Paura Bolelli: “Non escludo l’operazione”
Ancor prima di scendere in campo contro Grigor Dimitrov, Simone Bolelli aveva detto di sentire ancora dolore al polso destro infortunatosi a marzo, peraltro sempre contro Dimitrov. Il 6-1 6-4 6-3 con cui si è arreso al bulgaro, dunque, non è una sorpresa. Ma preoccupano le dichiarazioni post-partita di Simone, che non riesce a trovare una via d'uscita. Tecnicamente, è vittima di una sublussazione con interessamento al tendine estensore ulnare del carpo, novita assoluta per un tennista. Suo malgrado, Simone è diventato uno specialista. "Nel tennis non è mai successo nulla del genere: in America ci sono appena 12 casi e per questo non c'è una cura precisa e profonda. Farò ulteriori accertamenti, ma temo che ci sia qualcosa di più profondo". Simone ha detto di essersi reso subito conto della gravità dell'infortunio. "Sono stato un mese senza toccare racchetta (eppure hanno provato a portarlo in Canada per la Davis ad appena due settimane dall'infortunio, ndr), poi ho continuato a sentire dolore. A questo punto l'operazione non è più da escludere". Nel suo intervento su Sky Sport, Filippo Volandri ha detto che le cose migliorano quando non gioca, ma il polso si infiamma di nuovo non appena Simone riprende la racchetta in mano. Una soluzione andrà trovata per forza: non si può certo andare avanti così.Ancor prima di scendere in campo contro Grigor Dimitrov, Simone Bolelli aveva detto di sentire ancora dolore al polso destro infortunatosi a marzo, peraltro sempre contro Dimitrov. Il 6-1 6-4 6-3 con cui si è arreso al bulgaro, dunque, non è una sorpresa. Ma preoccupano le dichiarazioni post-partita di Simone, che non riesce a trovare una via d'uscita. Tecnicamente, è vittima di una sublussazione con interessamento al tendine estensore ulnare del carpo, novita assoluta per un tennista. Suo malgrado, Simone è diventato uno specialista. "Nel tennis non è mai successo nulla del genere: in America ci sono appena 12 casi e per questo non c'è una cura precisa e profonda. Farò ulteriori accertamenti, ma temo che ci sia qualcosa di più profondo". Simone ha detto di essersi reso subito conto della gravità dell'infortunio. "Sono stato un mese senza toccare racchetta (eppure hanno provato a portarlo in Canada per la Davis ad appena due settimane dall'infortunio, ndr), poi ho continuato a sentire dolore. A questo punto l'operazione non è più da escludere". Nel suo intervento su Sky Sport, Filippo Volandri ha detto che le cose migliorano quando non gioca, ma il polso si infiamma di nuovo non appena Simone riprende la racchetta in mano. Una soluzione andrà trovata per forza: non si può certo andare avanti così.