Due i match sotto la lente di ingrandimento dell’ITIA, ma non ci sono prove sufficienti

Bernard Tomic – Foto Ray Giubilo

Archiviata, almeno per ora, un’indagine per combine riferita a Bernard Tomic, ex n.17 del mondo e giocatore australiano ormai decaduto e lontano dagli alti livelli. Secondo quanto riporta The Age, l’ITIA avrebbe indagato sulla questione sequestrando perfino il telefono del tennista, ma non sono emerse prove sufficienti per accusare Tomic. Indagine che per ora quindi è ferma, ma che potrebbe essere riaperta qualora emergessero ulteriori informazioni.

Due sono i match per i quali viene accusato l’australiano: uno riguarda le qualificazioni degli Australian Open 2022 quando perse 6-1 6-4 contro Roman Safiullin, match nel quale Tomic dichiarò di essere positivo al Covid-19 (positività in seguito confermata). Il secondo match riguarda un Challenger a Istanbul nel 2021 quando perse 6-0 6-1 contro Quentin Halys. Nel Nuovo Galles del Sud erano arrivate delle puntate particolari su questi match e vincite che oscillavano tra i 10000 e i 180000 dollari, ma per ora non è stata intrapresa nessuna azione legale.