Tutto (o quasi) quello che abbaimo imparato nell'ultima settimana di tennis. Dal video di Mac e Lendl al pasticcio della WTA, dalle promesse di Binaghi alle Pirelli di Serena, dal caso di Walter Bertini a come brekkare Karlovic. E tanto altro ancora…
In un mondo che tende a dimenticare in fretta i successi, ricordiamo quella di Flavia Pennetta allo US Open con questo bellissimo scatto.
E QUESTE SONO LE CONSEGUENZE
QUINZI TORNA DA MEDICA
Non è ancora ufficiale ma pare che Gianluigi Quinzi abbia deciso l’ennesimo cambio di coach e questa volta di tornare da quell’Eduardo Medica che l’aveva trascinato alla vittoria juniores a Wimbledon e che poi fu allontanato. Il coach argentino sembra debba concludere qualche impegno già preso in precedenza ma che poi torni a seguire quella che era la più grande promessa italiana degli ultimi dieci anni e rischia di diventare uno dei più grandi flop della storia del nostro tennis.
LA PROMESSA DI BINAGHI
Gliel’abbiamo chiesto in piena conferenza stampa del bilancio federale: avere la massima trasparenza e quindi conoscere, per esempio, i contributi giocatore per giocatore, ricevuti nella stagione. Binaghi ha promesso che ci saranno comunicati e non abbiamo dubbi manterrà la promessa. Attendiamo fiduciosi.
IL CASO BERTINI
Mi ha preso a cuore il caso di Walter Bertini e del centro Kennedy di Milano che cercherò di riassumere in poche righe, in attesa di una vera inchiesta. In sostanza, Bertini si era impegnato con un socio (una storica associazione di baseball) a investire una cifra superiore ai tre milioni di euro per ammodernare una grande centro che comprendeva tennis e baseball. Dopo un iniziale e cospicuo investimento da parte di Bertini (circa 700.000 euro) ci si accorge che il socio è un pochino… diciamo… inadempiente. Bertini inizia a chiedere delle proroghe e nel frattempo il centro tennis avanza (trovare un’ora invernale, lo dico per esperienza diretta, era un’impresa). Ad un certo punto, il Comune di Milano interviene, lo dichiara inadempiente e lo espropria del centro per affidarlo alla… Federazione Italiana Baseball! Ora, davanti ad un’inadempienza contrattuale si può anche intervenire, ma perché tanta fretta, al punto da non aspettare che i magistrati entrino nel merito della situazione (dovesse aver ragione Bertini, il Comune e i suoi cittadini dovrebbero rimborsare una cifra importante, pari ad investimento e mancati introiti, calcolati in 800.000 euro). E perché non trovare un accordo per lasciare al maestro Bertini (tra i più titolati in Lombardia) la gestione della parte tennis considerando che ha fatto due proposte a prezzi anche superiori alle logiche di mercato? E perché in tutto questo non si è fatto sentire il sindaco Pisapia, l’assesore Bisconti e nemmeno, pur chiamati ufficialmente in causa per un incontro istituzionale, mamma Fit? Il Presidente Angelo Binaghi non ha risposto, il vice Presidente Gianni Milan, a quanto ci ha riferito Bertini, sostiene che la Fit non si occupa di queste faccende. Cioè non si occupa che un’altra federazione espropri un centro tennis tra i più rinomati, in una città in cui tanti altri centri privati soffrono. Poi il Presidente dice di voler spostare gli Internazionali d’Italia da Roma a Milano, città dove non siamo capaci di difenderci nemmeno dalla Federazione Baseball. Noi seguiremo la faccenda in maniera continua, anche se per adesso i cellulari di assessori e presidenti di federazione baseball squillano a vuoto…
SHE’S THE BOSS
Ad un certo punto ho sospettato che il posto della dimissionaria CEO della WTA fosse stato preso da Flavia Pennetta, tanto la situazione girava a suo favore per la qualificazione al Masters finale. In primis, il torneo di Lussemburgo non varrà per il Masters, mentre quello di Mosca sì (pare per questione di fuso orario). Non essendo chiaro fino a pochi giorni fa, la brava Timea Bacsinszky si era iscritta in Lussemburgo, senza sapere così di autoescludersi dalla lotta per gli ultimi posti. Poi Venus ha perso una partita incredibile a Hong Kong con la Jankovic, senza contare il ritiro di Serena Williams. Però la qualificazione è più che meritata: come tra gli uomini, una Slammer dovrebbe essere qualificata di diritto. E comunque, solo per questo pasticcio, il Board WTA andrebbe azzerato: ma i loro meeting sono gite scolastiche?
LE PIRELLI DI SERENA
Per Serena Williams, essere stata scelta per il calendario Pirelli è un'impresa maggiore che realizzare il Grand Slam.
