Tutto (o quasi) quello che abbiamo imparato nell'ultima settimana di tennis. Dal nuovo Kaf ai 5€ per un Chichi, dalle scelte di Dimitrov ai soldi del doppio, Djokolife, il garante tv, il nuovo ace di Raonic, la cacca della Mirza e tanto altro ancora.
Prendi un amico e per la prima volta lo trascini a vedere i quarti di finale di un torneo meraviglioso come Monte Carlo. Tre prime impressioni; 1. Il tennis è uno degli sport che guadagna di più se visto dal vivo: una meraviglia. 2. Djokovic sembra telecomandato dal joystick di un videogame, per questo è ammirevole ma non entusiasma. 3. Ha preso una stesa da Monfils, ma vedere i gesti di Dimitrov, il rumore che fa la palla sulla sua racchetta, è unico.

IL DIRITTO DI SIMON
Incontrare Giorgio Di Palermo, membro del board ATP, significa due cose: parlare seriamente di tennis e dell’organizzazione del tour, o farsi raccontare qualche aneddoto. A Roma abbiamo scelto la seconda. “Una volta ho visto Gilles Simon che si stava scaldando e scherzosamente gli ho detto: ‘Gilles, avessi avuto il mio diritto…”. E lui: “Giorgio, se avessi avuto il tuo dritto credo che non ci saremmo mai conosciuti!”.

NADAL VS. BERNARDES
Avvistata la fidanzata del giudice di sedia Carlos Bernardes (anche lei del mestiere), viene spontaneo informarsi su quanti match dello spagnolo ha arbitrato dal fattaccio di Rio de Janeiro. Direi… ehm… zero… e dubito che lo score migliorerà nel corso della stagione.

LA (MALA)EDUCAZIONE DELLA BOUCHARD
Non solo Eugenie Bouchard non vince più mezza partita, ma decide pure di non stringere la mano in sede di sorteggio del match di Fed Cup contro la Dulgheru: "Non credo sia normale augurare buona fortuna alla tua avversaria prima di un match". E questa sarebbe la giocatrice che dovrebbe fare da nuova ambasciatrice della WTA? Temo non siano volate sufficienti sculacciate qundo era ragazzina. Ed è giusto che poi abbia perso dalla Mitu!

MAGER? UN COG…..
Al Country Club di Monte Carlo incontro Diego Nargiso, ora coach di una delle migliori promesse italiane, Gianluca Mager: “Qui si è allenato con Tommy Robredo: hanno giocato un set e Gianluca ha vinto 6-4. Appena ha finito gli ho detto: Gianlu, sei un cog….. Non perché un set di allenamento valga chissà cosa, ma perché se capisce quanto potrebbe diventare forte, ci potremmo togliere un sacco di soddisfazioni. E io ci credo tanto”.

GLI EURO DI CHICHI
Loro li chiamano chichi, noi li chiamiamo 5 euro.

 
LA PERSONALITA’ DELLA MONF
Monte Carlo, match Federer vs. Monfils. Roger gioca una meravigliosa smorzata di rovescio vincente. Punto successivo? Monfils gioca una meravigliosa smorzata di rovescio vincente. Per farlo devi avere personalità (oppure essere totalmente …..).

ABBI FEDE
Secondo Federico Ferrero, che commenterà tutto il Roland Garros su Eurosport, il favorito a Parigi resta Rafa Nadal. E anche secondo Toni (Nadal), se riuscirà a tenere più a lungo il livello di gioco espresso a Monte Carlo, può ambire al titolo. Di sicuro, non si vedono alternative credibili a lui e Djokovic.

LA GIUSTIZIA DI PARIGI
Dunque, se c’è una giustizia tennistica, a Roland Garros Nadal e Djokovic devono finire nei due lati opposti del tabellone. Invece potrebbero già affrontarsi nei quarti di finale. E non so a chi potrebbe giovare maggiormente.

