L'azzurro non imita l'amico Fognini, bravo a battere per due volte Rafa Nadal. Il bolognese finisce spesso fuori giri e cede 6-2 6-2 allo spagnolo, che nei quarti se la vedrà con Dimitrov. Finisce l'avventura di Kyrgios, sepolto dagli ace di Isner. 

Si pensava che Simone Bolelli potesse fare qualcosa di più. Perdere contro Nadal ci sta sempre, a maggior ragione sulla terra, però il bolognese si era presentato a questo match con ben altre ambizioni. Se non altro perchè il suo amico Fabio Fognini si è preso per due volte lo scalpo dello spagnolo, in tempi recenti. Il “Bole” gli avrà certamente chiesto qualche dritta, ma sul centrale della Caja Magica, intitolato a Manolo Santana, c'è stata poca partita. Forse perchè il tennis di Rafa si “sposa” troppo bene con quello di Simone. E' finita 6-2 6-2 e non c'è mai stata storia. Dovessimo fare un appunto a Bolelli (comunque bravo a vincere due partite, soprattutto quella contro Kevin Anderson), è stata l'incapacità di seminare qualche dubbio nella mente di Rafa. L'impressione è che lo spagnolo stia crescendo, giorno dopo giorno. Il suo rendimento attuale non è ancora sufficiente, ma Madrid potrebbe essergli di grande aiuto. Gli avversari più pericolosi non ci sono (Djokovic) o hanno già perso (Federer). Non c'è niente di meglio per un giocatore bisognoso di fiducia. Rafa ha strappato il servizio a Bolelli in quattro occasioni e nei quarti se la vedrà con Grigor Dimitrov.


NADAL ASPETTA DIMITROV

“Ho tenuto un buon rendimento per tutto il match – ha detto Nadal – non sono stato eccezionale, ma direi accettabile. Sono soddisfatto, ma cercherò di fare ancora meglio domani. In un momento come questo devo essere contento di tutto quello che riesco ad ottenereì”. Bolelli sta vivendo una discreta stagione e tutto sommato ha mostrato buone cose anche stavolta, ma per battere Nadal bisogna mettere in atto un'opera di “demolizione” ancora più incisiva. Invece lo spagnolo si è esaltato con recuperi spettacolari (bellissimo un pallonetto in rincorsa nell'ultimo game). Quando Simone ha provato a spingere ancor di più, il motore è finito fuori giri. Adesso può dire la sua a Roma, dove gli hanno riservato una wild card ma bastano ancora un paio di ritiri per farlo entrare di diritto e liberare un posto per Luca Vanni. Nadal, invece, prosegue nella caccia al quinto titolo a Madrid, il quarto alla Caja Magica (nel 2005 vinse quando si giocava sul cemento indoor). “Mi preoccupa tutto di Dimitrov – ha detto – è un ottimo giocatore, l'unico modo per batterlo è rendere ad alto livello. Penso che questa settimana abbia avuto match più complicati dei miei. E' un vantaggio per lui. Inoltre credo che possa battere chiunque".


KYRGIOS SORPRESO DAI MISSILI DI ISNER

Come lo scorso anno a Wimbledon, Nick Kyrgios ha fallito la prova del nove. D'altra parte, il match contro John Isner era particolarmente duro. L'americano ha servito alla grande, tirando 20 ace e reagendo alla grande nel terzo set dopo aver perso il tie-break del secondo, con annesso matchpoint annullato. “Di sicuro Nick era un po' stanco – ha detto Isner – viene dalla finale all'Estoril e ha giocato un match duro contro Federer. Aveva speso molte energie, mentre io stavo bene. Le condizioni al servizio, su questi campi, sono fuori dal mondo”. Tra gli altri match, si segnalano i successi di Ferrer, Berdych e Nishikori.

 

MASTERS 1000 MADRID – Ottavi di Finale

John Isner (USA) b. Nick Kyrgios (AUS) 6-3 6-7 6-4

Tomas Berdych (CZE) b. Jo Wilfried Tsonga (FRA) 7-5 6-2

Rafael Nadal (SPA) b. Simone Bolelli (ITA) 6-2 6-2

Grigor Dimitrov (BUL) b. Stan Wawrinka (SUI) 7-6 3-6 6-3

David Ferrer (SPA) b. Fernando Verdasco (SPA) 7-5 3-6 6-4

Kei Nishikori (GIA) b. Roberto Bautista Agut (SPA) 6-3 6-3

Milos Raonic (CAN) vs. Leonardo Mayer (ARG)

Andy Murray (GBR) vs. Marcel Granollers (SPA)