Lo scozzese si aggiudica il torneo australiano per il secondo anno consecutivo, battendo in finale Grigor Dimitrov. Ottimo il rendimento del bulgaro, che si candida come possibile outsider per Melbourne… di MARCO CALDARA

di Marco Caldarafoto Getty Images

Parte bene la stagione 2013 di Andy Murray, che dopo la netta sconfitta subita da Janko Tipsarevic ad Abu Dhabi, si è rifatto sul Plexicushion del Brisbane International, aggiudicandosi il torneo per il secondo anno consecutivo. In finale lo scozzese ha sconfitto il bulgaro Grigor Dimitrov, mai così avanti prima in un torneo del circuito maggiore, portando a 25 il numero di titolo conquistati in carriera. Il punteggio finale recita 7-6 6-4 in favore del campione degli ultimi Us Open, ma non rispecchia pienamente l’andamento dell’incontro. Continuando a esprimere lo stesso elevato livello di gioco mostrato nel corso della settimana, Dimitrov è stato prima avanti per 5-3, e poi ha anche fallito un set-point sul 6-5 30-40 (con Murray al servizio). Rammaricato ha ceduto il tie-break senza vincere un punto, ma non si è disunito. È tornato avanti nel secondo parziale (4-3 e servizio) ma non è comunque riuscito ad allungare la contesa al set decisivo, subendo la rimonta e il definitivo sorpasso del rivale.

Nonostante ciò Dimitrov ha disputato un ottimo torneo, che rilancia prepotentemente le sue quotazioni, sia per la stagione 2013 che per l’ormai imminente Australian Open. Ha battuto senza difficoltà prima Milos Raonic e poi Jurgen Melzer, e in semifinale l’ha spuntata di nervi contro Marcos Baghdatis. Tre vittorie, su una superficie identica a quella degli Australian Open, che parlano chiaro. Nei tornei del Grande Slam il giovane bulgaro non ha mai superato il secondo turno, ma questa volta pare sia giunto il momento di tenerlo in considerazione anche per la seconda settimana. A fine match ha ammesso di sentire il bisogno di giocare bene ancora un paio d’anni per poter competere ogni settimana con i migliori e far bene nei match al meglio dei cinque set. Ma i colpi non gli sono mai mancati, e se (come avvenuto a Brisbane) la testa andrà costantemente d’accordo col braccio, il circuito potrebbe aver trovato un nuovo e brillantissimo protagonista, atteso da almeno un paio d'anni.

A fine partita l’ha elogiato anche Murray, evidenziando la sua grande varietà di soluzioni. “Può giocare molti colpi diversi, e per questo è difficile affrontarlo. Non si sa mai che colpo può arrivare”. Parlando invece si sé stesso, Murray ha ammesso di essere molto soddisfatto della vittoria, ma soprattutto particolarmente tranquillo in vista degli Australian Open. “Spero che stavolta a Melbourne vada meglio rispetto all’anno scorso (perse in semifinale contro Djokovic dopo una durissima battaglia, ndr), anche perché sto vivendo questa vigilia di Slam più rilassato che mai. Spero che questo sia un buon segno in vista del torneo”.