività imprenditoriali. Sta per entrare nel team di XIX Entertainment, società che cura gli interessi di Andy Murray. L’indiano (che noi ricordiamo per aver battuto Davide Sanguinetti in Coppa Davis), vincitore di 12 Slam in doppio, ha fondato “Globosport”, agenzia leader in India nel settore di sport e intrattenimento. Cura gli interessi di diversi giocatori di tennis e di cricket, nonché di attori di Bollywood (il cinema popolare in lingua indù). La notorietà in questo ambiente gli ha consentito di conoscere e sposare Laura Dutta, ex Miss Universo e attrice in diversi film di successo. L’Asian Tennis League prende il concept dal campionato indiano di cricket, supportato da alcuni degli uomini più ricchi del paese. Il format punterà su spettacolo, ritmo e fruibilità televisiva: verrà adottata (anche nei singolari) la formula del “No-Ad”: il tutto dovrebbe garantire una durata non superiore alle tre ore per un’intera serie. Riprendendo il concept del World Team Tennis, vincerà la squadra che si è aggiudicata più game nel corso dei cinque set.
Se davvero dovessero partecipare tutti i migliori, tornerebbe d’attualità l’incoerenza dei giocatori: da una parte si lamentano per la durezza del calendario, poi sfruttano il periodo di off-season per giocare danarose esibizioni. In questo caso, sarebbe ancora più clamoroso perché l’Asian Tennis League richiederebbe un impegno di tre settimane. Potrebbe avere qualche problema persino l’Australian Open: di solito, i giocatori arrivano freschi e riposati al primo Slam stagionale. Al massimo, sono un po’ imballati. Così facendo, potrebbero presentarsi senza un vero periodo di riposo. Tuttavia, il direttore del torneo Craig Tiley ha promesso il massimo sostegno all’iniziativa di Bhupathi. Tiley ha aggiunto di essere stato direttamente informato sul progetto, che prevede anche il coinvolgimento di ex giocatori. “Come organizzazione, noi sosteniamo qualsiasi iniziativa in grado di portare soldi ai giocatori. Inoltre saprà creare interesse per il nostro sport al di là dei classici appassionati. Al di fuori degli Slam, il tennis ha bisogno di crescere. E noi sosteniamo tutto ciò che porta investimenti e finanziamenti”. Secondo Tiley potrebbero addirittura esserci possibilità di partnership e promozione incrociata. E saltano fuori i nomi di altri potenziali partecipanti: Lleyton Hewitt, Pat Rafter e Samantha Stosur. Il vero boom sarebbe rappresentato dalla partecipazione di Roger Federer. Lo svizzero non prenderà parte alla prima edizione perché ha già preso altri impegni, ma se le cose dovessero andare bene potrebbe aggiungersi al parco giocatori nel 2014.
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