La domenica del riscatto. Dopo un esordio così così, l’Italia ha portato tre giocatori all’ultimo turno delle qualificazioni del Trofeo Perrel-FAIP (42.500€, Play-It). Sono finalmente arrivate le prime vittorie contro un giocatore straniero, fino a ieri un’utopia. La buona notizia è che gli artefici di questi successi, Roberto Marcora e Federico Gaio, si affronteranno all’ultimo turno dando così la certezza di un altro italiano nel main-draw. L’impresa di giornata l’ha firmata Marcora, bravissimo a superare il russo Aslan Karatsev (n. 2 del tabellone) con il punteggio di 7-5 6-3. Il ragazzo di Busto Arsizio (è figlio del presidente del locale Tennis Club) ha messo in mostra un tennis aggressivo, basato su un servizio che gli regala tanti punti e un rovescio molto pulito. Il dritto è meno elegante ma è certamente più efficace. Dall’alto dei suoi 193 centimetri, è un giocatore decisamente adatto ai campi rapidi. Nel primo set ha avuto un paio di palle break MA non le ha sfruttate, poi è stato bravissimo a cancellarne altrettante sul 5-5 salvo poi punire il russo, numero 2 del tabellone, con un bel passante di rovescio che gli ha regalato il primo set. Nel secondo, gli è bastato centrare un altro break per cogliere una vittoria molto importante. Numero 356 ATP, è ad un passo dal best ranking (354). La qualificazione potrebbe essere sufficiente a raggiungerlo. Ha bisogno di questi cinque punti anche Federico Gaio, che presso la Palestra Italcementi ha battuto lo spagnolo Andres Artunedo Martinavarr. Perso il primo set al tie-break, il faentino non ha mollato e si è mostrato più solido di un giocatore che lo precede di 100 posizioni ed è più giovane di lui. Gaio era una grande speranza del nostro tennis, ma per ora non ha sfondato. Numero 353 ATP un paio d’anni fa, adesso si trova in 440esima posizione. Forte di un fisico scolpito da ore di palestra, spera che il 2014 sia l’anno della svolta.
E’ in cerca di una svolta anche Matteo Trevisan, altra ex (grande) promessa azzurra. All’esordio stagionale, con una barba folta, continua a esprimere un tennis che piace molto. Anche fisicamente sembra più asciutto, segno che in inverno ha lavorato nel modo giusto. Il 6-3 6-2 con cui ha superato Salvatore Caruso dovrà essere confermato nel turno decisivo contro Franko Skugor, bombardiere croato che al primo turno aveva stoppato Gianluca Mager. L’altro italiano in gara, Omar Giacalone, non ha potuto granchè contro lo svizzero Yann Marti, testa di serie numero 3. Lunedì scatta il tabellone principale ed entra in scena anche il PalaNorda, uno dei campi centrali più apprezzati del circuito challenger. In mattinata termineranno le qualificazioni, mentre nel pomeriggio scenderanno in campo già tre italiani: Gianluca Donati (match duro contro Kravchuk), il bergamasco Andrea Falgheri (in un derby contro il bergamasco d’adozione Laurynas Grigelis) e – a chiudere – Flavio Cipolla, opposto al finalista della passata edizione Jan Lennard Struff. In attesa dei big, un programma decisamente di tutto rispetto. Nel frattempo, è stato sorteggiato anche il tabellone del doppio. La coppia favorita è quella composta da Dustin Brown e Austin Krajicek (americano e non olandese come l’ex campione di Wimbledon, con il quale non ha alcun legame di parentela), ma desta curiosità la coppia composta da Gianluigi Quinzi e Adelchi Virgili, altro grande talento italiano che non è riuscito a sfondare. I due esordiranno già lunedì, impreziosendo l’ordine di gioco ad Alzano Lombardo. La domenica del riscatto. Dopo un esordio così così, l’Italia ha portato tre giocatori