Lo dice Eric Butorac, del Consiglio ATP. "Se non saremo soddisfatti del montepremi dell'Australian Open potremmo attuare dei piani d'emergenza". I tennisti vorrebbero un aumento del 20%.
Eric Butorac (a destra) durante lo Us Open
 
TennisBest – 1 settembre 2012

 
Sebbene orientati a giocare, i tennisti non hanno ancora escluso l'ipotesi di boicottare l'Australian Open 2013. Lo ha rivelato a tennis.com l'americano Eric Butorac, membro del Consiglio dei Giocatori in rappresentanza dei doppisti. Butorac ha fatto sapere che i tennisti non decideranno fino a quando non si conoscerà l'entità del montepremi. I Masters 1000 hanno concordato un aumento del 10% dei prize money "Ma gli Slam dovrebbero fare di più, dal momento che incassano molti soldi". Butorac non ha fatto cifre ma sembra che i tennisti puntino a una crescita del 20%. L'ultimo Australian Open ha messo in palio 26 milioni di dollari australiani, con una crescita del 3,8% rispetto al 2011. In altre parole, il prize money dovrebbe sfondare il muro dei 30 milioni. "Non vogliamo boicottare l'Australian Open perchè è uno dei tornei più accoglienti – ha detto Butorac – ma pensiamo che il tennis maschile abbia creato un bello spettacolo e debba essere ricompensato nel modo giusto".
 
Craig Tiley, direttore del torneo, ha detto all'agenzia Reuters di essere fiducioso sulla partecipazione dei tennisti. Tutti gli Slam hanno incrementato i premi nel 2012, peraltro con un occhio di riguardo per chi perde al primo e al secondo turno (proprio come chiesto dai giocatori). Il montepremi dell'Australian Open 2013 verrà reso noto a ottobre. Secondo Butorac, non è detto che i tennisti saranno soddisfatti. "Se non avremo ottenuto ciò che vogliamo, potremmo mettere in atto dei piani di emergenza preliminari. Siamo organizzati e vogliamo che succeda qualcosa". Se il boicottaggio dovesse concretizzarsi, potrebbe esserci un torneo "alternativo". Si era parlato di Doha come possibile sede, ma Butorac ha detto che non c'è nulla di deciso e che diverse città del medioriente potrebbero proporsi.