L’azzurro rientra a Phoenix e potrà giocare a Miami con la possibilità del ranking protetto: andiamo alla scoperta del regolamento nel circuito ATP e WTA

Il ranking protetto nel circuito ATP

Questa settimana tornerà finalmente in campo Matteo Berrettini in quel di Phoenix: dopo uno stop lungo a partire dallo US Open per l’infortunio alla caviglia e problematiche di varia natura, il tennista romano torna a giocare nel prestigioso Challenger 175 americano che lo ha visto protagonista di una vittoria nel 2019. L’ex numero 6 del mondo giocherà poi il torneo di Miami la settimana prossima ed è attualmente al numero 154 del mondo: sarà in tabellone principale grazie al ranking protetto, una possibilità offerta ai giocatori rimasti fuori per infortunio. Come funziona esattamente il ranking protetto? Ci sono due metodi leggermente diversi tra ATP e WTA, andiamo ad analizzarli.

Nel circuito ATP un giocatore può avvalersi del ranking protetto se rimasto fuori per infortunio per sei mesi. L’attivazione avviene facendo richiesta all’ATP inviando una documentazione medica che attesti l’effettiva veridicità del problema fisico, con in allegato la lettera di un medico curante abilitato che attesti l’infortunio: richieste che sono analizzate da una commissione preposta. Un giocatore al rientro non avrà la classifica dell’ultimo torneo giocato, ma una media del ranking dei tre mesi successivi all’infortunio. Questi sono i limiti per l’utilizzo della classifica protetta:
1) Se il giocatore è stato fermo tra i 6 e i 12 mesi, può utilizzare il ranking protetto per un massimo di nove tornei, in un periodo di nove mesi.
2) Se il giocatore è stato fermo per oltre un anno, l’utilizzo viene esteso a un massimo di dodici mesi per un totale di dodici tornei.

Il ranking protetto nel circuito WTA

Nel circuito WTA la questione è un po’ diversa. Una giocatrice può richiedere la classifica protetta se rimane fuori dalle competizioni per almeno 26 settimane. Oltre all’infortunio, ci sono altre due possibili motivazioni:

1) Una gravidanza

2) una situazione definita Parental Start, che può essere “adozione, surrogato o diventare legalmente responsabile di un minore durante il periodo di pausa agonistica”.

Anche le donne devono inviare tutta la certificazione necessaria per accedere allo Special ranking, ma, a differenza degli uomini, la documentazione deve essere inviata con almeno 30 giorni di anticipo rispetto al primo torneo che intendono giocare al rientro. Lo Special Ranking ha i seguenti limiti:
1) Se la giocatrice è stata ferma per almeno 26 settimane, può utilizzare il ranking protetto per un massimo di otto tornei.
2) Se il giocatrice è stata ferma per almeno 52 settimane, l’utilizzo viene esteso a un massimo di dodici tornei.