all’ultimo turno delle qualificazioni del Trofeo Perrel-FAIP (42.500€, Play-It). Sono finalmente arrivate le prime vittorie contro un giocatore straniero, fino a ieri un’utopia. La buona notizia è che gli artefici di questi successi, Roberto Marcora e Federico Gaio, si affronteranno all’ultimo turno dando così la certezza di un altro italiano nel main-draw. L’impresa di giornata l’ha firmata Marcora, bravissimo a superare il russo Aslan Karatsev (n. 2 del tabellone) con il punteggio di 7-5 6-3. Il ragazzo di Busto Arsizio (è figlio del presidente del locale Tennis Club) ha messo in mostra un tennis aggressivo, basato su un servizio che gli regala tanti punti e un rovescio molto pulito. Il dritto è meno elegante ma è certamente più efficace. Dall’alto dei suoi 193 centimetri, è un giocatore decisamente adatto ai campi rapidi. Nel primo set ha avuto un paio di palle break MA non le ha sfruttate, poi è stato bravissimo a cancellarne altrettante sul 5-5 salvo poi punire il russo, numero 2 del tabellone, con un bel passante di rovescio che gli ha regalato il primo set. Nel secondo, gli è bastato centrare un altro break per cogliere una vittoria molto importante. Numero 356 ATP, è ad un passo dal best ranking (354). La qualificazione potrebbe essere sufficiente a raggiungerlo. Ha bisogno di questi cinque punti anche Federico Gaio, che presso la Palestra Italcementi ha battuto lo spagnolo Andres Artunedo Martinavarr. Perso il primo set al tie-break, il faentino non ha mollato e si è mostrato più solido di un giocatore che lo precede di 100 posizioni ed è più giovane di lui. Gaio era una grande speranza del nostro tennis, ma per ora non ha sfondato. Numero 353 ATP un paio d’anni fa, adesso si trova in 440esima posizione. Forte di un fisico scolpito da ore di palestra, spera che il 2014 sia l’anno della svolta.
E’ in cerca di una svolta anche Matteo Trevisan, altra ex (grande) promessa azzurra. All’esordio stagionale, con una barba folta, continua a esprimere un tennis che piace molto. Anche fisicamente sembra più asciutto, segno che in inverno ha lavorato nel modo giusto. Il 6-3 6-2 con cui ha superato Salvatore Caruso dovrà essere confermato nel turno decisivo contro Franko Skugor, bombardiere croato che al primo turno aveva stoppato Gianluca Mager. L’altro italiano in gara, Omar Giacalone, non ha potuto granchè contro lo svizzero Yann Marti, testa di serie numero 3. Lunedì scatta il tabellone principale ed entra in scena anche il PalaNorda, uno dei campi centrali più apprezzati del circuito challenger. In mattinata termineranno le qualificazioni, mentre nel pomeriggio scenderanno in campo già tre italiani: Gianluca Donati (match duro contro Kravchuk), il bergamasco Andrea Falgheri (in un derby contro il bergamasco d’adozione Laurynas Grigelis) e – a chiudere – Flavio Cipolla, opposto al finalista della passata edizione Jan Lennard Struff. In attesa dei big, un programma decisamente di tutto rispetto. Nel frattempo, è stato sorteggiato anche il tabellone del doppio. La coppia favorita è quella composta da Dustin Brown e Austin Krajicek (americano e non olandese come l’ex campione di Wimbledon, con il quale non ha alcun legame di parentela), ma desta curiosità la coppia composta da Gianluigi Quinzi e Adelchi Virgili, altro grande talento italiano che non è riuscito a sfondare. I due esordiranno già lunedì, impreziosendo l’ordine di gioco ad Alzano Lombardo.
Essere vulnerabili, e ammetterlo, è una grande risorsa
Vulnerabili lo siamo tutti, anche e soprattutto i tennisti, in un’epoca in cui la pressione per il risultato è...