Tutto (o quasi) quello che abbiamo imparato nell'ultima settimana di tennis. Dal "non me rompas los huevos" di Fognini alle regole da cambiare, dallo scambio di battute con Barazzutti ai rapporti genitori arbitri. E tanto altro ancora…
La hit dell'estate nei tennis club italiani? Nessun dubbio: Non me rompas los huevos!
NOIA MIA, NON TI CONOSCO
Visto Fognini-Nadal in compagnia di amici e avventori al tennis club e il giudizio finale è stato unanime: "Beh, almeno con Fogna non ci si annoia mai!".
TOP 5
Tecnicamente, stilisticamente, per timing, tocco di palla e varietà di colpi, Fognini è tra i cinque giocatori più divertenti del tour.
WHAT HAPPENS ON COURT…
Leggo: quelli che si lamentano del troppo caldo, fra qualche mese si lamenteranno del troppo freddo. Accade anche nel tennis: prima ci si lamentava delle rivalità da ufficio stampa, ora si grida allo scandalo se due giocatori battibeccano in campo. Mi sembra più onesta questa seconda possibilità, se è vero (e qualche spogliatoio l’ho frequentato) quello che mi dicono tanti giocatori: “Quando entri in campo, si azzera tutto”. Anche l’amicizia, che poi generalmente non è così profonda. L’importante è che tutto torni, più o meno, alla normalità del dopo-partita. What happens on court, stay on court.
REGOLE? QUALI REGOLE?
Ci sono alcune regole che vengono sistematicamente infrante, certi di rimanere impuniti. Toni Nadal è una vita che consiglia Rafa durante le partite, ma lo stesso accade con tanti altri (per esempio, il coach di Robredo parla ad ogni singolo punto), anche perché francamente non è facile per l’arbitro individuare come e quando ciò avvenga. Allora, se una regola non si riesce a farla rispettare, e tutto sommato non credo che stravolga il gioco, perché semplicemente non eliminarla? Oppure, nei casi più evidenti, perché non mettere il supervisor da quelle parti visto che stanno sempre lì a bordocampo, con le radioline in mano, ma interventi tecnici significativi non ne fanno mai?
ARBITRI E… GIOCATORI
Cosa è più difficile, intervistare Obama o un arbitro di tennis (volendo chiaramente toccare argomenti scomodi)? Eppure, stando talvolta nei “corridoi” dei tornei, mi sorprende della familiarità tra giocatori e giudici di sedia.
IL DOPING DI NADAL
Per chiudere la vicenda Nadal, non potevano mancare insulti e illazioni, quella sul doping in primis. Ormai è prassi sui social network e questo ne è un esempio. Credo sia giunto il momento che lo staff (anche di avvocati) di Nadal intervenga, laddove possibile.
CAPITAN BARAZZA
Una delle persone con le quali mi diverto maggiormente a seguire un match di tennis è il nostro capitano di Davis, Corrado Barazzutti. Lontano dai microfoni sa essere schietto e mi piace pizzicarlo su alcune questioni (e lui sa difendersi come pochi, lo ricordate in campo?)
Io: Capitano, come lo vedi lo spareggio di Davis in Russia?
Barazzutti: Che dobbiamo vincere, non ci sono c….
Io: Ci manderanno a giocare chissà dove…
Barazzutti: Non m'interessa, che ci mandino anche in Siberia, ma dobbiamo vincere.
Io: Loro non sono così male. Se poi giocasse Gabashvili…
Barazzutti: Oh, ti ci metti pure tu? Gabashvili è georgiano o da quelle parti. Ma non è russo. Rublev magari diventerà un campione ma per adesso i nostri sono più forti… Invece l'altro… Ponkoy… Toskoy… ma come ha fatto a battere Robredo?
Io: Mah, e comunque non ci sono c…
Barazzutti: Bravo, hai capito bene: non ci sono c… dobbiamo vincere e basta!
Post scriptum: Gabashvili è nato a Tblisi ma gioca per la Russia, anche se capitan Tarpischev pare preferisca altri giocatori.
