Ci sono voluti 36 tentativi, ma alla fine il successo è arrivato. Marsiglia, città di mare, ha ospitato la prima vittoria di Simone Bolelli contro un top-10. Il bolognese si è imposto su Milos Raonic e ha centrato i quarti di finale giocando una partita maiuscola, in cui ha messo in mostra tutti i progressi già evidenziati negli ultimi 12 mesi. Contro Raonic aveva perso a Roma, e poi la scorsa settimana a Rotterdam. Stavolta è sceso in campo ancora più convinto ed è stato più bravo (e un filo fortunato, almeno nel finale), imponendosi col punteggio di 6-4 3-6 7-6. Un successo pulito, che Simone ha voluto fortemente dalla prima all'ultima palla, soprattutto quando ha dovuto fronteggiare otto palle break, cancellandone sette da campione. L'unico break incassato è arrivato nel quarto game del secondo set, quando un dritto in contropiede di Raonic lo ha infilato per il 3-1. A quel punto si pensava che sarebbe arrivata l'ennesima sconfitta, magari onorevole, magari bellissima, ma pur sempre una sconfitta. Invece era la giornata buona. Simone ha continuato a trovare un buon aiuto dalla prima di servizio e nel terzo set ha fronteggiato una sola palla break, ottimamente cancellata. Sul 6-6, gli dei del tennis che tanto gli avevano tolto fino a oggi, si sono ricordati di lui. Nel secondo punto, un'agghiacciante volèe di Raonic, affossata in mezzo alla rete, gli ha dato un prezioso minibreak. Il punto decisivo è arrivato sul 4-3. Al termine di uno scambio mozzafiato, dove Simone ha mostrato una buona reattività, il suo rovescio è stato corretto dal nastro prima di morire sul campo del canadese. Era talmente frustrato, Milos, che si è lasciato andare a un gesto di disappunto. Due punti dopo, l'ultimo errore di Raonic spediva Simone nei quarti, dove se la vedrà con Gael Monfils.
BEST RANKING IN ARRIVO?
Chissà che non dia un colpo di telefono al suo amico Fabio Fognini, che contro il francese ha una storia lunga e tormentata. Ma sa come si batte. Di sicuro l'Italia ha ritrovato un giocatore d'eccellenza, ormai pronto a ritoccare il best ranking raggiunto proprio sei anni fa, il 23 febbraio 2009. Suggestioni: il nuovo ranking ATP uscirà proprio il 23 febbraio, con i punti del torneo di Marsiglia. E se Simone lo raggiungesse proprio lunedì? No, purtroppo non è possibile. Se anche dovesse vincere il torneo, arriverebbe a 1.106 punti (250 in entrata, 10 in uscita), attestandosi intorno al numero 38 ATP (oggi è 53), un filo dietro rispetto alla posizione numero 36 raggiunta nel 2009. Ma poco importa: l'impressione è che le potenzialità siano giunte sul punto di esplodere, e che gli ultimi anni di carriera saranno i più belli. L'alchimia con coach Giancarlo Petrazzuolo sembra perfetta, e tutti i pezzi del puzzle si sono messi al loro posto. Per questo c'è da essere ottimisti in vista degli obiettivi del 2015: vincere un torneo ATP, anche piccolo, e centrare i quarti in uno Slam. Con la sua straordinaria capacità di mantenere l'equilibrio, senza esaltarsi né deprimersi, Bolelli può farcela. E poi esprime un tennis di rara piacevolezza: adesso che è supportato da un fisico più reattivo (si vede in risposta, ma anche negli spostamenti laterali, vedi l'importante punti del 5-3 nel tie-break), i suoi match sono sempre un piacere per gli occhi. Anche Jean Gachassin, presidente della federtennis francese, è accorso in tribuna per assistere agli ultimi punti, anticipando il suo arrivo per il successivo match di Gilles Simon. Non c'è dubbio che seguirà il match contro Monfils: adesso starà a Simone, dopo che Gachassin ha esultato a Genova, dargli una piccola delusione. A casa loro.
ATP MARSIGLIA – Ottavi di Finale
Simone Bolelli (ITA) b. Milos Raonic (CAN) 6-4 3-6 7-6(3)