Tutto (o quasi) quello che abbiamo imparato nell’ultima settimana di tennis. Dalla NEXTGEN dell’ATP al caso Giorgi, dalla 69enne Falkenberg ad un corso di formazione maestri imperdibile, dalla monogamia di Djokovic alla (troppo) divertente Quote of the week di Pedrinho&Luvanor…
Se è vero che l’80% della popolazione mondiale non apprezza la monogamia, Djokovic andrebbe tolto dal circuito.

A PROPOSITO DI…
Novak Djokovic. Mi era piaciuto quando a caldo aveva dato la sua interpretazione dell’affaire sulla eguale distribuzione di montepremi tra uomini e donne, dicendo in sostanza che gli uomini dovrebbero ricevere maggiori montepremi perché attirano maggior audience. Il giorno dopo, probabilmente (mal) consigliato dal suo staff, ha ritrattato la dichiarazione. Facendo un po’ anche la figura del… coniglio.

ABITUDINE NON TI CONOSCO
Son 20 anni che vengo a Monte Carlo, son vent’anni che mi piazzo sulla terrazza, ma ancora a questa vista magnifica non mi sono abituato.



CAMILA!
La Fit non è stata proprio fortunata: primo torneo dopo la rottura con la famiglia Giorgi, e Camila va subito in finale. Con tanti di esperti che affermano sicuri che la partecipazione a Coppa Davis e Fed Cup servono a migliorare anche nelle proprie carriera singole. Con quali numeri sotto mano, non si sa. Ma a Camila, per adesso la separazione non pare aver fatto male. Una domanda mi vien spontanea: visto che ha sempre comandato il padre (come recitato dai dirigenti FIT negli ultimi tempi) qualcuno avrà il coraggio di dire che questa finale è frutto del lavoro con la FIT?

PIETRANGELI E LA BANDIERA AZZURRA
Pietrangeli sul caso Giorgi: “Camila Giorgi squalificata come persona”. Eh no, caro Pietrangeli, “ha sputato sulla bandiera italiana” come disse di Bolelli, ricorda?

PARI OPPORTUNITA’
Nessun dubbio che uomini e donne debbano godere delle stesse opportunità: ma perché anche degli stessi risultati? Nello specifico del mondo del tennis, perché le donne devono guadagnare COME gli uomini e non di più? Se garantissero maggior numero di spettatori, audience tv, sponsor, eccetera eccetera, perché non dovrebbero guadagnare di più? Ma visto che la realtà è opposta, ecco perché gli uomini, senza doversi vergognare di essere indicati come maschilisti, devono guadagnare di più. Per accorgersene basterebbe dividere in due settimane i Masters 1000. Perché non lo fanno? Perché nessun organizzatore di Masters 1000 vuuole una settimana di torneo di sole donne. E quando ho chiesto un’opinione a tale proposito a Zeljko Franulovic, direttore a Monte-Carlo, sorridendo mi ha risposto: “Non saprei, noi non abbiamo il torneo femminile”.

RIFLESSI PRONTI
Le telecamere tv hanno mostrato come, su un servizio scagliato a 142 km/h, si hanno 0,578 secondi per colpire la palla…

UN MITO DI “MAESTRO”
No, questo VIDEO dovete vederlo. Ma la Fit, il corso maestri, nessuno che intervenga… Dal secondo 33 al minuto e 10 è qualcosa che voi (maestri) umani non potete immaginare.

SUPER STREAMING
In Italia c’è sicuramente voglia di volti nuovi se alla Capri Watch Cup, alias torneo Challenger di Napoli, 20.000 appassionati hanno guardato sullo streaming ufficiale ATP il match tra Matteo Donati e Stefano Napolitano.

CAMBIO NOME
Wawrinka ha ufficialmente cambiato il suo nome da Stanislas a Stan. E a Monte Carlo sono dovuti ricorrere alla pecetta sul poster…



MINI-SLAM 2019?
Zeliko Franulovic, direttore del torneo di Monte-Carlo, in un’intervista per Sport Week, mi ha spiegato che in nessuna riunione dei Masters 1000 si è mai parlato di Mini-Slam entro il 2019 ma che si tratta solo di chiacchiere tirate fuori da qualche giornale.

ONE-TO-ONE
Ho sempre creduto (e lo penso tutt’ora) che Madison Keys possa diventare un crack nel tennis femminile. Ricordo di aver chiesto alla WTA di poterla intervistare a Roma (credo l’anno scorso) quando mi è stato risposto che la signorina (che peraltro non ha ancora vinto un bel niente) non rilasciava interviste one-to-one. Cioè, Madison Keys! Chissà se dopo tante sconfitte avrà cambiato atteggiamento.

OCCHIO DI FALCO?
Nel match tra Alexander Zverev e Andrey Rublev, il tedesco ha servito una prima di servizio giudicata buona. Occhio di falco, che nei tornei sulla terra è disponibile solo come supporto alle tv e non in via ufficiale (visto che sulla terra rossa resta il segno) l’ha invece visualizzata fuori. Quindi?

NOOOOO ALIZE!
La nostra amata Alizé Lim, arrivata a Bogoità, è stata costretta ad un ritiro in clinica per una settimana prima di far ritorno a casa. Vieni a giocare in Italia, Alizé, che si sta meglio!
 