GLI AFFARI DI ROGER
La Team8, la società di management diretta dal manager di Federer, Tony Godsick e di proprietà anche dello stesso fuoriclasse svizzero, ha firmato (dopo Del Potro e Dimitrov) la giovane speranza americana, Tommy Paul. Insomma, Roger lo vedremo nei tornei anche da post-player.
IL DITO O LA LUNA?
C'è gente che se alzi il dito per indicare la luna, guarda il dito. Ho l'impressione che succeda così in certi uffici Fit dove alcuni "dirigenti" (e, guarda un po', tra questi non metterei assolutamente il Presidente) ai normali proclami propagandistici dopo i successi di Pennetta e Vinci fanno mancare l'autocritica per un sistema che non garantisce un roseo futuro. Ad Amburgo Barazzutti mi ha confidato che il cruccio maggiore resta Tirrenia e che un giorno non gli dispiacerebbe occuparsene; Infantino, in scadenza di contratto, chiede altri tre anni, dopo quasi un decennio di fallimenti, visto che il miglior prodotto uscito da quel centro federale è stato Alessandro Giannessi. Una buona azienda festeggia l'utile della stagione ma analizza anche (soprattutto?) le prospettive future: nessuna azzurra under 21 compare nelle prime 300 del mondo e il solo Matteo Donati promette una carriera soddisfacente, a parte qualche lampo di Gianluca Mager, pur sempre confidando in Gianluigi Quinzi, la cui risalita ai vertici andrebbe tranquillamente catalogata come resurrezione tennistica. Eppure, se un giornalista del Corsera, Marco Imarisio, osa sottolinearlo, giù con gli anatemi (e, a ben vedere, il più cortese pare essere stato proprio il Presidente, forse il più lucido nell’analizzare certe situazioni).
AITI
Fin quando non ho parlato con Francesco Gambetti, non avrei scommesso un copeco che avrei mai più rivisto un'Associazione Maestri (AITI). Ora c'è e personalmente il suo successo lo indico come una delle sfide top della nuova stagione e una possibile scolta epocale per un mestiere troppo bistrattato. Ma ho l’impressione che la strada sarà in salita. Certo che se poi sento un maestro che si lamenta…
IL 28% DI IVO
Ivo Karlovic è un tipo sarcastico, brillante… fuori dal campo. Niente mi convince che i suoi match siano l’anti-tennis: basta considerare che il 28% dei suoi punti di servizi terminano con un ace (altrettanto saranno dei servizi vincenti) e quindi uno spettatore paga per non-vedere tennis nel 50% dei punti in cui serve lui e altrettanti in quelli di risposta, quando se la tira sui piedi. Onestamente, quando si ritirerà, non sarà un pianto.
NEW RESTYLING
anaivanovic.com. val sempre la pena. Le gallery, intendo.
LA PARABOLA DI MARCO
Qual è l’unico top 100 a non aver ancora vinto un match a livello di circuito ATP? Marco Cecchinato. Non ce l’abbiamo col bravo giocatore azzurro, ma ci auguriamo una programmazione 2016 ambiziosa, fatta di qualificazioni ATP, tornei ATP e pochi, selezionati challenger, per capire il proprio valore. Quando poi si arriva all’età d Paolo Lorenzi (tanto di cappello) allora è giusto affidarsi agli accessibili challenger sudamericani di fine stagione per mantenere una classifica che gli consenta di partecipare a tutti gli Slam (che insieme fanno circa 100.000 euro netti a stagione).
IL SOGNO DI TANTI GENITORI…
Rivedere una vecchia foto delle loro figlie che hanno appena giocato una finale Slam.
KING NOLE
C'è qualcuno, in qualsiasi altro sport, che sta dominando quanto Djokovic nel tennis, doppiando (quasi) i punti del secondo classificato?
FANS OF THE WEEK
Italiani a Shanghai.
PHOTO OF THE WEEK / 1
Con questa volée in tuffo, Jo Tsonga ha battuto Nadal in semifinale a Shanghai: niente male, eh?
PHOTO OF THE WEEK / 2
Tramonto e skyline di Hong Kong per un torneo da cartolina.
BREAK OF THE WEEK
Come strappare il servizio a Karlovic? Facile.
THE CAZZATA OF THE WEEK
“Le finali femminili stanno incominciando a vendere per la prima volta più dei match maschili”. (Maria Sharapova)
VIDEO OF THE WEEK
Sarà… ma quando rivedo queste immagini, meno HD finché si vuole, mi sale un sentimento che non disdegno: la nostalgia.
WARNING OF THE WEEK
Menendez Maceiras e la curiosa sconfitta di livetennisit
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