La sensazione del peso di un attrezzo dipende dal suo bilanciamento. Non è sempre vero infatti che qualche grammo in più corrisponde a un maggiore affaticamento del braccio
Determinante per la sensazione del peso e per l’inerzia
Come per tutte le cose che contano nella vita, anche nel tennis tutto è legato a una sottile questione di equilibrio.
In questo caso non prenderemo in considerazione gli equilibri emotivi, psicologici e personali del giocatore, ma parleremo di cose più semplici e tecniche, per l’appunto dell’equilibrio della racchetta detto “bilanciamento” o comunemente, dall’inglese, “balance”.
Il baricentro può essere definito come il punto nel quale immaginiamo concentrata tutta la massa della racchetta o, in altre parole, come se al posto del telaio ci ritrovassimo una pallina con tutta la massa della racchetta concentrata in un solo punto. Il bilanciamento è un aspetto fondamentale nel comportamento statico di una racchetta, dato che determina la sensazione di peso che si ha impugnando la stessa, ma rappresenta pure un elemento saliente nello stabilire l’attitudine di gioco in fase dinamica, dato che da questo dipende il momento di inerzia (Sw) finale dell’attrezzo.
È bene sottolineare che la posizione del bilanciamento dipende da come le masse sono distribuite all’interno del telaio e dunque, se le masse della racchetta sono concentrate nell’anello di testa, questa sarà ovviamente più pesante “avanti”, al contrario se le masse sono concentrate in zona steli-manico, sarà più pesante “indietro”.
Come si misura questa grandezza che troviamo fra i dati di tabella sugli steli di quasi tutte le racchette in commercio? Come dobbiamo interpretare il valore che ne ricaviamo? Che indicazioni dirette o indirette è in grado di fornirci? Andiamo per gradi.
Quando si definisce al manico, al cuore, in testa
Il bilanciamento di un telaio si misura valutando la distanza dal fondo del manico a cui il telaio trova il suo equilibrio, ovvero resta sospeso in bilico a cavallo di un asse di rotazione trasversale.
Per il suo rilevamento si utilizza uno strumento detto “tavoletta di bilanciamento” o “balance board”, costituita da un asse rotante che con precisione consente di far scorrere la racchetta su di una scala millimetrata che misura la distanza dal fondo del tappo all’asse di rotazione del cilindro.
Se troviamo scritto sui dati che il bilanciamento è posto a 33 cm (330 mm), sappiamo che la racchetta troverà il suo equilibrio a una distanza che è posta esattamente a 33 cm dal fondo del tappo (“buttcap”).
Per convenzione, si è soliti definire “bilanciata al manico” una racchetta il cui bilanciamento sia inferiore ai 31 cm, mentre bilanciato in testa tutto ciò che è superiore ai 32,5 cm; valori compresi fra 31 cm e 32,5 cm sono solitamente detti bilanciamenti al cuore.
Bilanciamenti compresi fra 30 e 32 cm sono comuni per racchette pesanti, toste, agonistiche e destinate a giocatori di livello avanzato mentre bilanciamenti che vanno dai 33 ai 34 cm e oltre, sono solitamente propri di racchette medio leggere destinate a giocatori che vanno dal livello intermedio sino all’agonistico di quarta e terza categoria. Bilanciamenti oltre i 34 cm sono solitamente riservati a racchette extralight destinate a esordienti o a un pubblico di veterani in cerca di un sostanzioso aiuto in termini di spinta.
Come cambia il peso in base al bilanciamento
Per chiarezza è bene mettere in evidenza che esistono due differenti modalità di lettura: quella “europea” o quella “inglese”, che potreste trovare navigando fra siti internet.
Quella europea, più precisa, viene misurata in millimetri, mentre quella anglosassone in 1/8 di pollice, in altre parole 3 mm. Gli anglosassoni prendono come punto di riferimento la mezzeria della racchetta, detta comunemente “even balance”, posta a 27”/2 (68,5/2 = 34,3 cm). Tutto quello che è superiore al 34,3 cm è da considerarsi tecnicamente “HH” (head heavy, pesante in testa) mentre tutto quello che è inferiore è da classificarsi “HL” (head light, leggero in testa).
Una racchetta bilanciata a 32,5 cm (325 mm) quindi risulterebbe in termini anglosassoni:
343 mm – 325 mm = 18 mm ➡ 18 mm / 3 mm (1/8”) = 6 pti HL
Una racchetta bilanciata a 36 cm (360mm): 343 mm – 350 mm = -7 mm ➡ 7 mm / 3 mm (1/8”) = 2 pti HH
Come molti di voi sanno, la sensazione di peso di un attrezzo, il cosiddetto “pickup weight”, è dato dal prodotto fra il peso della racchetta (kg) e la misura del bilanciamento (cm).
Quanto più una racchetta possiede un bilanciamento avanzato, tanto più la percezione di peso sarà marcata anche se fra le mani abbiamo un attrezzo che sulla bilancia farebbe segnare esattamente lo stesso valore in grammi. Ad esempio:
■ racchetta da 300 g bilanciata a 32 cm ➡ 0,300 kg x 32 cm = 9,60 kgcm
■ racchetta da 300 g bilanciata a 34 cm ➡ 0,300 kg x 34 cm = 10,2 kgcm
Dunque stesso peso ma sensazione di peso in mano, appunto “pickup weight” (detto anche first moment) maggiore per la racchetta con il bilanciamento più avanzato.
Altro esempio:
■ racchetta da 300 g bilanciata a 32 cm ➡ 0,300 kg x 33 cm = 9,90 kgcm
■ racchetta da 320 g bilanciata a 30 cm ➡ 0,320 kg x 30 cm = 9,60 kgcm
Peso maggiore per la seconda racchetta ma incredibilmente, in mano, sembra più leggera pur essendoci 20 grammi di differenza.
Telai a lunghezza maggiorata
Vi chiederete il perché. Semplice, dipende dal fatto che, se prendessimo la racchetta dal suo punto di equilibrio, sentiremmo la differenza di peso “effettiva” ma impugnando dal manico, la sensazione di peso è quella trasmessa dal “momento” che è dato dal prodotto del peso della racchetta per la misura del suo bilanciamento: in altre parole dalla leva che si forma fra presa e baricentro.
Per completezza, facciamo un’ultima considerazione sulle racchette a lunghezza “maggiorata”, oggi a dire il vero meno diffuse di un tempo e meno utilizzate nel circuito pro. In presenza di una racchetta più lunga si è soliti spostare il bilanciamento dell’attrezzo più indietro, al fine di ovviare alle diminuite capacità di manovra dell’attrezzo. La misura dell’arretramento è solitamente pari o superiore a un valore di 1/2 dell’incremento di lunghezza del telaio, dato che ogni cm di allungamento comporta un incremento di circa il 3% del pickup weight e un 5% in termini di momento di inerzia… ma di questo parleremo in un altra “sede”.