Tutto (o quasi) quello che abbiamo imparato nella prima tappa dello Slam 2015. Tra notti insonni e telecronache notturne, le chicche di Adriano e gli Aneddoti di Cino, il video di Elliot Loney e tanto altro ancora.
1. Seppi che, sul match point contro Federer, tira quel passante in corsa disperato che finisce sulla riga. 2. Murray che si lamenta dell’avversario (Djokovic) che finge un infortunio. 3. Il rifiuto mentale della sconfitta di Maria Sharapova, anche contro chi (Serena Williams) l’ha ormai battuta 16 volte di fila. E la classe con la quale ha accettato la sconfitta.
 
I ricordi di Adriano
Mi arriva la chiamata dalla redazione di Eurosport: “Chiameresti Panatta per verificare se è disponibile per commentare le fasi finali dell’Australian Open?”. Due settimane dopo la sua voce torna in TV, dodici anni dopo la sua ultima telecronaca. Una sua chicca? Fra le tante…
Jacopo Lo Monaco: “Però dicono che Lendl fuori dal campo fosse simpatico”.
Adriano: “Guarda, fuori era un po’ meno simpatico che in campo!”.
Interviene Ocleppo: “Mi ricordo di quando gli rifilasti un doppio 6-0 al Foro Italico”.
Adriano: “Quel giorno servivo particolarmente bene e Lendl cercò di fare lo spiritoso attaccandosi al telone di fondo per rispondere. Gli feci ace di smorzata! A quel simpaticone…”.
 
WATTS ZAP
A proposito di Eurosport, can’t wait per la messa in onda di WATTS ZAP Australian Open. Programma cult per eccellenza. Nel frattempo, godetevi quello dell’anno scorso.



La chat con Seppi
Chat su WhatsApp con Seppi, post sconfitta con Kyrgios:
Seppi: “Bella mer…. Perdere così è brutto”.
Io: “Dai guardala così: meglio battere Federer e perdere da Kyrgios che il contrario! E battere Federer in uno Slam vale più di un quarto di finale!
Seppi: “Hai ragione! Ma battere Federer e fare quarti è ancora meglio".
 
Il colpo più bello
Ma per quanto straordinario sia stato il passante di Seppi sul match point con Federer, il miglior colpo dell’Australian Open l’ha giocato un tizio con la pancia da birraiolo incallito.



New Kids on the Block?
I Big Four tornano a dominare il ranking, ma qualche progresso tra le giovani promesse si è visto: Kyrgios è arrivato nei quarti (e ha tirato talmente forte che ora deve star fuori un mese per infortunio), Lucas Pouille ha mostrato un gran (gran) bel tennis. E’ piaciuto anche lo svedese di colore Ymer, ha (tecnicamente) convinto meno Kokkinakis, ma continuo a sperare in Grigor Dimitrov affinché il verbo di RF non vada disperso.
 
Ahahahahahaah


Quote of the Week
By Luca Bottazzi: “La Giorgi sa risolvere perfettamente le equazioni di terzo grado. Se impara anche le tabelline…”
 
Gli aneddoti di Cino
Una delle note positive di commentare uno Slam (a parte l’intossicazione da Red Bull per convincersi di essere a Melbourne Park e non in una parallela di corso Sempione a Milano), è che si intensificano le chiamate di Cino Marchese, grande appassionato ancor prima che celebre manager. Generalmente la telefonata comincia così: “Cazzaaaa! Hai detto una grande cazz…” e poi via, ricordando aneddoti curiosi. L’ultimo è arrivato appena ha sentito l’amico Federico Ferrero suggerire una tassa per i giocatori “mariuoli”che si portano via l’asciugamano da regalare ad amici e parenti. “Ci ha provato pure Silvestri, un dirigente Fit degli Anni 70 che per un paio d’anni ha fatto il direttore del torneo di Roma: istituì una cauzione per asciugamani e palle. Ad un certo punto arriva Lendl e gli dicono: ‘Sorry mr. Lendl, ci sarebbe la cauzione per l’asciugamano’. Lendl manco risponde. Poi va a prendere le palle: ‘Sorry mr. Lendl, ci sarebbe la cauzione anche per le palle”. Lendl prende le palle e se ne va, quindi mi incrocia prima di scendere in campo per l’allenamento: ‘Cino, li mandi tu a cag…o ci penso io? Esperimento finito”.
 