LE SCELTE DIFIFICILI DI DIMITROV
Io: Grigor, si parla della nuova racchetta di Nadal ma tu hai scelto con quale giocare? A Rotterdam avevi un 16×19, ora sei tornato al sistema Spin di Wilson…
Dimitrov: cosa ha fatto Nadal?
Io: ha cambiato la posizione delle corde. In tanti sembra che stiate lavorando su questo aspetto…
Dimitrov: eh? Nadal? Con uno schema di corde come il mio?
Io: no, per l’amor del cielo. Ha solo spostato la posizione dei passacorde per ottenere maggior spazio tra le corde e avere più potenza e spin nei colpi.
Dimitrov: mmh, che occhio che hai!
Io: veramente ce l’ha raccontato lui… Comunque, tu cosa hai scelto?
Dimitrov: è difficile trovare il set up giusto. E’ tutto molto personale. Certo, stiamo attenti a valutare le evoluzioni dei materiali e dei vari sistemi, corde incluse.
Io: ma questa versione che stai usando, col telaio pittato di nero, sarà quella definitiva?
Dimitrov: forse devo sistemare qualche dettaglio ma direi che siamo molto vicini alla soluzione ideale.
Post scriptum: chissà se lui e Wilson sono vicini a trovare anche una soluzione economica ideale visto che si tratta di trovare i giusti set up ma anche di rinnovare un contratto in scadenza. Si attendeva l’annuncio dopo Miami, ancora non è arrivato.

LA TERRA NON E’ (ANCORA) DEI GIOVANI
A Miami ci siamo divertiti a vedere potenziali nuovi top players affacciarsi al grande tennis. I nomi son quelli, già più o meno famosi: Coric, Zverev, Rublev, Kokkinakis, Kyrgios… Temo che la terra sia una bestia ancora troppo difficile da domare e li rivedremo (un po’ più) protagonisti sull’erba.

VALE DOPPIO
Qualcuno dice che giocare troppo in doppio distrae dal singolare. Può essere, ma ecco un buon motivo per continuare:
Prize money vinto in singolare nel 2015 da Fognini e Bolelli: 463.913
Prize money vinto in doppio nel 2015 da Fognini e Bolelli: 754.273
E stiano lontani i moralisti che dicono che lo sport non è questione di denaro.

E SE LA VINCI…
Non ci sarà mai la controprova ma se Errani e Vinci non avessero litigato, non è detto che avremmo vinto contro gli Stati Uniti.

COACH FAMOSI
Continua la moda (spesso vincente, altre volte meno) di assumere ex campioni come coaach, vedi Arantxa Sanchez con Caroline Wozniacki. Ribadiamo: ma una Silvia Farina che affianchi la nostra Camila Giorgi?

BALL BOYS
Ad un certo punto dovrà intervenire il garante per la tv.
 
LA DELUSIONE DEI BAMBINI
Il trattamento riservato dagli organizzatori di Monte Carlo ai giornalisti è da first class, compresa la transportation fino al club. Lo stesso percorso e le stesse macchine riservate ai giocatori. Unica controindicazione per la propria autostima, la delusione dei bambini quando scendi tu e non un giocatore…

IL VERO FENOMENO?
Mi scesero le lacrimucce quando si ritirò Yevgeni Kafelnikov. Mi è tornato il sorriso martedì po-meriggio quando sulla cancha central del Real Club de Barcelona, ho ammirato una copia ben riuscita: Andrey Rublev, 17 anni, vincitore in due set su Verdasco. Il quale si è lamentato, dicendosi sorpreso della maleducazione del ragazzino, non senza averlo apostrofato salutandogli la mamma in qualche occasione. In effetti, in campo Rublev è abbastanza fastidioso, nella ossessiva richiesta dell'asciugamamo e nelle esultanze tipiche del calcio, più che del tennis. Lui si è giustificato, in un inglese improbabile: "Ma sono le mie emozioni!". In verità, è anche rimasto venti minuti a scattar selfie con il pubblico ed è stato divertente in conferenza stampa, quando gli è stato chiesto se aveva obiettivi di ranking per la stagione: "No… no girls… ehm… no GOALS!". Ok, ma le girls: "No… No goals and no girls!".