Sad I got sick and couldn’t play Copa Claro Colsanitas but thank you for taking such good care of me through this week. I hope to be back and make better memories. Time for home ! X

Pubblicato da Alizé Lim su Lunedì 11 aprile 2016

ATP NEXTGEN
L’ATP, sulle orme delle “New Balls, Please”, sta lanciando la campagna NEXTGEN, sperando di scovare qualche ricambio ai vari Federer&Nadal, non troppo lontani dal pensiero del ritiro. I nomi più intriganti, a parte nick Kyrgios che è già top 20, sicuramente Alexander Zverev, Andrey Rublev, Taylor Fritz e Stefan Kozlov.



CHALLENGER ITALIANI
Devo continuare a fare i complimenti agli organizzatori della maggior parte dei challenger italiani che hanno sempre le tribune strapiene. Io ho visto 3.000 persone a Bergamo per Gianluigi Quinzi e quattro gatti per Frances Tiafoe (che fino a prova contraria promette un filino meglio) in qualsiasi challenger americano.

ALBERTO, PENSACI TU!
Il premio anti-sportività del mese non può che essere assegnato a Dzhumur che si è messo ad esultare al ritiro di Rafael Nadal a Miami come avesse vinto una battaglia 7-6 al terzo. Capisco che spesso si è contenti di vincere anche solo per ritiro di un fuoriclasse, ma un po’ di savoir-faire… Credo che il suo coach, Alberto Castellani, uomo di grande cultura, forse sarà riuscito a spiegargli qualcosina.

SPERANZE AMERICANE
Gli Stati Uniti sono alla disperata ricerca del nuovo Sampras o del nuovo Agassi e hanno una schiera di giovani niente male. Su tutti spicca Taylor Fritz, quello di maggior talento è Stefan Kozlov, ma anche Noah Rubin e Frances Tiafoe (tipo eccentrico ma molto disordinato nel gioco) promettono bene. Certo, non mi giocherei la casa che uno di questi vada in doppia cifra di Slam.

LA MACCHINA DAVID
“Fare il punto a Ferrer è complicatissimo. Ma costringerlo a sbagliare è ancora più difficile”  by Luca Bottazzi

TERRA VERDE
Charleston è rimasto l’unico torneo pro che si disputa ancora sulla terra verde americana, l’Har-Tru. Per me, che qualche campetto l’ho girato, la miglior superficie al mondo, per qualità e impatto scenico.

QUOTE OF THE WEEK
Dal profilo Facebook del mitico Pedrinho&Luvanor: “Panatta premierà il vincitore del Roland 2016. Ecco la notizia riportata da Supertennis. ‘Un uomo anziano di oltre 65 anni con evidenti problemi di obesità, con precedenti penali, ex tennista senza rovescio passante che ha vinto, come il presidente Binaghi, un titolo italiano di doppio misto e solo un campionato a squadre in Cile, un torneo nella sua città e uno vicino a una costruzione in ferro di nome Eiffel, è stato sorteggiato per premiare il vincitore di un torneo che non ha le statue come quello di Roma’”.

TESTIMONIAL OF THE WEEK
Forse preoccupata dei soldi che potrebbe dover restituire alla FIT, Camila è tornata ad essere una testimonial ufficiale Babolat. Fino allo scorso torneo, giocava con la racchetta senza logo, prontamente riapparso a Katowice. Però, quando uscirà la nuova Strike, accetterà di usare quel modello, anche solo pittato?

COURT OF THE WEEK
Nei miei sogni, non c’è un grande appartamento. ma un contesto outdoor interessante. Per esempio…



TRAVEL OF THE WEEK
Il Direktor parte per Monte-Carlo dove resterà fino a venerdì mattina (per godersi la Festa dei 50 Anni della Sergio Tacchini), breve sosta alla Mouratoglou Academy, un paio di giorni a Lleida per la Fed Cup e cinque al torneo di Barcellona. Ci son stati momenti peggiori!

MATCH OF THE WEEK
Taylor Townsend, una delle mie giocatrici preferite per timing, senso del gioco, serve & volley, è in crisi nera, al punto da dover giocare le qualificazioni in un torneo ITF Futures a Pelham, negli States. Al secondo turno ha battuto Gail Falkenberg che ha battuto all’esordio 6-0 6-1 tal Rosalyn Small, 22 anni. Cosa c’è di strano, che la signora Falkenberg ha 69 (!) anni. Proprio per questo, nelle ultime ore la sua storia sta facendo il giro del mondo, mentre noi ve l’avevamo raccontata in anteprima già il luglio scorso. Il video ci mostra la signora servire dal basso contro una giocatrice che faticherebbe a vincere un match nei nostri tornei di quarta categoria / enneci. Eppure ha giocato con una di quelle che era (è?) una delle migliori speranze americane. Ma davvero l’ITF vuole ancora permettere a chiunque di iscriversi a tornei comunque professionistici oppure porre dei limiti? Questo VIDEO la dice lunga… P.s. Senza pietà o senza riuscirci in nessun modo, la Townsend ha vinto 6-0 6-0.