Che fine hanno fatto?
L’ultima volta in cui Nike non ha avuto alcun semifinalista Slam al maschile? Roland Garros 2004. Quest’anno ci sono arrivati H&M, Under Armour, Uniqlo… Ma dove sono finiti i classici brand di abbigliamento tennis, quelli che ti vestivano come Dio comanda, la polo con colletto e bottoncini?
 
Oh, my God!
Ehi, non sono un fan del “prevalentemente bianco”, ma le scarpe gialle con i pantaloncini gialli, quelli no. Ok?

 
Voglia di Totti
La moda del selfie sotto la curva lanciata da Francesco Totti ha contagiato anche il tennis. E l’onnipresente Eugenie.

 
Top Slam
Se Wimbledon resta lo Slam che i giocatori preferirebbero vincere, quello australiano è quello dove preferiscono soggiornare, tanto sono coccolati da tutti, a partire da Tom Larner, Facilities Director del torneo. Dal 2007 il montepremi è raddoppiato, hanno istituito rimborsi spese per i voli aerei, l’hotel e i pasti, costruito un centro di allenamento che fa parte di un progetto di sviluppo da 800 milioni di dollari (che verrà completato nel 2017) con un golf-cart che accompagna i giocatori dalla Rod Laver Arena a 21 campi in cemento e terra con tanto di palestra avveniristica e il progetto di un nuovo building per i giocatori con tanto di piscine riscaldate da 100 milioni di dollari. E quest’anno hanno reso gratuito anche il servizio incordatura…
 
Ma dai!!!
Tra le pochissime cose che non hanno funzionato all’Australian Open, i sensori che rilevano la velocità del servizio, andati in panne per una mezza giornata, al punto da segnalare un servizio di Barbora Zahlavova Strycova a 225 km/h. La (divertita) spiegazione l’ha offerta la stessa giocatrice su Facebook.

 
Basta vino!
Ogni tot, i dirigenti del tennis tirano fuori un’idea geniale. L’ultima, per bocca del Presidente ITF uscente, Francesco Ricci Bitti, sarebbe quella di eliminare la seconda palla di servizio e ridurre i set ai 4 game. Le battute su quanto vino scorra negli uffici di Londra si sono sprecate. La miglior risposta è arrivata da Melbourne, dove 703.899 appassionati hanno battuto il record di presenze all’Australian Open. Senza bisogno di stravaganti riforme.
 
Separati alla nascita
Arturo Vidal e Nick Kyrgios.

 
La battaglia social
Rafa Nadal è uscito malconcio dal campo ma ha vinto sui social. E’ stato infatti il giocatore più twittato dell’Australian Open con 1.145.952 menzioni. Inseguono Novak Djokovic con 853.064 e Maria Sharapova con 484.093. Però…però “solo” il 75% erano commenti positivi, contro l’89% di Djokovic. In questo “sentiment ranking”, al decimo posto troviamo Andreas Seppi col 73% di tweet positivi.

Slam record
Riuscirà Serena Williams a raggiungere i 22 Slam di Margaret Court? Sì. Riuscirà Novak Djokovic a raggiungere i 17 Slam di Roger Federer? Fortuna che a questa risponderà Jacopo Lo Monaco nel prossimo numero di TennisBest Magazine.

Off topic Australian Open / 1
La notizia è passata quasi inosservata ma lo Sports Business Journal ci ha informato che alcuni proprietari di tornei ATP Masters 1000 hanno ingaggiato Jeffrey Kessler, celebre avvocato del lavoro americano specializzato nello sport, per verificare la possibilità di intentare una causa all’ATP contro l’aumento del montepremi nei loro tornei. Secondo Daniel Kaplan, autore dell’articolo, il fatto potrebbe addirittura minare la stessa struttura dell’ATP.
 
Off topic Australian Open / 2
Prodotto della settimana? Il cuoio Fairway, tornato disponibile su Tennis Warehouse (ma solo in versione Usa: occhio ai costi doganali). Fairway sotto, TournaGrip sopra: il top.