Contro il tedesco Kindlmann, ancora una sconfitta (netta) per Simone. Avanti Pim Pim Johansson, Muller, Rochus e Robert. In serata Seppi…

di Fabio Bagatella – foto Getty Images

 

E’ terminata ancor prima di iniziare l’avventura bergamasca di Simone Bolelli. La reazione più viva è giunta dopo la stretta di mano con il tedesco Dieter Kindlmannn (278 ATP): “Bole” ha scaraventato la racchetta contro il suo borsone, inequivocabile segno di rabbia per la brutta prestazione che lo ha prematuramente estromesso dagli Internazionali Trismoka (42.500€, Play-It).

 

Il bolognese (100 e no. 3 del draw) si è arreso con un severo 6-1 6-4 al cospetto di un avversario che gli “deve” più di 150 posizioni nel ranking mondiale, ma che solo qualche mese fa lo aveva sconfitto nelle qualificazioni dell’ATP 250 di Vienna. In Austria fu un incontro combattuto, mentre a in terra lombarda Bolelli ha ceduto in un’ora e dieci minuti in cui solo raramente ha messo in mostra il tennis che, appena tre anni fa, lo aveva portato stabilmente tra i top 50.

 

Eppure a vederlo giocare sembra tutto ok. I gesti sono eleganti, la palla esce bene dalle corde. I risultati però non arrivano, forse per qualche sbaglio di troppo o forse per colpa della lentezza negli spostamenti. L’inizio è stato scioccante: dopo venti primi, Kindlmann era già avanti 5-0. Bolelli ha tenuto l’ultimo turno di battuta, così ha potuto servire per primo nel secondo set. L’azzurro ha condotto sino al 4-3 in suo favore, per poi subire il break decisivo nel nono gioco: sotto 0-30, si è riportato in parità con due belle giocate, ma ha incassato due nuovi punti del tedesco: prima il nastro gli ha detto di no poi, sul break-ball, ha steccato un altro diritto, terminato in corridoio.

 

Qualche minuto dopo stringeva la mano al suo avversario. A Kindlmann va dato il merito di aver risposto quasi sempre al servizio di Bolelli e di aver commesso pochi errori. L’impressione, tuttavia, rimane che il tedesco non fosse un avversario imbattibile. Per Bolelli pesano ancora una volta le statistiche negative alla risposta: non si è procurato palle-break e si è aggiudicato il 24% dei punti. Troppo poco per un giocatore con le sue ambizioni. Per Renzo Furlan, nuovo coach del bolognese, ci sarà molto da lavorare per recuperare un giocatore di grande qualità che ultimamente si è smarrito rimandando ancora una volta il ritorno tra i top 100.

 

Poco dopo la mesta uscita di scena del Bole, le “cannonate” al servizio hanno permesso alla wild-card Joachim Johansson (880) di tornare a vincere un’incontro ufficiale dopo oltre un anno (ottobre 2009: Stoccolma). Il 28enne svedese, con 22 aces (tra cui uno a 227 km/h!), ha superato in due set il mancino tedesco Andreas Beck. Nulla da fare per l’ex top 50, sprofondato ben oltre la centesima posizione mondiale dopo un 2010 incolore, contro il “Pim Pim” visto all’opera sul velocissimo play-it del PalaNorda. Prossimo avversario dello scandinavo, numero 9 nel 2005 prima di essere bloccato da un cronico problema alla spalla, proprio il giustiziere di Bolelli.  

 

Il resto della giornata ha proposto lo splendido match tra Olivier Rochus (119 e no 7 del draw) e Martin Klizan. Dotati entrambi di talento cristallino, alla fine l’esperienza del belga ha prevalso sull’esuberanza dello slovacco, cui è stato fatale un break sul 3-4 nel terzo set. 6-2 3-6 6-3 lo score finale per Rochus, ma di Klizan sentiremo ancora parlare. Allenato dall’ex top ten Karol Kucera, lo slovacco tira un dritto mancino che ricorda vagamente quello di Fernando Verdasco. Ciò che più conta è che non sembra avere reali punti deboli nel suo bagaglio tecnico.

 

Conquistano il “pass” per i quarti di finale anche la quarta e l’ottava testa di serie del tabellone, Gilles Muller (103) e Stephane Robert (123). Il lussemburghese, finalista l’anno scorso, ha dovuto lottare fino al tie-break del terzo set per piegare Bachinger, “tedescone” potente ma un po’ grezzo. Una risposta vincente sull’1-1 del “gioco decisivo” ha indirizzato la partita verso Muller, improvvisato idolo dei ragazzi delle scuole che hanno affollato il PalaNorda nella sessione mattutina. Il francese liquida invece in due parziali il danese Nielsen.

 

Oggi si ultimeranno gli ottavi di finale: il clou arriverà in serata, con l’impegno del leader del seeding Andreas Seppi (51). L’altoatesino, unico italiano rimasto in gara nel singolare, se la vedrà con il 23enne mancino belga Ruben Bemelmans (176) in un match dall’esito non scontato.

 

 

Primo Turno:

Dieter Kindlmann (Ger) b. Simone Bolelli (Ita) 6-1 6-4

Alexander Kudryavtsev (Rus) b. Marius Copil (Rom) 5-2 rit.

J Johansson (Swe) b. Andreas Beck (Ger) 7-5 6-4

Secondo Turno:

Stephane Robert (Fra) b. Frederik Nielsen (Dan) 6-4 7-6

Gilles Muller (Lux) b. Matthias Bachinger (Ger) 6-4 2-6 7-6

Olivier Rochus (Bel) b. Martin Klizan (Svk) 6-2 3-6 6-3

Jurgen Zopp (Est) b. Ilja Bozoljac (Ser) 7-6 6-2

 


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