Compagno di allenamenti di Dominic Thiem, il 24enne italo-austriaco Riccardo Bellotti è stakanovista quanto lui: dopo un inizio di stagione titubante per problemi fisici ed economici, da inizio maggio ha vinto 34 match su 36 a livello Futures, prendendosi sei titoli.

Probabilmente l’erba dell’All England Club non avrà mai l’onore di calpestarla, anche perché le qualificazioni (che ha già giocato agli Us Open) si disputano da un’altra parte, ma fra i protagonisti delle ultime settimane del circuito mondiale c’è anche Riccardo Bellotti. Dallo Slam londinese bisogna scendere di livello fino ai tornei Futures, il grado più basso del professionismo, in cui il 24enne italo-austriaco ha siglato un piccolo record. Mentre il suo compagno d’allenamenti e grande amico Dominic Thiem (con cui condivide il coach Günther Bresnik) saliva sempre più su, lui, oggi numero 306 del ranking ATP, ha avuto un inizio di stagione piuttosto titubante, a causa sia di problemi fisici sia di difficoltà di natura economica. Ma da maggio in poi il tennista nativo di Vienna (ma di bandiera italiana già da numerosi anni a causa di qualche screzio con la sua vecchia federazione) ha cambiato decisamente marcia, vincendo la bellezza di sei tornei nel giro di due mesi. Ha iniziato vincendo un 10.000 dollari a Bol, poi ha fatto il bis sempre in Croazia e il tris a inizio giugno in Italia, nel nuovo appuntamento del TC Padova.

Poi, dopo la semifinale a Bergamo, è volato in Turchia e si è preso altri tre titoli uno via l’altro, sempre ad Antalya e con pure la difficoltà del cambio di superficie. Già perché dopo aver vinto due ‘diecimila’ sul cemento, il terzo torneo l’ha giocato sulla terra battuta, riuscendo comunque a mettere tutti in fila in due set, compreso l’ex top-50 Ruben Ramirez-Hidalgo in finale. Il tutto per un bilancio di 34 successi negli ultimi 36 match disputati, gli ultimi dieci senza perdere un set. Numeri – con le dovute proporzioni – da far rabbrividire pure Novak Djokovic. Grazie ai sei titoli raccolti l’azzurro è salito a quota 24 successi Futures in carriera, tantissimi per un giocatore che deve ancora compiere 25 anni. “La situazione sta andando sempre meglio – ha raccontato “Rico” – e spero di riuscire a fare sempre di più. Vorrei arrivare intorno ai primi 250 del mondo grazie ai Futures (c’è quasi: appena gli entreranno gli ultimi punti sarà circa 270, ndr), per poi tornare a dedicarmi ai Challenger. L’obiettivo è raggiungere le qualificazioni dell’Australian Open, ma di questo passo potrei farcela anche per New York”.