Boris Becker si trova a Melbourne, dove è al seguito di Novak Djokovic, il cui avversario più duro dovrebbe essere lo svizzero Roger Federer. Ed è proprio la Svizzera a creare qualche problema a Boris: l'ex campione tedesco deve quasi 200.000 franchi (196.800) alla cassa cantonale di compensazione AVS di Zugo. Pare che nel 2008, infatti, non abbia pagato una serie di contributi. Per questo, l'ufficio esecuzioni e fallimenti di Kussnach ha bloccato le sue quote presso la società "Boris Becker GmbH" dopo che la cassa cantonale aveva provato a fargli pagare il dovuto. Tuttavia, non lo hanno potuto rintracciare perchè non conoscevano il suo nuovo indirizzo (da Risch, nei pressi del lago di Zugo, lo scorso anno si è spostato a Londra). Fino a che non avrà pagato il conto, Boris non potrà disporre delle sue quote societarie. Non è la prima volta che Roger ha qualche problema in Svizzera: nel 2009 fu oggetto di un'azione legale del pastore che aveva celebrato il suo matrimonio con la modella olandese Sharlely "Lilly" Kerssenberg. Gli aveva chiesto 9.600 franchi, a suo dire spropositati. Dopo una battaglia legale, riuscì a ottenere uno "sconto" fino a 3.400 franchi. , il cui avversario più duro dovrebbe essere lo svizzero Roger Federer. Ed è proprio la Svizzera a creare qualche problema a Boris: l'ex campione tedesco deve quasi 200.000 franchi (196.800) alla cassa cantonale di compensazione AVS di Zugo. Pare che nel 2008, infatti, non abbia pagato una serie di contributi. Per questo, l'ufficio esecuzioni e fallimenti di Kussnach ha bloccato le sue quote presso la società "Boris Becker GmbH" dopo che la cassa cantonale aveva provato a fargli pagare il dovuto. Tuttavia, non lo hanno potuto rintracciare perchè non conoscevano il suo nuovo indirizzo (da Risch, nei pressi del lago di Zugo, lo scorso anno si è spostato a Londra). Fino a che non avrà pagato il conto, Boris non potrà disporre delle sue quote societarie. Non è la prima volta che Roger ha qualche problema in Svizzera: nel 2009 fu oggetto di un'azione legale del pastore che aveva celebrato il suo matrimonio con la modella olandese Sharlely "Lilly" Kerssenberg. Gli aveva chiesto 9.600 franchi, a suo dire spropositati. Dopo una battaglia legale, riuscì a ottenere uno "sconto" fino a 3.400 franchi.