Dopo aver saltato le Olimpiadi, Tomas Berdych è pronto all’esordio a Cincinnati, il suo primo torneo con a fianco Goran Ivannisevic. “Nel tennis di oggi a 30 anni si possono ancora fare grandi cose”. Avrà trovato la chiave per riuscire finalmente a eccellere?

Nel cosiddetto tennis-mercato, la nuova partnership fra Tomas Berdych e Goran Ivanisevic è una delle notizie più importanti dell’anno. Dopo aver saltato le Olimpiadi a causa del virus Zika (del quale non si è sentito parlare una volta nel corso del torneo), il ceco è pronto all’esordio nel Masters 1000 di Cincinnati, primo torneo con l’ex vincitore di Wimbledon nel suo angolo. Una nuova partnership di cui ha discusso col sito ATP, spiegando come fosse alla ricerca di una persona che avesse giocato e vinto dei grandi tornei, ma sapesse anche come trasmettere certi messaggi ai giocatori. Ho trovato la persona giusta, quella che stavo aspettando, ha spiegato, dopo una ricerca lunga da maggio in avanti, mese della separazione con l’ex coach Daniel Vallverdu. La speranza di Berdych è che l’arrivo di Ivanisevic possa avere su di lui lo stesso effetto avuto su Cilic, giocatore inferiore a livello di continuità ma capace di conquistare un torneo del Grande Slam, a differenza di un Berdych che da sei anni chiude fra i primi 10, ma – per sua stessa ammissione – ha spesso fatto fatica nei match più importanti. “Nel tennis di oggi avere 30 anni non significa essere vecchi, penso di avere ancora molto tempo per far bene. Per questo sto cercando di trovare i migliori aiuti possibili per migliorare e trarre il massimo da me stesso. Goran nella sua carriera ha trovato il modo per sfondare, staremo a vedere se ingaggiarlo sarà stata la scelta corretta”.