Le lacrime sono diventate speranze. D'altra parte, non si diventa per caso la “Lady Gaga” del tennis. E così, a una ventina di giorni dal terribile incidente di Wimbledon, Bethanie Mattek Sands ha iniziato il suo percorso di recupero. Le immagini sono ancora fresche: durante il match a Wimbledon contro Sorana Cirstea, in una discesa a rete, ha appoggiato male il ginocchio e lui è andato per conto suo. Urla, richieste di aiuto, lacrime, il marito che copriva l'immagine più cruda con un asciugamano. Bethanie avrebbe poi lasciato l'All England Club a bordo di un'ambulanza. Un paio di giorni dopo ha pubblicato un video su Facebook: trattenendo a stento le lacrime, ha detto che avrebbe dovuto operarsi. “Non ho ancora rivisto le immagini dell'incidente – racconta Bethanie, intervistata dal New York Times – l'ho vissuta in prima persona, non c'è bisogno che le veda di nuovo”. Uno sguardo a dove le era finito il ginocchio è stato sufficiente. “Di quel momento ricordo soltanto che mi stavo recando a rete e ho sentito un dolore fortissimo, come se la gamba non mi potesse più sostenere. Poi l'ho guardata, ho pensato di metterla regolarmente in posizione, ma non ce l'ho fatta. A quel punto ho gridato 'help me!'”. La richiesta d'aiuto era rivolta a tutti: arbitro, avversaria, chiunque passasse da quelle parti. Quando il dolore ti sovrasta anche la mente, non capisci più nulla. Le immagini della Mattek Sands hanno scioccato Wimbledon: l'americana è una delle giocatrici più apprezzate negli spogliatoi ATP-WTA. Nei giorni successivi, ha ricevuto centinaia di attestazioni d'affetto.
NIENTE ANTIDOLORIFICI
Tre giorni dopo è volata a New York insieme al marito, poi l'11 luglio è stata sottoposta a intervento per riparare quella che tecnicamente era una “rottura completa del tendine patellare”. Qualche giorno fa ha parlato con uno dei quotidiani più importanti al mondo, indossando un abito colorato in uno dei (tanti) giorni di riabilitazione. L'appuntamento con il NY Times era nelle strutture riabilitative dell'Hospital for Special Surgery, situato nella zona est di Manhattan. Appuntamento a mezzogiorno, puntualità perfetta. “Sorprendente – scrive la giornalista Cindy Shmerler – perché l'anno scorso Lucie Safarova, sua compagna di doppio, ha detto che l'unico difetto della Mattek Sands è la tendenza ad arrivare in ritardo”. In questi giorni sta lavorando con Ioonna Felix, fisioterapista con cui aveva già lavorato dopo l'operazione all'anca di tre anni fa. Il suo compito? Ridurre l'edema e il gonfiore per poi, piano piano, iniziare a muovere il ginocchio. Dovendo quantificare il dolore in una scala da 1 a 10, la Mattek ha detto che attualmente oscilla tra 4 a 7. Va detto che ha abbandonato quasi subito gli antidolorifici, optando per il semplice ghiaccio e – di tanto in tanto – un po' di tequila. Secondo la Felix, per questo tipo di infortuni bisogna rispettare il processo di guarigione. “In questa fase del recupero ci sono ancora molte restrizioni”. Accanto a Bethanie c'è il marito Justin Sands, ex giocatore di football. A Parigi, dove aveva fatto ottime cose (con tanto di successo su Petra Kvitova), le avevano chiesto se la coppia avesse in programma di fare un figlio. “Non adesso, ora voglio godermi la carriera” rispose la Mattek Sands. A quanto pare, l'infortunio non ha accelerato le operazioni. Sembra proprio che Bethanie voglia lavorare duro per tornare a giocare. Vuole dare a Justin la chance di arricchire il suo corpo di ulteriori tatuaggi: oltre a un enorme “Bethanie” sull'avambraccio, non mancano le date dei suoi primi quattro successi Slam, tra doppio e doppio misto. Ne ha intascati altri tre, prima dell'infortunio. Disdetta: l'incidente è arrivato quando Bethanie e Lucie Safarova avevano vinto gli ultimi tre Major ed erano ancora in lizza per il Grande Slam. I due sono molto attivi sui social network e hanno aperto una Instagram Story denominata “InBedwithBethanie”, omaggio a tutti coloro che la sono andati a trovare nei primi giorni.
UN ANNO DI STOP
La stanza della riabilitazione è piena di fiori e omaggi, tra cui le torte fatte in casa dai genitori di Bethanie o i tacos inviati da Coco Vandeweghe. Adam Altschuler, storico coach della Mattek, è volato direttamente da Budapest, poi le stanno vicino a distanza l'amica Lucie Safarova e la capitana di Fed Cup Kathy Rinaldi. Progetti sul breve termine? Qualche giorno di permanenza a New York, poi ancora riabilitazione alla Conway Clinic di Kingston, Pennsylvania. Solo a quel punto torneranno a casa, dove li attende il loro cagnone Ruger, 65 chili di affetto e simpatia. “Il mio unico timore è che appoggi la sua testa sulla gamba!” ha scherzato la Mattek Sands. L'intervento è stato effettuato dal dottor David Altchek, soddisfatto dall'evoluzione post-operatoria. In questo momento, il ginocchio della Mattek Sands si piega di circa 35 gradi. Buon risultato, anche se ha ancora bisogno di aiuto per indossare i calzettoni e le scarpe. “Non è stato un infortunio tradizionale – dice il medico – abbiamo visto qualcosa del genere nel football americano e nel basket, ma non avevo mai operato un tennista per la rottura del tendine patellare: i tennisti hanno un equilibrio e un gioco di gambe davvero notevoli. Per Bethanie non è sicuramente la fine della carriera”. A suo dire, ci sono tutte le premesse per un completo recupero, anche se sarà piuttosto lunga. Solitamente ci vogliono sei mesi di riabilitazione, dopodiché un periodo compreso tra i 3 e i 6 mesi per tornare a giocare. Chissà se farà in tempo per Wimbledon 2018. Di sicuro non potrà essere convocata per la finale di Fed Cup a Minsk, contro la Bielorussia. Non è escluso che vada ugualmente in loco per sostenere le sue compagne, mentre sarà certamente allo Us Open, forse in veste di commentatrice TV. “Attualmente vivo alla giornata – ha detto – durante questo periodo cercherò di godermi il tempo libero, preparerò una lista di cose che ho sempre desiderato e che non ho mai avuto il tempo di fare. L'infortunio guarirà, diventarci pazza non velocizzerà le cose”. Nei tanti momenti morti, Bethanie scorre Pinterest sul suo telefonino. Cerca una frase motivazionale, qualcosa che possa fare al caso suo. A quanto pare, ne ha trovata un'altra. “Potresti non essere in grado di controllare ogni situazione e ogni risultato. Ma puoi controllare il tuo atteggiamento e come la gestisci”. Bethanie ha deciso: tornerà. La sua storia col tennis non sono ancora finita.