LE VERITA’ DI CAMILA
Tramite Instagram, Camila Giorgi ci ha informato che quasi tutta l'intervista di Raffaele Panizza per SportWeek sarebbe falsa, salvo poi far riferimento ad un unica dichiarazione, legata al discorso tatuaggi. Mi avessero detto che c'era qualcosa di inverosimile nell'articolo, avrei optato:
A) che si allena con reggiseno di pizzo bianco.
B) per una che dialoga in spagnolo con il padre, che il suo sogno sia di rappresentare l'Italia alle Olimpiadi.
LE PALLE DI TANNER
Come rendere il tennis più offensivo? Forse basterebbe rigiocare con le palle degli anni 70. Una volta, parlando con Roscoe Tanner, gli dissi che era sorprendente come riuscisse a servire a certe velocità con una racchetta di legno: "Beh, se Roddick giocasse ora con le palle che usavamo noi, servirebbe a 320 km/h". Già, come farebbe ora Isner. Quindi lasciamo le cose come stanno, va.
IL RISPETTO DI ALBERT
Un giocatore di cui ho grande rispetto è Albert Ramos: gran bravo ragazzo, tecnicamente non eccelso, vince il challenger di San Benedetto, vola ad Amburgo, batte Almagro e dov'è alle 9 di mattina del giorno dopo con 10 gradi e una fastidiosa pioggerellina? In campo ad allenarsi. Esempio.
IL TALENTO DI MR. BENOIT
I giochini di Benoit Paire in allenamento varrebbero cinque euro di biglietto.
LOCKER ROOM
Mi sono divertito a stare venti minuti negli spogliatoi di Amburgo. mattatori? Fabio Fognini e Nico Almagro.
Fognini: Nico, ti ho visto giocare ieri… mica tanto bene, sai? (e se la ride…)
Almagro: Ah sì, meglio tu?
Fognini: Certo, perché io corro!
Almagro: Però io tiro forte!
Fognini: Vero! Pensa se ci mettevamo insieme!
I restanti 19 minuti e 30 secondi non sono riferibili.
OCCHIO A ZVEREV
Alexander Zverev sta crescendo mese dopo mese. Visto contro Robredo in compagnia di capitan Barazzutti e Alberto Giraudo, che sta accompagnando Fognini in questi tornei, c’erano pochi dubbi: “Ricorda Safin, anche per come porta il rovescio, soprattutto il lungolinea”. Che ora è buonissimo ma che diventerà letale. Letale.
IL CLAN DEL BOLE
Infantino… Torresi… Galimba… Ora c’è tanta gente intorno a Simone Bolelli. Curioso di capire se un team allargato riuscirà a far quadrare tutto. Una bella sfida.
AMBURGO? NO, GRAZIE
Sarà che in piena estate la minima era di 7 gradi, ma il torneo di Amburgo non è nella top 5… nella top 10… nella top 15 di quelli che ho visitato. Struttura vecchia, sporchina, con scarsa appeal. Impossibile crearci un Masters 1000, logica la scelta di scendere da ATP 500 ad ATP 250 se l’ATP non è in grado di garantirti top 10 e l’unico top 20 presente, Rafa Nadal, ti è costato mezzo milione di euro.
ESTATE AMERICANA
Mi raccontano di un dialogo Panatta-Tiriac, nel breve periodo in cui Adriano è stato allenato dal rumeno.
Ion: Su Adriano, fai le valigie che dobbiamo partire per la tournée estiva americana.
Adriano: A’ Ion, ma che stai a di'? Nel week-end devo anda' in Sardegna!
Ion: Scusa? A fine mese ci sarebbe lo US Open…
Adriano: Ecco, a fine mese. Ora… Sardegna
Da sempre, pare che ai giocatori italiani non piaccia granché la trasferta estiva negli Usa, tranne per quella massa di turisti che invade NYC, il Grand Canyon o la Death Valley. Partiti col torneo di Atlanta, si prosegue questa settimana tra Stanford e Washington. Italiani e italiane presenti? Ci stava provando Matteo Donati per fare esperienza (se Dio vuole) sul cemento; è tornato con un polso malandato. Peccato e in bocca al lupo.
