Dodici mesi fa, Simone Bolelli non avrebbe mai immaginato di trovarsi contro Nadal sul Centrale di Basilea. Avercela fatta fa digerire senza dolore una sconfitta forse troppo netta.

Di Cosimo Mongelli – 21 ottobre 2014

 

Alla vigilia della sfida contro Rafael Nadal a Basilea, Simone Bolelli aveva già vinto il suo torneo passando le qualificazioni. Eppure qualche rimpianto rimane. Se non quello di un improbabile quanto eroico ribaltone, almeno quello di crederci un po' di più e magari mettere qualche dubbio in più allo spagnolo. Che di dubbi, da settimane, è pervaso. Tra i dolori al polso, l'appendicite, le palline che cambiano e il rivale di sempre che sembra esser risorto. E invece si è risolto il tutto in un'ora e dieci, un doppio 6-2 senza grossi spunti di cronaca. La sfida non ci ha detto nulla sulle condizioni fisiche di Rafa al cospetto di un avversario troppo arrendevole e falloso. I primi scambi sono solo illusori. Sembra esserci equilibrio, sembrano esserci pure i colpi dell'italiano, ma la difesa dura solo pochi games. Il break arriva inevitabile sull'1 a 2, e da qui un parziale di 12 punti a 2 per lo spagnolo che mette l'ipoteca sul set. Simone non reagisce ed evita financo la fatica a Nadal di servire per il set. Sul 5 a 2 si fa togliere nuovamente il servizio e rimanda tutto al secondo parziale.

BOLE, IL SERVIZIO NON BASTA
Anche il secondo set, come il primo, inizia all'insegna di un'apparente e illusorio equilibrio. Bolelli non demorde, annulla una sanguinosa palla break sullo 0 a 1 e cerca di rimanere a galla. Deve affidarsi soprattutto al servizio, unica arma davvero efficace, per evitare di farsi aggredire dallo spagnolo. Ma le gambe continuano a non esserci. E la sentenza definitiva arriva pochi minuti dopo. Siamo 2 pari, il servizio scricchiola e Nadal costringe all'errore il nostro. Una, due volte ed ecco due palle break. Che tanto somigliano a dei match point. Basta la prima, al maiorchino, su un attacco troppo innocuo di Simone. Un passante all'incrocio delle righe e le jeux sont fait. Pochi minuti dopo arrivano tre match point consecutivi sul servizio di Simone. Buona la seconda, su un ulteriore errore di dritto, che mai ha funzionato in questo incontro.

NADAL IN ATTESA DI UN VERO TEST
E Nadal si ritrova così al secondo turno, quasi senza colpo ferire. Lo spagnolo, che mancava da Basilea da 10 anni e non giocava indoor da un anno, avanza al secondo turno. Ad attenderlo il vincente del derby francese tra Herbert e Roger Vasselin. Per l'italiano, reduce da una stagione comunque encomiabile ricca di piccole e grandi soddisfazioni, un pizzico di rammarico. Ma la consapevolezza, volgendo lo sguardo alla stagione disputata, che ritrovata la condizione e la concentrazione si possa dire e dare davvero qualcosa di più nel 2014. Il livello dalle sue parti non è così mostruoso da precludergli posizioni più dignitose in classifica. "Mi sono goduto ogni istante sul campo, ringrazio i tifosi svizzeri che mi hanno sostenuto" ha detto Nadal, le cui condizioni saranno testate con più efficacia nei prossimi giorni.