da Londra, Daniele Rossi – foto Getty Images
Nella splendida cornice della O2 Arena, piena almeno al 95%, Novak Djokovic e Tomas Berdych in serata hanno dato vita ad un'entusiasmante battaglia durata 2 ore e 38 minuti, che alla fine ha premiato il numero 1 del mondo, capace di annullare un match point nel terzo set.
Ma andiamo con ordine: dopo la premiazione per il "Newcomer of the Year" a Milos Raonic, iniziano le ostilità. Djokovic è troppo brutto per essere vero, mentre Berdych è quasi perfetto. In un lampo il ceco si porta sul 4-0, mentre il serbo è in evidente difficoltà sia col servizio sia nello scambio da fondo. Nole recupera un break di vantaggio, e avrebbe l'opportunità di riaprire totalmente il set sul 4-2, ma Tomas è bravo ad annullare tutte e 3 le palle break. Berdych va dunque a servire per il set sul 5-3 e non trema, chiudendo il parziale in 48 minuti.
Nel secondo Novak finalmente alza il livello di gioco, toglie subito il servizio all'avversario dopo un combattutissimo game e riesce a mantenere questo vantaggio fino in fondo. Il set infatti procede senza scossoni fino alla sua naturale conclusione, sigillata da due ace consecutivi di Djokovic. Il serbo impressiona per la straordinaria mobilità e per quella palla che fila come un laser, mentre il gioco del ceco è tanto bello a vedersi, quanto d'improvviso violento ed efficace.
Si arriva al terzo, dove il ceco sul 3-2 si prende un break di vantaggio sfruttando un brutto turno di battuta di Nole e un fantastico diritto lungolinea vincente. Ma Berdych inizia qui il suo festival di occasioni sprecate: infatti con un game altrettanto scadente restituisce subito il break, 4-4. Sul 6-5 il numero 7 del mondo avrebbe la grande occasione: grazie ad un clamoroso doppio fallo del balcanico, si porta sul 30-40 e quindi al match point. Ne segue un lungo scambio, al termine del quale Tomas tenta un accelerazione di diritto che si spegne sul nastro.
Il match si decide dunque al tie-break: Nole scappa subito sul 4-1, Berdych prova ad accorciare le distanze, ma Djoker chiude per 7-3 un soffertissimo successo.
Partita bella agonisticamente, meno sul piano tecnico, con un Djokovic molto falloso (33 errori non forzati), ma più freddo e determinato nei momenti caldi. Berdych ha mostrato i soliti limiti caratteriali e ha pagato un basso rendimento col servizio (46% di prime, 42% di punti vinti sulla seconda). Ancora troppo sprecone e discontinuo per fare l'agognato salto di qualità. Nole ha vinto, ma ha dimostrato di non essere ancora al 100%. Visto il rendimento di oggi, con il Ferrer visto nel pomeriggio e con un Murray a caccia di rivincita potrebbe farsi molto dura.
"Forse sul match point ho rischiato troppo – ha dichiarato il ceco a fine match – ma questo è il mio gioco e quella era la mia chance per chiudere la partita. So che ci sono ancora due partite nel girone, ma per ora non riesco a vedere cose positive in questo match. Da martedì comincerò a pensare a Murray". Decisamente contrariato Berdych a fine match, che però si è detto piacevolmente sorpreso dal gran numero di tifosi giunti dalla Repubblica Ceca per sostenerlo.
Diverso l'umore di Djokovic comunque non soddisfatto della sua prestazione: "E' stato il match più difficile che ho giocato dopo gli Us Open. Non sono contento del mio gioco di stasera, so che non sono ancora al top. Ma una vittoria è una vittoria e Tomas è un giocatore imprevedibile, con grandi colpi e un gran servizio. Mi ha messo molta pressione soprattutto sulla mia seconda di servizio e io ero troppo passivo, alla fine però è stato importante stare nel match e sfruttare le chance che mi si sono presentate". Nole ha dichiarato anche che il problema alla spalla e alla schiena sembra superato e ha svelato il suo segreto per annullare i match point: "Cerco di giocarlo come un punto qualsiasi, senza pensarci troppo, ma ovviamente rimanendo concentrato. A questi livelli le partite si decidono per un paio di piccoli dettagli, sicuramente avrebbe potuto vincere anche lui stasera".
Martedì torna in campo il girone A. Primo match a partire dalle 14 Fish-Tsonga, poi alle 20 l'ennesimo e attesissimo rendez-vous tra Roger Federer e Rafael Nadal, che probabilmente fungerà da spareggio per il primo posto nel gruppo.
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