Tutto (o quasi) quello che abbiamo imparato nell'ultima settimana di tennis, dagli aneddoti di coach Sartori sulla vittoria di Seppi a Melbourne contro Federer al "cattivo" esempio di Luca Vanni, dalle hostess che si allungano nei villaggi Vip alle serate del Kaf e quella con Riccardo Piatti.
Coach Sartori mi racconta: “Due ore dopo che Seppi ha battuto Federer a Melbourne, eravamo negli spogliatoi e c’erano anche Federer e il suo staff. Non dico che mi dispiacesse del risultato, ma abbiamo un così ottimo rapporto che mi sentivo un po’ a disagio. Ad un certo punto mi sento battere sulla spalla e c’è Federer che, in italiano, mi dice: ‘Ehi tranquillo, è tutto a posto, non è successo niente!”. #numeriunosinasce
Federer Seppi / 2
Altro aneddoto di coach Sartori, questa volta prima del match australiano tra Seppi e Federer: “Incontro Severin Luthi (capitano svizzero di Davis e co-allenatore di Federer) e gli dico: ‘Dai Severino, domani per te è troppo facile. Per una volta, scambiamoci i giocatori!”. Tre ore prima dell’incontro, Luthi viene da me e mi dice: “Allora, come sta Federer?’. Ci facciamo una risata, ma pensa che figuraccia avrei fatto, ci fossimo davvero scambiati i ruoli".
Batch Point
Con un nome di rubrica che scimmiotta il Mats Point di Eurosport, la rivista federale ha riesumato Giancarlo Baccini, ex direttore della comunicazione del Masters 1000 di Roma e gran capo a SuperTennis che ora suppongo si stia godendo una pensione mista a consulenze. Nelle vecchie edizioni di SuperTennis Magazine, compilava una suo personale pagellone; ora ha una rubrica da opinionista. In comune il fatto di attaccare un qualcuno di cui dimentica di scrivere nome e cognome: Lui 1 dice e via con un virgolettato. Lui 2 scrive e via con un altro virgolettato. Omettendo ovviamente di specificare a chi si riferisce. Ma è mai possibile che un giornalista di 68 anni non abbia ancora il coraggio di fare nomi e cognomi?
Le mancate reazioni di Golubev
Andrey Golubev non è esattamente uno stakanov, altrimenti non sarebbe 80 al mondo con un talento da primi 20. Però è un ragazzo intelligente, con un naturale senso dell’umorismo. Accompagnato da Federico Ferrero, lo incontriamo al torneo di Marsiglia e scattano una serie di ricordi e curiosità. Non sarebbe opportuno riferirli tutti, ma mi ha colpito la consapevolezza di “come la vita sul circuito stanchi molto dal punto di vista fisico e mentale. Una volta finivo di giocare in Australia, mi infilavo su un volo e pochi giorni dopo ero pronto a giocare il challenger di Heilbronn. Cinque anni dopo, vedevo le palline passarmi di fianco e nemmeno riuscivo a reagire!”.
Le serate del Kaf
A Marsiglia mi imbatto in Paul-Henri Mathieu e non posso fare a meno di dolermi per quel match decisivo che perse nella finale di Coppa Davis a Parigi nel 2002, avanti due set a zero contro Mikhail Youzhny. E mi torna in mente quanto mi raccontò un personaggio vicino alla squadra russa di quell’anno: cioè che la scelta di far giocare il giovane Youzhny non fu un colpo di genio di capitan Tarpischev, ma fu costretto dagli eventi. Pare che la sera prima, Kafelnikov avesse deciso di…ehm…festeggiare. Credo che una serata del genere facesse più comodo a Mathieu dopo la partita finale…
Highlights!
Vi foste persi la finale di San Paolo tra Luca Vanni e Pablo Cuevas…
Il cattivo esempio di Luca Vanni
L’impresa di Luca Vanni a San Paolo ci ha davvero entusiasmati. L’unico dettaglio che non mi trova d’accordo nel giustificato tripudio, è che questo risultato sia stato di buon esempio a tutti quei giocatori di una certa età che ancora non hanno sfondato nel circuito pro. Al contrario, proprio un risultato straordinario quanto sporadico rischia di far credere a tanti 29enni di avere ancora una chance, anche se dopo dieci anni di carriera sono sempre impantanati nei tornei minori. E che, piuttosto che cercarsi un lavoro che assicuri un futuro, si ostinano a cercare una quantomai improbabile scalata al ranking.
