La semifinale di Matteo Berrettini a Sofia e il rientro di Sara Errani in Fed Cup dopo la squalifica per doping sono le due notizie di giornata. Ma intanto Roger Federer fa crescere le speranze di vederlo al Foro Italico e Edwin Weindorfer, direttore dell'ATP di Stoccarda, svela quali possono essere le richieste di ingaggio di Federer e Zverev
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Detto che la semifinale dell’ATP di Sofia contro Marton Fucosvics presenta più di un’incognita per Matteo Berrettini perché, dopo aver battuto Karen Khachanov e Fernando Verdasco tanti si aspettano un successo comodo contro un avversario di buona classifica (numero 47 ATP) ma non sempre costante e che anche in questo torneo non è apparso in condizione strepitosa, arrivando fin qui soprattutto grazie al ritiro di Roberto Bautista Agut. Proprio giocare con i favori del pronostico non è così semplice, benché Berrettini abbia dimostrato una solidità mentale e una sicurezza nei suoi mezzi che non vedevamo da tempo in un giovane giocatore azzurro. Ne frattempo è certo di entrare nella top 50 mondiale, anche se vincere il torneo vorrebbe dire scavalcare già quota top 40.

Un match che si sovrapporrà a quello di Sara Errani che torna dopo la qualifica per doping e alla quale capitan Garbin si è subito affidata nel match contro la Svizzera, ritenendo (giustamente) che Jasmine Paolini e Martina Trevisan non possano offrire sufficienti garanzie a questi livelli. La Errani affronterà Belinda Bencic: «È una giocatrice potente, che soffro, non sarà facile soprattutto dopo tanti mesi senza poter giocare un match ufficiale – ha detto la Errani -. Il cemento indoor non è nemmeno la mia superficie preferita ma fortunatamente non è troppo veloce». Compito difficile ma alla Errani si chiede di vincere l’altro singolare, contro Golubic o Bacsinszky: a conquistare gli altri due punti dovrebbe pensarci Camila Giorgi.

Uscendo dalla cronaca quotidiana, sono da sottolineare due aspetti: Roger Federer, durante la presentazione dell’edizione 2019 della sua Laver Cup in compagnia di Bjorn Borg ha annunciato che potrebbe addirittura partecipare a due tornei sulla terra battuta prima di Roland Garros. Roma, che già è in pole position, dovrebbe così essersi assicurata la sua presenza, con Barcellona e Madrid come eventuali alternative. Invece, c’è da registrare come ormai il circuito sia spaccato in vari pezzi, senza che si riesca a trovare un’adeguata soluzione. Gli Slam fanno gara a sé, gli ATP 1000 sono comunque garanzia di spettacolo e di un campo di partecipazione notevole, mentre gli altri tornei faticano sempre più. E anche quelli di maggior tradizione e con budget importanti, come Rotterdam, devono far fronte a un numero di defezioni impressionante, che abbassano il livello qualitativo dell’evento. Nell’ATP 500 olandese, hanno dato forfait Alexander Zverev, Marin Cilic, Kyle Edmund, Grigor Dimitrov, e Nick Kyrgios. Tra delle prime cinque potenziali teste di serie e due altri nomi prestigiosi. Anche questa settimana, a Cordoba e Montpellier nessuna delle prime quattro teste di serie è arrivata in semifinale (seppur in Francia Tomas Berdych è un’ottima alternativa) e a Sofia ci è riuscito solo Daniil Medvedev. La sensazione è che per i top players, certi tornei siano interessanti (quasi) solamente per raggranellare buoni ingaggi.Forse anche per questo motivo, il direttore del torneo di Stoccarda, Edwin Weindorfer, punta forte ad avere ancora Roger Federer nel suo cast mentre ha giudicato «ingiustificate» le pretese di Sascha Zverev: «Sono costantemente in contatto col team di Federer» ha detto Weindorfer, preoccupato che la partecipazione dello svizzero a Roland Garros lo induca a ridurre i tornei sull’erba e che al suo evento gli preferisca quello di Halle. Il budget del torneo di Stoccarda è di circa 8 milioni, di cui un terzo destinato agli ingaggi dei giocatori: «Federer da solo praticamente estingue quel budget, per questo possiamo permetterci solo lui o Zverev, certamente non entrambi» ha detto Weindorfer. Ma, anche in caso di forfait di Federer, il cachet di Zverev è considerato troppo alto, a meno che non vinca uno Slam. E prima del torneo di Stoccarda c’è solo la terra rossa di Roland Garros…