CIRCUITO ATP. Il bolognese coglie una bella vittoria sul numero 13 Gilles Simon ed è negli ottavi al Queen’s, ma incamera solo 20 punti. Caduta libera per Roddick.
Torna l'erba e Simone Bolelli torna a vincere due match di fila a livello ATP
Di Riccardo Bisti – 13 giugno 2012
I casi della vita. Lo scorso anno, Simone Bolelli aveva perso nelle qualificazioni sia a Parigi che a Wimbledon. Era stato ripescato come lucky loser e aveva immagazzinato alcune vittorie che gli avevano regalato parecchi punti, consentendogli di restare a galla nel ranking. Oggi Simone è numero 120 ATP e trema in vista di Wimbledon, dove gli scadranno i 106 punti conquistati l’anno scorso. Tra l’altro è molto probabile che debba giocatre le qualificazioni perché attualmente è fuori di 11 posti dal main draw. Per prepararsi al meglio ha scelto di giocare al Queen’s (625.300€, erba) ed ha colto due belle vittorie che però gli frutteranno la miseria di 20 punti. Sembra incredibile: vincere due partite al Queen’s offre meno punti che fare altrettanto al challenger di Prostejov (dove i punti sono 25). E’ l’effetto collaterale della suddivisione dei tornei ATP in tre sole categorie: 1000, 500 e 250. Il Queen’s è uno dei “250” più qualificati, ma con il suo tabellone a 56 giocatori offre pochissimi punti, soprattutto nei primi round. Così le due belle vittorie contro Ernests Gulbis e (soprattutto) Gilles Simon avranno una valenza soprattutto psicologica. Simone, reduce dalla brutta sconfitta per mano di Dusan Lojda al challenger di Furth, è arrivato a Londra in crisi di fiducia. Ha trovato un giocatore che sta peggio di lui (Gulbis) e lo ha puntualmente battuto, ma oggi si è ripetuto con una bella vittoria su Gilles Simon, numero 13 ATP. E’ un successo che fa sensazione, il migliore da un anno a questa parte (quando battè Wawrinka proprio a Wimbledon). In verità Bolelli non soffre molto contro Simon (lo aveva battuto due volte su tre, compreso un successo in Hopman Cup), però è sempre un bel risultato. E non capita tutti i giorni di battere un top 15.
Dopo aver perso il primo set per un break al terzo gioco, Simone ha cancellato una palla break in avvio di secondo. Il pericolo scampato gli ha dato la giusta carica e lo ha fatto volare 5-1 e poi chiudere 6-3 il secondo parziale. Grande lotta nel terzo, con alcune palle break cancellate sia da una parte che dall’altra fino all’epilogo al tie-break. Dal 2-2 Simone rompeva gli indugi e volava negli ottavi, dove se la vedrà con il talentuoso belga Xavier Malisse, avversario difficile ma certamente alla portata. Sembra che l’erba sia la migliore superficie per l’azzurro. Quattro anni fa, proprio a Wimbledon, visse il suo momento di maggior splendore battendo Gonzalez prima di perdere da Hewitt. L’anno scorso, nel pieno di una crisi che perdura da ormai tre anni, trovò la forza di battere Wawrinka. Adesso c’è un buon risultato in un torneo che storicamente porta bene ai nostri colori. Nel 1998 giunse in finale l’italo-belga Laurence Tieleman (perse da Scott Draper), nel 2000 Gianluca Pozzi si spinse fino in semifinale (usufruì del ritiro di Agassi, allora n. 1, poi battè Safin prima di perdere da Hewitt), così come Davide Sanguinetti, sconfitto con onore da Pete Sampras. Per Bolelli è importante trovare fiducia e presentarsi al top a Roehampton, dove giocherà le qualificazioni di Wimbledon.
Nel frattempo il torneo offre spunti interessanti. Dopo aver battuto Hewitt, Ivo Karlovic spara 35 ace contro Yen Hsun “Randy” Lu ma perde 6-7 7-6 7-6. Il giocatore di Taipei è noto per aver raggiunto i quarti a Wimbledon un paio d’anni fa, quando estromise il finalista in carica Andy Roddick. A proposito di Roddick, l’americano prosegue nella caduta libera. Nonostante le dichiarazioni improntate all’ottimismo, si è fatto battere da Edouard Roger Vasselin con il punteggio di 6-4 4-6 7-5 e dopo aver mancato un matchpoint nel decimo game del terzo set. Roddick ha vinto questo torneo per quattro volte. Malissimo anche il bi-campione Andy Murray, campione in carica. Il britannico è stato battuto 6-3 6-7 7-6 dall'erbivoro Nicolas Mahut. Magra consolazione: è una sconfitta che fa male. In precedenza era giunta la sconfitta di Paolo Lorenzi, battuto da Tatsuma Ito nella prosecuzione di un match sospeso per oscurità martedì sera.
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