di Fabio Bagatella – foto Getty Images
Al “comodo” esordio di Novak Djokovic ed a quello ben più problematico di Rafael Nadal, fa seguito il tranquillo debutto di Roger Federer. Il campione elvetico, mai vincitore in 11 partecipazioni al Foro Italico, incontra meno difficoltà del previsto contro Jo-Wilfried Tsonga. Subito nei “guai” al servizio, il francese recupera da 0-30 nel game d'apertura ma è costretto già a cedere la battuta due giochi più tardi.
Per Roger, che ama fare gara di testa, il set corre via veloce sino al decimo gioco quando si appresta a chiudere il parziale. Cancellata al francese la palla del 5-5, Federer si affida alla battuta per intascare il set. Nella seconda partita ci si attenderebbe la reazione di Tsonga che invece “esce” completamente dalla sfida. Il rosso-crociato brekka due volte l'avversario: 4-0 in un quarto d'ora e 6-4 6-2 conclusivo in un'ora e 23 minuti.
Troppo falloso Tsonga e troppo poco efficace con una delle sue migliori armi – il servizio – per creare reali grattacapi a Roger. Federer se la vedrà ora con un altro transalpino: Richard Gasquet, apparso in splendida forma nelle sue due vittorie di primo e secondo turno (6-2 6-3 ad Albert Montanes e 6-1 6-2 a Igor Andreev). 8-1 i precedenti per Roger, ma 1-1 sul “rosso” anche se le due sfide sul mattone tritato risalgono al lontano 2005.
Nell'altro incontro serale del main draw maschile il pubblico romano avrebbe dovuto gustarsi un interessante Ferrer-Cilic, ma l'iberico è costretto al forfait causa febbre elevata. Il croato si ritrova dunque come sfidante il ben più abbordabile lucky-looser argentino Carlos Berlocq. 6-4 6-3 lo score in poco meno di un'ora e mezza per Marin Cilic.
In campo femminile, è positivo l'impatto con la terra romana anche per Caroline Wozniacki. L'australiana, di origini russe, Anastasia Rodioniova non rappresenta un test probante per la leader mondiale, che soffre all'inizio per poi dilagare. In difficoltà nei primi tre turni di battuta (quattro break-points annullati), Caro prende lentamente le “misure all'avversaria. Dal 2-2 del primo set, la corsa della danese si “arresta” solo per stringere la mano all'avversaria sul 6-2 6-0. Per Caroline, ora, un ostacolo più insidioso: la belga Yannina Wickmayer.
In casa Italia, dopo i ko di Brianti e Oprandi, giunge anche la sconfitta di Sara Errani. Contro Victoria Azarenka, reduce dalla finale di Madrid e forte del suo best ranking (numero 4), l'emiliana fa quello può. Sempre generosa e pugnace, Sarita resiste un'oretta e spiccioli raccogliendo in totale tre giochi (6-1 6-2): due in più rispetto all'ultimo precedente con la bielorussa che – un mesetto fa a Marbella – sfiorò la vittoria con relativo “cappotto” (6-0 6-1).
Match a senso unico con l'italiana incapace di arginare la potenza dell'avversaria. Per Vika, ottavo di finale con l'emergente russa Anastasia Pavlyuchenkova in previsione di un “quarto” stellare con Maria Sharapova, sempre che la bella siberiana non inciampi nell'israeliana Shahar Peer.
Nel torneo di doppio da segnalare infine il derby tutto azzurro tra Bracciali/Starace e Fognini/Bolelli. Successo per la copia formata da “Bole” e “Fogna” con un duplice 6-4.
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