No news, good news
La straordinaria settimana brasiliana di Luca Vanni ha oscurato la vittoria di Gianluigi Quinzi nel torneo Futures di Sunrise, negli States. In altri momenti, la notizia sarebbe diventata un Twitter Trend, per dirla con i direttori marketing di oggi. Invece è passata quasi inosservata. E questo è un bene, per GQ.
Le hostess che si allungano
All’ATP di Marsiglia con Federico Ferrero, abbiamo girovagato in qualche stand pubblico, prima di finire nel Villaggio Vip. Per dirla con le sue parole: “Siamo indubbiamente nell’area Vip: le hostess si sono allungate e asciugate…”.
Agassi e Piatti
Ad aprile, Como ospiterà un’opera teatrale dedicata all’autobiografia di Andre Agassi, Open. Per lanciare l’evento, lunedì prossimo avrò il piacere di moderare una serata che parlerà proprio di Agassi con la presenza di Riccardo Piatti, che svelerà i segreti del suo successo come educatore e coach.
Mai dire mai
Il comune di Milano fa sapere che vigilerà sui lavori di ristrutturazione del Palalido che a ottobre dovrebbero restituire a Milano un palazzetto boutique da 5.500 posti a sedere. Un vecchio assessore dello sport, mi disse la stessa cosa, ma parlava dell’autunno di 5-6 anni fa. Speriamo che sia la volta buona e, chissà, che un giorno Milano torni a ospitare un grosso evento di tennis indoor.
Le ingiustizie dell’amore
Brooklyn Decker è stata protagonista più volte dello speciale bikini di Sports Illustrated. Ha sposato questo tizio, di nome Andy Roddick. E per San Valentino ne ha pure apprezzato il look. #nonc’ègiustizia.
Thank you, Elodie!
Giunta la conferma di poter realizzare un paio di interviste al torneo di Marsiglia, scrivo per ottenere il pass. Passa una settimana, nessuna risposta. Insisto e mi rispondono di stare tranquillo, che tanto c’è tempo. Essendo ad un paio di giorni dall’evento, mi insospettisco: la richiesta era partita ed era anche stata accettata: peccato però fosse stata recapitata all’Open di Moselle a Metz (che si gioca a settembre) e non all’Open13 di questa settimana. Merci Elodie, per la comprensione.
Davis & Fed
Se i vincitori della Davis 2014, Roger Federer e Stan Wawrinka, decidono entrambi di dare forfait nel primo turno 2015, di fatto condannando la Svizzera; se immaginiamo quanto saranno contenti italiani o kazaki di (probabilmente) volare in Australia subito dopo Wimbledon e nel mezzo di una tournée sulla terra europea (perché la Repubblica Ceca giocherà senza Berdych); se Maria Sharapova rinuncia alla semifinale dopo aver giocato i quarti solo per assicurarsi un pass per le Olimpiadi, beh, forse è venuto il momento di trovare una soluzione alternativa al format di Coppa Davis e Fed Cup. E di farlo in fretta.
50 sfumature di Federer
Il New Yorker, celebre rivista intellettuale americana, ha citato Roger Federer nella sua analisi sul libro 50 sfumature di grigio, arrivato sul grande schermo.
Super SuperTennis
Che piaccia o meno, questa settimana SuperTennis trasmetterà 4 tornei dei 5 che si disputano nei circuiti maggiori. Avercene. TUTTA LA PROGRAMMAZIONE DEL TENNIS IN TV.
Quote of the Week
Jean-Francois Caujolle è il direttore del torneo di Marsiglia e in una bella chiacchierata mi dice: “Mi ha rattristato la sconfitta di Vanni in finale a San Paolo: mi sarebbe piaciuto avere nel mio torneo l’unico giocatore al mondo imbattuto nel tour pro!”.
Shot of the Week
Brand of the Week
Monreal London. Per le signore che cercano la massima eleganza anche sul campo da tennis (e se l’ha scelto anche l’Hotel Costes di Parigi…).
#BATTILEI (3)
di Lorenzo Cazzaniga | 17-Feb-15 | Archivio, Tutti gli articoli