Tra un paio di mesi, Belinda Bencic non sarà più soggetta alle limitazioni per le giocatrici sotto i 18 anni. “Ma non chiedetemi di stabilire un obiettivo: io penso soltanto a divertirmi e imparare dalle più forti”. Intanto è già top-30…

Di Riccardo Bisti – 7 gennaio 2015

 

Non può ancora giocare una stagione a tempo pieno, però è già a ridosso delle top-30. E' la curiosa vicenda di Belinda Bencic. Nata nel 1997, è ancora Under 18 e quindi è soggetta alle restrizioni per le teenagers, norme imposte una ventina d'anni fa a seguito del caso di Jennifer Capriati (e a cui sfuggirono, per un pelo, Martina Hingis e Venus Williams). Nel 2013, la giovane svizzera ha vinto due Slam giovanili: Roland Garros e Wimbledon. Dodici mesi fa era numero 184 WTA e ha giocato una stagione eccezionale, culminata con i quarti di finale allo Us Open e la prima finale WTA a Tianjin. Questi risultati le hanno permesso essere nominata WTA Newcomer of the Year. Adesso, nell'ultimo anno in cui dovrà stare attenta al numero di tornei, è considerata come una delle possibili sorprese per l'anno nuovo. A Melbourne, lo scorso gennaio, in tanti si occuparono di lei perchè aveva battuto Kimiko Date in un impressionante scontro generazionale (le due hanno 27 anni di differenza!). Oggi entra a forza nei titoli perchè il suo tennis bello, tecnico e “silenzioso” (è una delle poche giocatrici a non strillare al momento dell'impatto) la rende una giocatrice da seguire, “One to Watch” come dicono gli americani. La giovane svizzera inizierà la sua stagione dal torneo WTA di Sydney, dove si è recata con oltre una settimana di anticipo. Il 2 gennaio era già sul posto “perchè penso che sia meglio”. Belinda ha effettuato la preparazione invernale in Florida e in questi giorni si sta adattando alle estreme condizioni di caldo. Non ha giocato a Brisbane soltanto perchè fino a marzo ha ancora i limiti destinati alle minorenni. “Il 2014 è stato meglio di quando mi aspettassi. Non avevo particolari obiettivi, mi sono limitata a giocare i tornei partendo dalle qualificazioni, e sono molto felice di quello che ho fatto. Non mi aspettavo certo di chiudere al numero 32 WTA..diciamo che ci speravo!”.

IN CAMPO SENZA OBIETTIVI
Ciò che colpisce della Bencic è il suo essere in controtendenza in un tennis sempre più anziano. Tante giocatrici ottengono il meglio nella seconda parte di carriera, basti pensare a una Serena Williams numero 1 WTA a 33 anni. “ Non so come ho fatto ad essere competitiva già a 17 anni. Probabilmente sono stata ben allenata dalla mia allenatrice Melanie Molitor e da mio padre Ivan. Inoltre ho accumulato una certa esperienza sin dai tornei junior. Credo che mi abbia aiutato la possibilità di affrontare subito ottime giocatrici, il che mi ha permesso di vedere come si lavora a certi livelli. Adesso devo migliorare laddove non sono così forte”. Belinda non si esprime troppo a parole, forse perchè non vuole sembrare presuntuosa. Di sicuro ha superato con agio la transizione dei piccoli tornei, aiutata da un talento importante. Gli ITF da 10.000 e da 25.000 sono stati una tappa breve, adesso è già tempo di Slam e tornei Premier. “Ma io non sento alcuna pressione, non sono certo la favorita dei tornei che gioco. Penso solo a giocare torneo dopo torneo e sono felice se passo un turno. Come l'anno scorso, cercherò di divertirmi e di imparare dalle più forti”. 
A differenza di tante giocatrici, che hanno bisogno di creare un obiettivo, la Bencic non pensa alla classifica. A suo dire, stabilire dei traguardi non ha molto senso. Pensa a giocare torneo dopo torneo. “Tutto questo, tra l'altro, rende più facile la mia vita nel tour”. Sydney è un torneo ricco, importante, con tante giocatrici di alto livello (Halep, Kvitova, Radwanska, Wozniacki e Kerber tra le top-10). Per questo, Belinda sa che la sua avventura potrebbe terminare anche subito. Ma rispetto all'anno scorso, le avversarie sanno che con lei avranno sempre vita dura. E nessuna vorrà affrontarla al primo turno. C'è da scommetterci.