LA LEGGE DEL WI-FI
I tornei ATP sono spesso molto ben organizzati e giocati in ambienti molto piacevoli. Una cosa che manca (e che non dovrebbe mancare nel 2015) è la copertura wi-fi in tutta la struttura. Al tempo di selfie, Instagram, social, è doveroso.

DJOKOLIFE
A maggio sarà presentata Djokolife, prodotti legati alla filosofia di vita, di allenamento e alimentare di Djokovic. Tipo, tè al ginger, miele di Manuka…

L’ACE DI MILOS
Ribadiamo: il servizio non è il miglior colpo di Milos Raonic.

 
OCCHIO AL DENTISTA!
Appena arrivato a Barcellona, Fabio Fognini è andato… dal dentista. Spesso l’importanza della struttura dentale è sottovalutata, perché i denti possono causare fastidi fisici non indifferenti e non a caso si stanno creando dei bite studiati appositamente per la pratica sportiva.

 
LA CACCA DELLA MIRZA
Dati i nuovi successi in doppio (e con una compagna celebre come Martina Hingis), è ricresciuta la popolarità di Sania Mirza in India. In una delle tante interviste, ha ricordato che da ragazzina si allenava su campi che come superficie utilizzavano lo sterco di vacca. Lo ripetono tutti gli indiani e mi sembra una filastrocca, come quella che tutti (ma proprio tutti) i migliori calciatori brasiliani, arriverebbero da pericolose favelas… D’altronde, si dice che non bisogna rovinare una bella storia con la verità.

VIDEO OF THE WEEK
La furbata di Monfils…



STATS OF THE WEEK
Le ultime statistiche di Novak Djokovic: tre Masters 1000 vinti consecutivamente, 47 match su 50 con 13 set vinti per 6-0, un record di 21 vittorie e 2 sole sconfitte contro i top 10 e 8 (!) set vinti per 6-0 contro i top 10. E, attenzione, un rating di 1.48 tra punti vinti alla risposta e punti persi al servizio: vi assicuro che è pazzesco.

PRACTICE OF THE WEEK
GUARDA IL VIDEO

PICTURE OF THE WEEK / 1
Finita l’ora di gioco, si prega di tirare il campo. Tutti.

 
PICTURE OF THE WEEK / 2
L’ingegno per vedere un allenamento di Nadal.

 
PRODUCT OF THE WEEK
A breve saranno (ri)lanciate le mitiche Nike di Andre Agassi, nei colori originali. Speriamo arrivino anche in Italia.

 
STORE OF THE WEEK
Sul Paseo de Gracia, la via più elegante di Barcellona, c’è un bellissimo negozio Adidas. Due mega vetrine, con Gareth Bale da una parte e Simona Halep (yes, Simona Halep) dall’altra. Peccato che dentro non ci sia una maglietta da tennis! Resto convinto che il tennis resti commercialmente sottostimato.

 
R.I.P.
Ho appreso con grande tristezza della morte di Stefano Capriati. Anche per il sottoscritto, Jennifer è stata un mito quando si era ragazzini e Stefano una persona sempre gentile (e ben diversa da certi padri-padroni, sia chiaro). Ricordo ancora quando Martin Mulligan (ex grande campione che da una vita si occupa dei giocatori per il marchio Fila) mi diede il numero di telefono di casa Capriati per fare un’intervista con Jennifer e papà. Quando non c’era Skype ma i fuoriclasse rispondevano ancora al telefono, con semplicità e onestà, senza il filtro di uffici stampa e communication manager che hanno stereotipato qualsivoglia dichiarazione. R.i.p. Stefano.