di Giorgio Valleris – foto Getty Images
Riprende da dove aveva lasciato, ovvero con una vittoria. Il 2013 di Serena Williams si era chiuso con il successo nel Masters di Istanbul, il 2014 comincia con il sigillo nel Wta Premier di Brisbane contro Victoria Azarenka.
Qui in Australia la più piccola delle sorelle Williams aveva trionfato nella passata edizione mentre la vittoria della bielorussa numero 2 del mondo risale al 2009. 16 i precedenti, 13 dei quali favorevoli alla campionessa statunitense che, anche nell'ultimo incrocio, nella finale US Open 2013, ha trionfato. Ma proprio sul cemento di New York Vika ha dimostrato di non aver alcun timore reverenziale nonostante gli head to head.
Pronti via la Azarenka tiene la battuta, ma Serena dà subito l'impressione di voler attaccare la prima della bielorussa con risposte potenti, spesso fuori di un soffio, per accorciare il più possibile gli scambi. Al contrario Vika prova ad imporre un ritmo elevato proprio per allungarli. Sul 3-3 un brutto dritto in corridoio della bielorussa consegna alla campionessa in carica il primo break dell'incontro. Vantaggio consolidato e 5-3 Williams. Nel suo turno Serena mette a segno due ace (uno con la seconda di servizio) e chiude il primo set per 6-4.
L'impatto della Azarenka nella seconda frazione è disastroso. Nel game d'apertura piazza tre gratuiti e un doppio fallo che le fanno nuovamente perdere il servizio. Ma ecco l'incredibile reazione della 24enne di Minsk che, dopo essere stata a un soffio dal doppio break di svantaggio infila 4 giochi consecutivi. Nel momento più delicato della finale Serena non perde la testa e, sul 5-5, trova un lungolinea di rovescio terrificante che le permette di strappare la battuta all'avversaria e andare a servire per il titolo. Lo fa senza tentennamenti e chiude per 6-4 7-5
Per Serena Williams è il 58esimo titolo in carriera, una vittoria che la conferma ancora una volta regina assoluta del circuito Wta. Nonostante il ko buoni segnali anche per Vika Azarenka che ha dimostrato buone condizioni atletiche e, ad oggi, sembra l'unica vera candidata anti Williams.