di Fabio Bagatella – foto Getty Images
Dura solo un set l'attesa finale del Masters 1000 di Cincinnati. Le precarie condizioni fisiche di Novak Djokovic, che già nella semifinale con Berdych si era salvato grazie all'abbandono del ceco, condizionano non poco la prestazione del leader mondiale costringendolo – sotto 6-4 3-0 – al ritiro. Andy Murray intasca il secondo titolo della stagione, il 18esimo in carriera e lancia la sua sfida per il prossimo US Open.
Nel remake dell'ultimo atto disputato in Ohio nel 2008, lo scozzese batte ancora Djokovic approfittando al meglio dei problemi alla spalla destra di Nole. Il serbo, visibilmente in difficoltà nei colpi sopra il capo e parzialmente anche negli spostamenti, deve subito rincorrere l'avversario cedendo il servizio nel primo gioco dell'incontro.
L'orgoglio e qualche errore di Murray riportano il serbo in parità sul 3-3, ma – non appena il britannico accelera nuovamente – per Nole non c'è più nulla da fare. Operato un nuovo break nel settimo gioco al termine di uno scambio durissimo, per lo scozzese non ci sono più rischi. Andy si aggiudica il parziale 6-4 e poco dopo anche l'incontro: perduti i primi tre giochi della seconda frazione, Djokovic alza definitivamente bandiera bianca.
Come nell'annata record di John McEnroe (1984), Cincinnati si conferma fatale anche per Nole che incassa il secondo ko annuale (dopo quello con Federer ai French Open) interrompendo a 33 le vittorie consecutive sul cemento. Se il bilancio stagionale del serbo resta più che lusinghiero (57-2), non si può trascurare il punto interrogativo relativo alla condizione fisica del leader mondiale a una settimana dall'US Open.
Murray, che quest'anno aveva perso due volte con Nole (nettamente nella finale di Melbourne e sul filo di lana nella semifinale a Roma), supera per la quarta volta il serbo (in dieci confronti) e si pone come uno dei reali favoriti per l'ultimo Major dell'anno. Con Djokovic acciaccato e Nadal e Federer che sembrano non attraversare un gran momento, per Andy potrebbe essere finalmente giunta l'ora dell'agognato trionfo-Slam…
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