TORNEI ATP-WTA. L’azzurro si ferma con Nalbandian, che ora sfida Rafa Nadal. Benneteau per il primo titolo, Haas per fare la storia, finalmente Serena contro Azarenka.
Julien Benneteau va a caccia dell’agognato primo titolo ATP
TennisBest – 17 febbraio 2013
SAN PAOLO
Gli organizzatori saranno contenti. Nonostante le lamentele di coach e giocatori, avranno la finale dei sogni, degna di uno Slam: Rafael Nadal contro David Nalbandian. Mentre Rafa ha avuto bisogno di tre set per superare il carneade argentino Martin Alund, il Rey David ha superato il nostro Bolelli con il punteggio di 6-3 7-5. Per Nalbandian è la prima finale dopo il Queen’s 2012, quando venne squalificato per aver ferito (accidentalmente) un giudice di linea. C’era attesa per il match tra Nalbandian e Bolelli, giocatori talentuosi e spettacolari. La differenza l’ha fatta la bravura di Nalbandian in risposta: cinque palle break trasformate su cinque. “Sono partito bene, solido. Poi ho perso un po’ di concentrazione ed è diventata una partita difficile, ma per fortuna ce l’ho fatta”. Nalbandian non ha perso le cattive abitudini, tanto che nel secondo set si è lamentato per una chiamata, tanto da coinvolgere il supervisor. Per lui è l’esordio stagionale in singolare: un infortunio ai muscoli addominali lo aveva tenuto fermo negli ultimi mesi del 2012, e in Coppa Davis aveva giocato solo in doppio. Contro Nadal andrà a caccia del 12esimo titolo in carriera, e per lui sarà la prima finale sulla terra battuta dopo cinque anni (l’ultima risale ad Acapulco 2008, quando perse da Almagro). Da parte sua, Nadal è alla seconda finale in due tornei ma non ha convinto. Nel tie-break del secondo set ha perso sei punti di fila, poi ha dominato il terzo set. Ma è ancora lontanissimo dal livello abituale.
Rafael Nadal b. Martin Alund 6-3 6-7 6-1
David Nalbandian b. Simone Bolelli 6-3 7-5
ROTTERDAM
Senza Roger Federer, il favorito è Juan Martin Del Potro. L’argentino ha tenuto a bada le ambizioni di Grigor Dimitrov, che proprio in questo torneo si era rivelato al mondo qualche anno fa. Del Potro ha servito molto bene, portando a casa il 74% dei punti con la prima palla e salvando entrambe le palle break. Un break al terzo game in entrambi i set gli è bastato. “Essere in finale significa molto per me, soprattutto dopo la sconfitta prematura in Australia – ha detto Del Potro – sto servendo bene, ma posso migliorare ancora un po’”. Nel match clou se la vedrà con Julien Benneteau, che ha dato continuità all’exploit su Federer superando Gilles Simon in un derby tutto francese. Per Benneteau, ancora a caccia del primo titolo ATP, sarà l’ottava finale. L’ultima l’ha persa un mese fa a Sydney contro Jarkko Nieminen. “Non è mai facile tornare in campo 24 ore dopo aver battuto Federer – ha detto Benneteau dopo il 6-4 7-6 finale – nel 2009 giocai una pessima partita contro Monfils. Oggi c’era lo stesso scenario, ma ho vinto e sono felice di esserci riuscito. Non è mai facile giocare contro Gilles, ha un tennis particolare e devi essere concentrato dalla prima all’ultima palla”.
Juan Martin Del Potro b. Grigor Dimitrov 6-4 6-4
Julien Benneteau b. Gilles Simon 6-4 7-6
SAN JOSE’
Continua la striscia vincente di Milos Raonic al moribondo torneo californiano, all’ultimo atto di una storia secolare. Il canadese, campione in carica, ha superato 6-4 6-2 Sam Querrey e in finale se la vedrà con Tommy Haas, bravo a superare John Isner. Il tedesco gioca questo torneo dal 1998, ma non era mai arrivato in finale. Contro Isner si è imposto 6-3 6-4 ed è stato molto efficace in risposta, conquistando addirittura il 42% dei punti sulla prima dell’americano. “Oggi leggevo molto bene il suo servizio, il che mi ha aiutato – ha detto Haas – questa è la superficie dove se metti pressione all’avversario già con il servizio, le cose funzionano bene”. Haas, 34 anni, sogna di diventare il giocatore più anziano a vincere il torneo dal 1973, quando vinse un 36enne Roy Emerson.
Tommy Haas b. John Isner 6-3 6-4
Milos Raonic b. Sam Querrey 6-4 6-2
DOHA
Finalmente Serena-Azarenka! Le due avrebbero dovuto affrontarsi a Brisbane, ma la bielorussa si ritirò. A Melbourne il duello è saltato a causa dell’imprevista sconfitta di Serena…mentre a Doha si troveranno in finale, curiosamente quando Serena ha già firmato il sorpasso in classifica dopo una lunga rincorsa. Nelle stellari semifinali del Premier Five qatariota, Vika e Serena si sono confermate più forti delle rivali. In particolare, Serena non ha lasciato scampo a Maria Sharapova. L’americana è troppo forte al servizio, con la prima ma anche con la seconda. Un doppio fallo della Sharapova ha sigillato l’unico break del primo set, poi la russa è salita 2-0 nel secondo set prima di perdere sei giochi di fila. “Ma devo giocare meglio” ha detto Serena. Comunque vada la finale, la numero 1 sarà lei. “Non posso farci niente – ha detto la Azarenka, vincitrice 6-3 6-3 sulla Radwanska – ma non sono frustrata: sto giocando bene, sono solida, non ho ancora perso un match…perché dovrei? A me interessa vincere le partite e i tornei. Se sarò numero 2 dopo aver vinto un torneo….sono cose che succedono”. Gli scontri diretti dicono 11-1 per la Williams, che ha anche vinto gli ultimi nove.
Victoria Azarenka b. Agnieszka Radwanska 6-3 6-3
Serena Williams b. Maria Sharapova 6-3 6-2
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