IL TEDESCO DI GQ
Gianluigi Quinzi si allena con lo staff di Jan De Witt in Germania. Speriamo almeno questa collaborazione duri più a lungo delle ultime. Servono almeno un paio d'anni di lavoro per verificare i risultati. Certo che vedere Donati che avvicina sempre più i top 100 deve far male.
CHE DESOLAZIONE
Leggo di Sara Errani che (giustamente dal suo punti di vista) si aggiunge alla lista di giocatrici che rivendica parità di prize money tra uomini e donne. Poi vedo le immagini di tornei come quelli di Istanbul, Baku e Bad Gastein, e mi vien da sorridere. Sono ancora convinto che, anche nei tornei principali, senza la concomitante presenza del torneo maschile, gli spalti resterebbe semi-deserti fino almeno i quarti di finale e il sold out arriverebbe (forse) nel week-end. Vale anche per Roma.
THE MASTERS
No, non è quello ATP ma la cornice è sempre affascinante. Il Masters del Trofeo Kinder si è disputato al Foro Italico facendo vivere a centinaia di ragazzini l’atmosfera del grande tennis. Ecco, questa è promozione!
LA SERIE A AMERICANA
Il World Team Tennis ha riscosso, come spesso accade, grande successo, di sponsor, di audience, di spettatori e di spettacolo. Mentre ancora, a inizio agosto, noi non sappiamo nemmeno dove saranno le finali della nostra bistrattata Serie A. L’unica cosa certa è che non ci saranno i nostri migliori giocatori e giocatrici (a eccezione, forse, di Simone Boelli).
BONUS POINT
Registro con rispetto il career-high ranking di Karin Knapp, giunto a 28 anni causa infortuni. Tuttavia, osservando i suoi risultati (ma varrebbe per altre sue colleghe), mi è venuta spontanea una considerazione: ora, 2/3 dei punti conquistati in stagione dalla Knapp sono arrivati da tre piccoli tornei (Norimberga, Bad Gastein e Baku). In 14 match ha incontrato 8 giocatrici fuori dalle top 100 e ha fatto registrare una sola vittoria importante, contro Sara Errani in Austria. Credo che reinserire i bonus points sia un dovere da parte dell’ATP/WTA perché premiare le top vittorie è fondamentale per dare maggior credibilità al ranking. Poi in realtà, pensi che non farebbero tutta questa differenza tra le top 10 e ti ricordi che per queste associazioni, ciò che non riguarda il vertice non ha granché valore.
TOP 10
A proposito di vittorie di prestigio, la triade Bolelli-Fognini-Seppi, quest’anno ha già battuto cinque top 10 (curiosamente come Errani-Giorgi-Pennetta, la top 3 femminile). Non male…
WARNING OF THE WEEK
STATS OF THE WEEK
Numero di match conquistati dalle due finaliste del WTA di Baku, Tig e Gasparyan, prima di questo torneo: 1 (per ritiro, of course).
PRODUCT OF THE WEEK
A fine mese nei negozi, la nuova arma di Rafael Nadal, ora ribattezzata Babolat Pure Aero. Puntuale (e contestualmente alla disponibilità nei negozi, arriverà anche il nostro test).
RISING STAR OF THE WEEK
Il Canada continua a sfornare baby fenomeni: questa volta è il turno della Andreescu, appena 15enne che ha vinto l’ITF di Gatineau.
COURT OF THE WEEK
Ah, è lo stesso campo dell’ultimo Battilei? Verissimo. Ma adesso ho scoperto dov’è: Oxford, Inghilterra, presso la Jonathan Markson dove insegna tutte le estati l’amico Andrea Fierro. One in a lifetime… bisognerà andarlo a trovare!
PREVIEW OF THE WEEK
Grigor Dimitrov ci mostra la suo nuova racchetta che userà nella campagna americana e in Italia sarà disponibile dal mese di ottobre.
MATCH OF THE WEEK
Cazzaniga vs. Erba. Non per la qualità del gioco ma per la stupenda cornice, gentilmente offerta da Adriana Bartolini di Tennis Corner di Firenze. Siamo in provincia di Arezzo: ah, fosse appena fuori Milano…
VIDEO OF THE WEEK
Non credo ci sia bisogno di parole, solo rispetto e commozione per Conner Stroud.
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