Tomas Berdych è un grande davisman. Contro l'Olanda ha portato a casa i tre punti che hanno spinto i campioni in carica nei quarti. Una settimana prima, aveva giocato la semifinale dell'Australian Open in un clima torrido, con 40 gradi all'ombra. A Ostrava, invece, ha trovato temperature sotto lo zero. "E' stata una delle transizioni più difficili degli ultimi 12 anni. Mi era già capitato di giocare in Repubblica Ceca dopo l'Australian Open, ma non ero mai andato così avanti. Quando sono arrivato stavo malissimo. Il mercoledì ho pensato che due giorni non sarebbero stati sufficienti per riprendermi. Per fortuna, il giorno dopo sono stato meglio". Berdych non è sicuro di giocare contro il Giappone. "Non dico che questa sia stata la mia ultima partita in Davis, assolutamente. Però ho bisogno di focalizzarmi sulla mia carriera. Oggi come oggi, la partita contro il Giappone è un grande punto di domanda".  Contro l'Olanda ha portato a casa i tre punti che hanno spinto i campioni in carica nei quarti. Una settimana prima, aveva giocato la semifinale dell'Australian Open in un clima torrido, con 40 gradi all'ombra. A Ostrava, invece, ha trovato temperature sotto lo zero. "E' stata una delle transizioni più difficili degli ultimi 12 anni. Mi era già capitato di giocare in Repubblica Ceca dopo l'Australian Open, ma non ero mai andato così avanti. Quando sono arrivato stavo malissimo. Il mercoledì ho pensato che due giorni non sarebbero stati sufficienti per riprendermi. Per fortuna, il giorno dopo sono stato meglio". Berdych non è sicuro di giocare contro il Giappone. "Non dico che questa sia stata la mia ultima partita in Davis, assolutamente. Però ho bisogno di focalizzarmi sulla mia carriera. Oggi come oggi, la partita contro il Giappone è un grande punto di domanda".